Santa Croce 2025
E anche questo 13 settembr ...
come al solito, di fronte alle giustissime argomentazioni del Comitato, i soliti (ig)noti tirano la palla in tribuna: «il Comitato parla per se stesso», «e chi sono questi al Comitato?» Eccetera eccetera… manca soltanto: «non vi piace il casino? Andate a vivere in campagna». Questa ancora ci manca in questa discussione. Ma fatemi il piacere, ma fatemi!
anonimo - 24/08/2025 20:40Lo chiamerei "COMUNICATO" VIVERE. IL Centro STORICO VISTO CHE ESISTONO SOLO TRAMITE COMUNICATI NOM HANNO FIRME CHE LO SOSTENGANO
Dai - 24/08/2025 18:05Mi pare che Lei esageri. Lei scrive ...".......Associazioni di categoria come Confcommercio hanno denunciato l’anonimato dei comunicati, giudicato poco trasparente per un soggetto che interviene su scelte cruciali della città......". A me non pare che Confcommercio o i partiti politici o i vari movimenti ed associazioni pubblichino verbali o mettano sempre un nome proprio di persona in calce ai comunicati che pubblicano. Questo comitato esprime delle idee e le espone; non mi pare ci sia nulla di male. Poi, quando fanno discorsi a biscaro si possono confutare le loro idee.
anonimo - 24/08/2025 03:28E che dire delle movide notturne senza tregua fino all’alba che dobbiamo sopportare: schiamazzi, urla, vomito e corti interne ridotte a latrine?
Occorrono ronde notturne di polizia e carabinieri, multare pesantemente i rei in preda all’alcol e stupefacenti, predisporre bagni pubblici sempre aperti. Non ne basta uno per tutto il centro, che peraltro chiude presto. Paghiamo sempre noi per l’arricchimento di privati: bar, locali, paninoteche, pizzerie che nascono come funghi e degradano la città col turismo d’accatto.
La città da questi abusi non guadagna niente, o se ci guadagna non investe certo per migliorare la vita dei residenti.
Vivere il Centro Storico: la forza (e l’ombra) di un Comitato
C’è un soggetto che da anni entra di prepotenza nel dibattito lucchese: il Comitato Vivere il Centro Storico. Nato come aggregazione spontanea di residenti, è oggi un attore riconosciuto, ascoltato, temuto e a volte contestato. Ma dietro la sigla, chi c’è davvero?
La voce senza volto
I comunicati del Comitato arrivano puntuali su giornali e blog. La firma è sempre la stessa: “Comitato Vivere il Centro Storico”. Nessun nome, nessuna responsabilità individuale.
Una scelta che i promotori difendono come espressione collegiale, ma che solleva da anni polemiche. Associazioni di categoria come Confcommercio hanno denunciato l’anonimato dei comunicati, giudicato poco trasparente per un soggetto che interviene su scelte cruciali della città.
Eppure, in controluce, alcuni nomi emergono. Tra i più citati figura Claudio Casotti, indicato come portavoce, talvolta come presidente pro tempore. Altri membri – come Gianna Traverso Coli – hanno firmato lettere a titolo personale. Ma ufficialmente la linea resta: parlare a nome del collettivo, senza protagonismi.
Una sede, un presidente, uno statuto
Formalmente, il Comitato ha tutti i crismi di un’associazione. Ha una sede in via Santa Croce 78, un consiglio direttivo di otto membri, un presidente e un segretario-cassiere. È inserito perfino nell’elenco comunale delle associazioni.
Eppure, nonostante questa struttura, al pubblico arriva solo la voce indistinta del “Comitato”. Niente verbali pubblicati, niente elenco aggiornato dei componenti. Per molti cittadini, resta difficile capire chi decida davvero le posizioni e con quale mandato.
Le battaglie e le accuse
Il Comitato ha fatto della difesa dei residenti la sua bandiera. Le sue priorità sono note: più parcheggi per chi vive dentro le Mura, lotta al “parcheggio selvaggio”, meno deroghe per eventi e manifestazioni, più decoro urbano e regole più severe per la movida.
Posizioni legittime, che però hanno fatto storcere il naso a più di uno. I commercianti accusano il Comitato di essere ostile agli eventi che portano economia alla città: Comics, Summer Festival, rassegne culturali. Gli organizzatori parlano di una visione “punitiva”, incapace di riconoscere i benefici complessivi. Alcuni amministratori, fuori microfono, definiscono il Comitato una “minoranza rumorosa”, capace di condizionare il dibattito oltre il peso effettivo dei suoi iscritti.
Trasparenza cercasi
La domanda resta: quante persone rappresenta davvero Vivere il Centro Storico? Quanti sono i soci attivi, e chi decide le linee da seguire?
Sul blog ufficiale si trovano comunicati, appelli, critiche, ma non numeri né bilanci. La stessa diffusione dei contatti – un numero di cellulare, un indirizzo email e PEC – rimanda più a un gruppo di cittadini organizzati che a un’associazione con strutture solide e verificabili.
Una forza difficile da ignorare
Nonostante le ombre, il Comitato resta una presenza ingombrante. Ogni volta che esce un comunicato, i giornali locali lo riprendono. Ogni volta che si apre un dibattito sulla città storica, il suo nome spunta. Per molti residenti è l’unica voce che difende la vita quotidiana dentro le Mura; per altri, è un freno a mano tirato che rischia di soffocare iniziative vitali.
Conclusione
Vivere il Centro Storico è un caso tipico di “comitato cittadino” che, da gruppo spontaneo, è diventato un interlocutore stabile. Ma resta avvolto da ambiguità: chi decide, quanti rappresenta, quanto pesa davvero?
La sua forza sta nell’avere intercettato un malessere reale – quello dei residenti del centro – e nel saperlo tradurre in comunicati incisivi. La sua debolezza, nel rifiuto di uscire dall’anonimato e di mostrarsi per ciò che è: un gruppo di cittadini organizzati, ma non necessariamente rappresentativi di tutti.
E forse è proprio questa opacità a renderlo così potente: una sigla collettiva che non si espone, ma che condiziona, divide e obbliga Lucca a fare i conti con il suo centro storico, ogni giorno.
Vivere il Centro storico è molto rappresentativo e trasparente , si riuniscono pubblicamente, sappiamo i nomi dei responsabili e tutto, sono i leader della città sempre pronti a difenderla con i comunicati
Vivere la Periferia è peggio - 20/08/2025 10:21Sono io il Troll w il sindaco malox per tutti
Ma chi è il Comitato Vivere Centro Storico in vero troll ??
Chi rappresenta ? Quanti troll ha?
Se ci sono otto alberghi e chiedono l'accesso di diecimila automobili l'anno, vuol dire che ciascun albergo, mediamente, chiede l'accesso poco più di tre automobili al giorno. 3 X 365 X 8 = 8760. A me non sembrano grandi numeri. Le altre strutture poi non producono neanche l'accesso di un'automobile al giorno per struttura. Direi che le strutture non alberghiere sono irrilevanti, mentre gli alberghi di automobili ne muovono abbastanza poche. Se poi parcheggiano dove non possono parcheggiare, quella è cosa grave ed è un problema delle Forze del Male (leggasi Polizia cosiddetta "municipale", ma sotto le insegne regionali). Penso poi che il famoso "click" sia a pagamento e che quindi il comune incassi dei quattrini.
Anonimo - 20/08/2025 01:32Fantastico. Ti sei sdoppiato in due troll del sindaco, non era ancora riuscito a nessuno!
Anonimo - 20/08/2025 00:54È molto pulita la nostra cara città, il comitato è autoreferenziale mai una firma o chi sia a guidarlo quanta gente ha ?..
Per chi parla per sé stesso?. Ha assemblee aperte e se si dove?
Questi ultimi due commenti sono di residenti si ma del pianeta marte o forse si residenti che però non vedono il degrado, in fondo è sempre questione di punti di vista. Provate ad andare in via Fillungo la mattina, sembra di stare l'aurelia; poi i varchi che a volte sono spenti e a volte accesi, funzioneranno? secondo me quando sono spenti le multe non scattano, e infatti vedo tante macchine accedere. Poi i permessi per B&B e hotel: vi sembra giusto che abbiano diritto chiedere un permesso di accesso per ogni camere e per ogni giorno dell'anno senza dover mostrare giustificativi? e infine i permessi per i consiglieri: se fosse necessario e sicuramente lo sarà, avere la disponibilità di un auto il comune poteva comprarne una o due e gestire così. Mi fermo qui perché poi non vale la pena insistere, tanto la strada è tracciata, Lucca è questa qui, tanta gente se ne è andata, tante case sono diventate B&B e non vedo inversione di tendenza, chi è felice di questa situazione stia tranquillo: andrà sempre peggio.
Anonimo - 19/08/2025 21:10sono un ragazzo che vive a Lucca e, anche se ho sempre votato a sinistra, non mi riconosco affatto nelle parole del Comitato Vivere il Centro Storico. Parlare di degrado urbano mi sembra un modo sbagliato di descrivere la realtà. Ci sono dei problemi, certo: movida non sempre gestita bene, affitti troppo cari, qualche zona meno curata… ma non è vero che la città sta cadendo a pezzi.
Io frequento il centro ogni giorno: le piazze sono vive, ci sono eventi, ragazzi, famiglie, turisti che apprezzano la bellezza delle mura e delle nostre strade. Non è il degrado, è vitalità. Bisogna distinguere.
Non capisco perché ogni volta si debba alzare il tono, parlare come se fossimo in emergenza. Secondo me si fa solo un danno, perché all’esterno passa l’idea che Lucca sia un posto invivibile, e invece non è così.
Io credo che servano regole chiare e più collaborazione tra residenti, commercianti e istituzioni, non proclami catastrofisti. Dire che “Lucca è in degrado” non aiuta: rischia solo di dividere. Io penso che la nostra città abbia bisogno di proposte concrete, non di etichette che lasciano il tempo che trovano
Io vivo nel centro storico di Lucca da più di cinquant’anni e, sinceramente, non condivido quello che dice il Comitato Vivere il Centro Storico. Parlare di degrado urbano mi sembra un’esagerazione. Certo, qualche problema c’è: i rifiuti lasciati fuori orario, il rumore notturno di certi locali o dei turisti più maleducati… ma da qui a dire che la città è in abbandono ce ne corre.
Il centro non è in rovina, anzi. Ogni giorno vedo turisti che camminano con gli occhi pieni di meraviglia, che tornano anno dopo anno proprio perché Lucca mantiene il suo fascino intatto. Se fosse davvero degrado, come dite voi, la gente non verrebbe più.
Io penso che ci voglia più educazione civica e rispetto reciproco: chi abita qui dovrebbe avere cura della città, e chi la visita dovrebbe comportarsi con civiltà. Non servono proclami che dipingono Lucca come una città allo sbando, perché così si rischia solo di darle una cattiva immagine.
Io sono orgogliosa di vivere dentro le mura. Vorrei che invece di lamentarsi soltanto, ci si impegnasse di più a collaborare, a trovare soluzioni concrete. Criticare è facile, ma Lucca merita ben altro
Le sue parole a metà tra il delirio e la fantasia mi fanno sospettare che lei sia residente ma a chilometri di distanza dal centro cittadino, un simpatizzante fascio-pardiniano a tutti i costi come ce ne sono sempre meno... in effetti il suo commento starebbe bene in bocca allo stesso sindaco, che vive su un altro pianeta da quando è nato.
Anonimo - 19/08/2025 15:56Basta con le bugie, è ridicolo e offensivo per chi lavora onestamente,ad esempio ummm ,ad esempio, ora mi viene in mente, aaahh ecco, la Municipale,!! ecco!!!
Anonimo - 19/08/2025 15:53Ma basta con queste bugie! La Giunta Pardini non ha tolto posti, li ha aumentati e continuerà a farlo. Parlare di ‘sistematico sterminio’ è ridicolo e offensivo per chi lavora seriamente per la città. Nessun bene pubblico è stato venduto, smettetela di spargere fango. Da elettore vi dico che i lucchesi non si fanno prendere in giro: qui c’è finalmente chi lavora davvero per i residenti, altro che chiacchiere!
Attendiamo la consueta approfondita replica dei Pardiniani: rosicateeee!
Anonimo - 19/08/2025 10:28E anche questo 13 settembr ...
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