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  • 27/08/2025 21:28

Lucchese: la memoria della Pantera, passione senza tempo

Le origini e lo stadio Porta Elisa La Lucchese nasce nel 1905 come Unione Sportiva Lucchese Libertas. Negli anni tra le due guerre cresce fino a diventare orgoglio cittadino. Il 1935 segna una data fondamentale: l’inaugurazione dello Stadio Porta Elisa, la casa della Pantera, che negli anni diventa teatro di gioie, sofferenze e identità. Negli anni ’40 la squadra vive il suo massimo splendore con stagioni in Serie A. --- L’epopea di Corrado Orrico e la gabbia Il mito rossonero si accende a fine anni ’80 con l’arrivo di Corrado Orrico, allenatore massese geniale e controcorrente. La sua invenzione più celebre è la “gabbia”, un allenamento durissimo in spazi stretti dove i calciatori si affrontano a colpi di pressing e contrasti: sudore, botte e resistenza, fino allo sfinimento. Da quella gabbia escono uomini veri: Massimo Barbuti, bomber di cuore e trascinatore; Piero Braglia, motorino infaticabile a centrocampo; Stefano Colantuono, giovane talento poi diventato allenatore; Giancarlo Carruezzo, il goleador che con le sue reti accendeva la curva. Nel 1989-90 arriva la promozione in Serie B, e il Porta Elisa diventa una bolgia. --- Derby e battaglie di orgoglio In quegli anni i derby con Pisa, Livorno, Carrarese, Viareggio non erano solo partite ma battaglie di identità. In campo marcature uomo su uomo, in curva cori che scuotevano la città. Ogni vittoria era festa popolare, ogni sconfitta una ferita collettiva. --- Gli uomini dello spogliatoio Dietro i riflettori c’erano figure silenziose ma fondamentali: il professor Enrico Castellacci, medico sportivo che cominciò proprio a Lucca e arrivò fino alla Nazionale italiana campione del mondo 2006; Álvaro Vannucchi, storico massaggiatore rossonero, amatissimo da giocatori e tifosi, sempre presente in panchina, simbolo di dedizione e professionalità. Uomini che tenevano insieme lo spogliatoio, colonne invisibili ma indispensabili della storia lucchese. --- La Curva Ovest: cuore e anima La Curva Ovest è sempre stata il cuore pulsante della Pantera. I grandi gruppi che l’hanno resa celebre: Teste Matte; Red Kaos; Bulldogs; Panthers. Accanto a loro, sigle minori ma ricordate come i Tori Flesciati e i Quei Bravi Ragazzi, che davano colore e spontaneità. La curva non era fatta solo di striscioni ma anche di personaggi popolari: Lo Scimmiato e Il Puffo, volti che incarnavano lo spirito genuino e verace del tifo lucchese. --- Scontri, diffide e repressione Negli anni ’80 e ’90 la curva vive anche il lato duro: scontri con Pisa e Livorno, contatti con la polizia, trasferte infuocate. Molti ragazzi finiscono sotto diffida, mesi o anni lontani dallo stadio. Ma anche fuori dai cancelli la voce non mancava: tamburi e cori per farsi sentire lo stesso. Un capitolo particolare riguarda i Bulldogs, gruppo caldo e passionale, che col tempo si è reso “fuorilegge” per gli episodi eccessivi. Una storia controversa, ma parte integrante dell’identità della Ovest: tifo viscerale, senza compromessi. I fallimenti societari Se la curva ha resistito, la società ha vacillato più volte. Negli ultimi 20 anni la Lucchese ha conosciuto quattro fallimenti: stipendi non pagati, fideiussioni saltate, promesse mai mantenute. Ogni volta la Pantera ha dovuto ricominciare dai dilettanti: prima nel 2011, poi ancora. Oggi, nel 2025, la Lucchese è di nuovo costretta a ripartire dall’Eccellenza, una ferita che pesa ma non piega l’amore della città. Linea del tempo rossonera 1905 – Fondazione della Lucchese. 1935 – Inaugurazione del Porta Elisa. 1940-50 – Anni d’oro: la Pantera gioca anche in Serie A. 1989-90 – Con Orrico, la promozione in Serie B e la leggenda della gabbia. Anni ’90 – Derby infuocati, Barbuti, Braglia, Carruezzo trascinano la squadra. 2000-2010 – Primi grandi problemi societari. 2011 – Primo fallimento clamoroso, ripartenza dall’Eccellenza. 2010-2020 – Alternanza di rinascite e nuovi crolli. 2025 – Quarto fallimento in 17 anni: la Lucchese torna ancora all’Eccellenza. Ieri e oggi Ieri: la gabbia di Orrico, i gol di Barbuti e Carruezzo, il Porta Elisa pieno, i medici e massaggiatori come Castellacci e Vannucchi, la curva Ovest ruggente con Teste Matte, Red Kaos, Panthers, Bulldogs, e i personaggi come Lo Scimmiato e Il Puffo. Oggi: fallimenti, Eccellenza, un calcio più freddo, ma una curva che resiste, e un Porta Elisa che nonostante tutto non ha smesso di sognare. Un filo che non si spezza La Lucchese è caduta mille volte, ma non è mai morta. È fatta di gloria e cadute, di uomini veri e personaggi popolari, di curve ribelli e spogliatoi pieni di sacrifici. È la storia di una città che soffre ma si rialza, di un amore che non conosce tempo. Finché al Porta Elisa sventolerà una bandiera rossonera, il ruggito sarà sempre lo stesso: “Lucchese mia, non ti lasceremo mai.” Un Tifoso

I commenti

La tribuna in foto e a Firenze.
Barbuti, Braglia e Colantuono qui non hanno mai giocato, Giampiero Carruezzo non si sa chi sia.

Gian Maria Cazzaniga - 30/08/2025 09:33

...e guardate bene la fotografia. Genova, Stadio di Marassi, 16 dicembre 1936. Italia - Cecoslovacchia 2 - 0

In piedi da sinistra: il Commissario Tecnico Vittorio Pozzo, Ceresoli (portiere di riserva), Varglien II (Juventus), Ferrari (Inter), Allemandi (Roma), Pasinati (Triestina), BRUNO NERI (LUCCHESE), ALDO OLIVIERI (LUCCHESE)
Accosciati (e non a culo ritto come nelle fotografie di oggi): Piccini (Fiorentina), Colaussi (Triestina), LIBERO MARCHINI (LUCCHESE), Piola (Lazio), Monzeglio (Roma).

Come si vede la Lucchese era il club che forniva più giocatori alla Nazionale e soprattutto allora non c'erano le sostituzioni, per cui erano TITOLARI VERI. Per la cronaca anche Piccini sarebbe venuto alla Lucchese quattro anni dopo. Per cui quattro dei giocatori in fotografia passarono da Lucca. PS i due goal alla Cecoslovacchia li fecero Pasinati e Ferrari. PPS l'Italia era campione del mondo e olimpico in carica, mentre la Cecoslovacchia era vice campione del mondo. Non proprio una partita di secondo piano. Altro che Larciano e San Giuliano!!! Mio nonno se li ricordava tutti quei giocatori lì e anche il grande Erno Erbstein. Altri tempi.

anonimo - 30/08/2025 02:25

1. La fotografia è lo stadio già Berta, poi Comunale, poi Franchi di Firenze
2. La Lucchese nasce nel 1905 con il nome di Lucca Foot Ball Club. Si chiamerà Unione Sportiva Lucchese solo dal 1918. In seguito U.S. Lucchese Libertas
3. Sul "massimo splendore" si può opinare, ma è un fatto che il miglior piazzamento della Lucchese in serie A a girone unico non è degli anni '40, bensì del 1936 - 37 (settimo posto); sempre negli anni '30 la Lucchese ebbe un convocato e titolare nella Nazionale campione olimpica a Berlino 1936, un convocato e titolare nella nazionale campione del mondo a Parigi 1938 e tre giocatori contemporaneamente in campo in nazionale nella partita di cartello contro la Cecoslovacchia (vice campione del mondo) giocata a Genova Marassi il 16 dicembre 1936 (le immagini della partita https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000027476/2/il-terzo-incontro-internazionale-calcio-l-italia-e-cecoslovacchia-conclusosi-vittoria-italia-2-0.html&jsonVal=)
4. Barbuti, Braglia e Colantuono non sono giocatori allenati da Orrico alla Lucchese
5. Chi CaXXX è "Giancarlo" Carruezzo?!?!?
6. Negli anni '80 - '90 mai la Lucchese ha giocato contro il Viareggio

Lei si firma "tifoso", ma sulla storia lontana dovrebbe studiare e su quella vicina, o ha la memoria corta, oppure allo stadio non ci veniva. Fare un pastone di Barbuti e Braglia, che nella Lucchese non ci hanno mai giocato, mettendoli in relazione con Eupremio Carruezzo detto Tony (forse a Brindisi esiste Giancarlo?!?) che è di un'altra generazione e che non era tra i ragazzi di Orrico della promozione in B vuol dire che della Lucchese Lei non ne sa nulla. Se scrivete delle miserie attuali passi, ma se vi occupate della storia della Lucchese, che è una cosa seria, allora documentatevi o evitate. Lucca è una città dalla memoria cortissima, ci mancano solo questi pastoni pieni di errori!!!

Saluti da uno che ha visto al Porta Elisa quasi 1000 (mille!!) partite di campionato, Coppa Italia o torneo anglo italiano.

anonimo - 30/08/2025 01:49

Ma anche meno, e per favore smettiamola con questa retorica stantia da amichetto di giunta con benefit travestito da “anonimo tifoso”. Siete ridicoli e offensivi. Di sicuro tra le varie cadute il tonfo più grosso la nostra amata Lucchese l’ha fatto proprio col genio del terzo millennio. Sbrodolate come questa non migliorano certo la situazione. Spiace anche per chi aveva tanto creduto nella gestione del bar, e dopo averla ottenuta per meriti, ehm….diciamo del terzo tipo, adesso si ritrova con un bel cerino in mano: tutto davvero eccellente. In bocca al lupo, fascistazzi falliti!

anonimo - 30/08/2025 01:36

Fedayn Lucca sono stati un altro gruppo storico della Curva Ovest. Nati negli anni ’80, portavano un nome “pesante”, mutuato dal linguaggio di resistenza, e rappresentavano quella parte di tifo molto calda, sempre presente, sempre in prima linea.

Rocco - 29/08/2025 20:06

“Cecco” e i ragazzi del Porta Elisa: storici leader della curva negli anni ’80-’90

Alcuni tifosi noti per presenza fissa: figure come il “Beppe il macellaio”, il “Mario della Gradinata”, il “Cionco”, che sono rimasti nella memoria dei rossoneri come simboli di attaccamento totale

Bino - 29/08/2025 20:04

= fascisti fuorilegge

Se la Lucchese ha avuto 4 fallimenti e se non ci sono investitori è anche per la presenza di questi gruppi non particolarmente aggreganti.

Boh - 29/08/2025 09:30

Grande!!!!!

Fans - 28/08/2025 22:39

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