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  • 02/09/2025 18:20

A volte ritornano

A volte ritornano Il 27 settembre, a Monte San Quirico, è in programma il cosiddetto "Festival della famiglia", ossia il raduno dei gruppi che fanno parte del Forum delle Associazioni Familiari della Provincia di Lucca, "con il preciso scopo – spiegano gli organizzatori – di consentire alle AUTORITA', alle famiglie e alle persone di conoscere le singole associazioni per il loro CARISMA e finalità con le quali operano sul territorio”. Per i più curiosi, sveliamo l'identità di alcune di queste pie e benemerite realtà: gli antiabortisti di estrema destra di Pro Vita (braccio armato del Governo, accolti nei mesi scorsi a Lucca dalla Giunta Pardini con il patrocinio e un contributo economico ad un loro convegno antiabortista e anti Lgbtqia+); gli omotransfobici del Family day, amici carissimi del vescovo. E poi Alleanza cattolica, realtà che nel 2021 scese in trincea contro il Ddl Zan (testo che intendeva punire le violenze fisiche e verbali ai danni di logbtqia+); la Comunità Papa Giovanni XXIII, creatura di Oreste Benzi, prete che propagandava le seguenti perle: •"L'omosessualità è una deviazione, se uno non la cura è un vizio"; • Ha fedeli omosessuali? Cosa gli ha consigliato di fare? "Di curarsi". Cosa pensa la chiesa delle persone transgender? "Che devono curarsi." E lei cosa pensa? "Altrettanto" (Intervista a "Le Iene", 2012). La chiusura del festival è affidata al vescovo Giulietti, che nel 2020 patrocinò e ospitò nei locali della curia un convegno contro il Ddl Zan, organizzato dagli omotransfobici esponenti dell'associazione "Difendiamo i nostri figli". Del resto, il comunicato stampa-manifesto che il Forum ha inviato ai media a gennaio, lascia pochi dubbi sul loro orientamento politico e sulle finalità che perseguono. Ecco i punti principali: - difesa della vita fin dal concepimento, quindi l'embrione assimilato ad un essere umano, con conseguente no all'aborto. - difesa della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna (no unioni civili), minacciata "da ideologie che mirano a indebolirla nei suoi valori fondamentali". Si evoca, in questo caso, la fantomatica teoria gender, vera e propria ossessione di certa gente. Da facebook pagina https://www.facebook.com/profile.php?id=100091905043396

I commenti

Comprimere e cancellare i diritti altrui non è libertà di espressione. È qualcosa di più vicino a un reato.

anonimo - 03/09/2025 10:10

Libertà di espressione sì, ma non vuol dire libertà di diffondere idee che discriminano. Se parlano loro, siamo liberi anche noi di dire che certe posizioni fanno solo danno e puzzano di passato remoto.

lucchese - 03/09/2025 10:09

La libertà di espressione è un valore fondamentale e nessuno la mette in discussione. Ma non bisogna confondere il diritto di parola con l’impunità: se un gruppo propone visioni che negano diritti ad altri cittadini, è giusto e doveroso criticarle. La democrazia vive di confronto: loro parlano, altri rispondono. In questo caso però si tratta di idee che rischiano di alimentare discriminazioni e di riportarci indietro di decenni. Difendere la libertà di espressione significa anche difendere il diritto delle persone a non essere bersaglio di chi le considera ‘malate’ o ‘da curare

manuel - 03/09/2025 10:08

Dato che in Italia c'è la libertà di espressione direi che una minoranza come questi gruppi possa liberamente esprimersi.

Anonimo - 03/09/2025 02:32

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