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  • 10/09/2025 21:28

Beatrice Venezi e Giacomo Puccini: l’anima di Lucca che parla al mondo

Beatrice Venezi e Giacomo Puccini: l’anima di Lucca che parla al mondo Chi nasce a Lucca lo sa: questa città custodisce un respiro particolare, un filo invisibile che lega le pietre delle mura, i vicoli, le chiese, la musica che da secoli vi abita. Non è solo orgoglio campanilistico, è la consapevolezza che da qui sono partite voci capaci di farsi ascoltare ovunque. Due nomi bastano per dire tutto: Giacomo Puccini e Beatrice Venezi. Il primo, l’artefice di melodie che ancora oggi incendiano teatri e cuori. La seconda, una direttrice d’orchestra che ha scelto con coraggio di farsi strada in un ambiente ostile, portando con sé non solo tecnica e passione, ma anche il carattere fiero della sua città. Una biografia che è dichiarazione d’amore Nel suo libro Puccini contro tutti, Venezi non si limita a raccontare la vita del Maestro. Lo accompagna, quasi lo prende per mano, riportandolo al presente. Ci mostra un Puccini autentico, fedele al proprio istinto creativo, impermeabile alle convenienze e alle mode. Un uomo che poteva cadere e rialzarsi senza smettere di credere nel proprio talento. È il ritratto di un artista che non ha mai ceduto alle lusinghe del “facile successo”, e che proprio per questo continua a parlare alla nostra epoca: la coerenza come forma di libertà. Le donne, la musica, la vita Molti hanno ridotto Puccini a un “seduttore impenitente”. Venezi ribalta lo sguardo: nei suoi rapporti complicati, nelle passioni e nei conflitti, c’è lo stesso fermento che anima le sue partiture. L’eros non come frivolezza, ma come energia che nutre la creazione. Non gossip, dunque, ma umanità, trascritta in note. L’anticonformismo come cifra Puccini non fu mai docile alle regole del suo tempo. Né servo della critica, né servo della politica. Lo stesso sguardo distaccato con cui osservò il fascismo è esempio di questa indipendenza radicale: nessuna riverenza, nessuna ostilità di facciata, ma la fermezza di chi non piega la propria arte a nessuno. Ed è qui che il dialogo con Beatrice Venezi si fa più evidente: anche lei ha scelto una strada “contro tutti”, senza temere etichette o fraintendimenti. La musica, per entrambi, come terreno di verità e di resistenza. Lucca come destino Ogni volta che una bacchetta si alza o un’aria di Puccini risuona, il nome di Lucca si intreccia al racconto. È un’eredità che non pesa, ma che illumina. Forse un giorno, in un luogo che non conosciamo, Puccini e Venezi si incontreranno davvero. Noi, nel frattempo, possiamo solo guardare con orgoglio a questo filo lucchese che continua a vibrare, forte e limpido, nelle sale di tutto il mondo. 9 settembre 2025 redazione autonoma lucchese

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