GRAVE INSICUREZZA NEL PARCHEGGIO DEL MERCATO HAO LI LAI
VOLEVO FARE UN ANNUNCIO DI ...
...qualche ordine borbonico, almeno sarebbe in tono con la storia lucchese.
anonimo - 19/09/2025 01:59Mi potrebbe fare l’elenco dei fantomatici media nazionali che si occupano di queste assurdità? Grazie.
anonimo - 19/09/2025 00:18È di tutti i media nazionali, mica roba da poco, non mi pare che sia fuori luogo nominarla come Lucchese, a parte chi la detesta può non leggere..
Ifoli - 18/09/2025 17:48Ma chi è questo fan che esalta così tanto una normalissima direttrice d'orchestra? La esalta perchè è di estrema destra? non capisco
anonimo - 18/09/2025 15:34Questa se ne merita tanti. Ma tanti.
E così pure il Principe Emanuele Filiberto di Savoia Sua Altezza Reale dei miei coturni.
Ma i Savoia quelli che son stati cacciati dall’Italia? E meno male che la bionda benestante si definisce patriota!
anonimo - 18/09/2025 10:21La notizia è ufficiale: Beatrice Venezi è il nuovo direttore stabile del Teatro La Fenice di Venezia. Una nomina che scuote il mondo musicale non solo per il rilievo dell’incarico, ma perché inevitabilmente si porta dietro polemiche, entusiasmi, malumori e divisioni. In Italia, si sa, l’Arte non riesce mai a essere soltanto Arte: deve sempre attraversare il filtro della politica, e ogni scelta artistica diventa subito un campo di battaglia ideologico. Oscar Wilde lo aveva intuito: il talento non si perdona.
È ciò che accade a Beatrice Venezi, giovane, donna, bella, dotata di forte carisma. Un profilo che attira applausi e attenzioni ma, insieme, critiche feroci. Ho avuto modo di vederla sul podio e al lavoro con l’orchestra: è una musicista seria, preparata, che sa affrontare il repertorio lirico e sinfonico con determinazione. Ricordo una luminosa interpretazione della difficile Turandot di Busoni a Torre del Lago, quando era pressoché sconosciuta. Da allora ogni sua affermazione, ogni suo gesto, viene analizzato con lente deformante, spesso più politica che musicale. Non parliamo di un astro improvvisato. Venezi ha diretto opere di repertorio importanti, ha collaborato con svariate orchestre, ha affinato il proprio mestiere con costanza. La sua crescita è già avvenuta ed è sotto gli occhi di chi l’ha vista dirigere. Parlare ancora di “promessa” significa negare l’evidenza: oggi è una direttrice in piena attività, con una personalità artistica riconoscibile e un’esperienza che la legittima pienamente.
da Wikipedia :"L'Ordine civile di Savoia ERA un'onorificenza del Regno d'Italia."
ed ancora
"Dopo il 1946 l'Ordine civile di Savoia non è stato riconosciuto dalla Repubblica Italiana."
Se mi contatta le posso assegnare anche il titolo "Nobildonna del Vattelappesca di Segromigno Monte".
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