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  • 06/08/2025 15:49

MASSIMO CAPONNETTO RACCONTA…

Cutigliano, sabato 9 agosto ore 18 | Piazzetta dell’Orsola (di fronte a Villa Pandolfi)

MASSIMO CAPONNETTO RACCONTA…

Un monologo tratto dal libro “C’è stato forse un tempo” (Ed. Piagge, 2022)


L’Associazione Montagnarte in collaborazione con AVIS Montagna P.se e il Gruppo Studi Alta Val di Lima sono lieti di presentare “Massimo Caponnetto racconta…”, un intenso monologo che prende vita dalle pagine del libro “C’è stato forse un tempo”, pubblicato nel 2022 da Edizioni Piagge.

Attraverso una narrazione intima e toccante, Massimo Caponnetto offre un punto di vista personale su una delle pagine più drammatiche e nobili della storia della giustizia italiana: il pool antimafia, il maxiprocesso del 1986, la lotta di uomini come Nino Caponnetto, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ma, soprattutto, racconta la storia d’amore tra Nino e Bettina, nata a Pistoia e mai scalfita dal tempo. Un legame profondo che, tra pubblico e privato, si fa memoria, voce e speranza. Un invito a non arrendersi, a scegliere ogni giorno da che parte stare. Una pagina di storia che crediamo di conoscere, ma che attraverso le parole di Massimo Caponnetto prende forma da una prospettiva più umana: quella degli affetti, della casa, del ricordo.

È proprio in virtù di questo sguardo nuovo e più profondo che Montagnarte ha scelto di aprire con questo evento il nuovo corso del suo progetto culturale, dopo una lunga pausa forzata dovuta alla pandemia.


MONTAGNARTE: UNA NUOVA PROSPETTIVA

Dopo cinque edizioni di successo, Montagnarte torna a vivere e a crescere, rinnovandosi attorno a un’idea chiave: “Prospettive”.

Come nel Rinascimento la scoperta della prospettiva cambiò il modo di guardare il mondo, così oggi Montagnarte intende ripartire da un cambio di sguardo.

“Prospettive” diventa allora il filo conduttore di un percorso artistico e culturale che vuole riscoprire il legame tra arte, territorio e comunità, aprendo nuove visioni e immaginando futuri possibili per Cutigliano e la Montagna.






L’arte, con la sua capacità di trasformare la realtà semplicemente cambiando punto di vista, è il motore di questo percorso: perché basta cambiare la luce o lo sguardo per dare un nuovo significato a ciò che vediamo.

In questo solco si inseriscono i primi passi di questa rinascita:


  • la pulizia del giardino e del pozzo dei Capitani della Montagna;

  • il recupero dell’area dell’Arco della Rocca;

  • il monologo di Massimo Caponnetto del 9 agosto;

  • il concerto dedicato a Franco “Nave” Nesti, con la partecipazione della sorella, Titta Nesti.



Questi primi gesti segnano l’inizio del nuovo corso di Montagnarte, un progetto che guarda al futuro con l’obiettivo di trasformare Cutigliano in un luogo in cui arte, memoria e innovazione si incontrano e si contaminano.


Perché la bellezza, quando diventa bene comune, può davvero cambiare tutto.


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