GRAVE INSICUREZZA NEL PARCHEGGIO DEL MERCATO HAO LI LAI
VOLEVO FARE UN ANNUNCIO DI ...
Caro Dino Conta, traduco subito le cose che scrivi in lucchese, così, magari, cominci ad impararlo. Intanto il secondo post: vorei sapé indù lo 'nsegni. Voréi fa' 'l corso.
Poi il primo post:
Via, 'un vorai miga che a Lucca ci sii la metro com' a Londra, eh? Qui s’è sempre campato così: du' coriere, quattro orari 'ncerti, e chi ha furia… pedala. E po', oh, le strade en quelle che enno, strette come 'ppensieri d’un assessore; in du' vuoi che passin i bbus ogni dieci minuti?
Certo, si potrébbe migliorà, ma nianco si pol fa 'ssignori e vole’ 'l servissio da capitale eropea vando siam in mezz' alle mura e a' ccampi. E la bicretta, oh, funziona: pian ce n’è, e fa anco ben alla salute.
Insomma, Lucca un sarà moderna, ma nianco vesta tragedia che dite voialtri: se t’organizzi, ti movi. Se no, un ti movi nianco coll’elicottero.
Hai 'nteso?!?! Se studi pian, pian c'arivi anco te!!!
é ridicolo solo perchè la maggioranza lo vuole ridicolo, anzi sospetto che tantissimi lo vorrebbero far sparire del tutto.
Un trasporto pubblico in una massa di egocentrici individualisti che vedono solo il proprio suvvino come mezzo di trasporto. è assolutamente assurdo. Di fatto è necessario solo a vecchietti senza patente, neppure ai ragazzi portati dalla mammina o dal paparino a scuola ed ad intasare le strade e le piazze.
Gente senza futuro!
Premetto che non voglio offendere gli amici Baluba...si fa così per dire.
Detto questo mi pare evidente che per avere servizi pubblici seri ci vogliono infrastrutture serie. Per esempio si potrebbe usare la Lucca - Aulla, da Diecimo - Pescaglia a Lucca come metropolitana di superficie. Servirebbero però:
1. elettrificazione della linea
2. più corse
3. Parcheggi scambiatori presso le stazioni
4. Ripristino fermata al Piaggione
5. Nuova fermata presso l'ospedale Campo di Marte
6. Se possibile doppio binario da Ponte a Moriano a Lucca
Per far questo servono tanti soldi. Ma Lucca conta pochissimo politicamente. Lucca fa parte dell'area metropolitana di Pisa (chiamata "area vasta" per prenderci per il culo). Pisa è il capoluogo e a Pisa hanno speso 80 milioni per fare una tranvia di meno di due Km su una tratta che era già servita dai treni. La travia suddetta non si regge sul piano finanziario e dunque la regione mette soldi (di tutti, anche nostri) per ripianare le perdite del gestore. Purtroppo la distanza infrastrutturale di Lucca dalle aree forti si amplierà sempre più. Basta vedere la tragica vicenda del raddoppio della ferrovia.
Se vuoi usare il dialetto lucchese, magari prova prima ad impararlo. Quella roba che hai scritto te è una specie di pisano - fiorentino. Se vuoi, quando ho tempo, te lo traduco in lucchese.
anonimo - 09/10/2025 03:43Sì la bicicletta funziona, ma il commento che è stato trasformato in articolo, era in risposta a chi le biciclette le intralcia sulle piste ciclabili a loro riservate parcheggiandoci la macchina e andandoci a piedi.
Perché una cosa è la ciclopedonale (che non è nemmeno obbligatoria per le biciclette proprio perché promiscua come dice il D.Lvo n. 285/1992, proprio perché ammette la circolazione promiscua di velocipedi e di pedoni. Pertanto, per essa, non sussiste l’obbligo di cui all’art. 182 c.9 del Codice) e una cosa è la ciclabile che invece è obbligatoria in bici ma che è anche inequivocabilmente vietata ai pedoni.
Che invece la percorrono svergognatamente andandoci pure ammucchiati e col cane e pure con le cuffie nelle orecchie.
Oh via, un tu vorrai mica che a Lucca ci sia la metro come a Londra, eh? Qui s’è sempre campato così: due corriere, quattro orari incerti, e chi ha fretta… pedala. E poi, oh, le strade son quelle che son, strette come i pensieri d’un assessore, dove vuoi che passino i bus ogni dieci minuti?
Certo, si potrebbe migliorà, ma nemmeno si può fa i signori e vole’ il servizio da capitale europea quando siamo in mezzo alle mura e ai campi. E la bici, oh, funziona: pianura ce n’è, e fa pure bene alla salute.
Insomma, Lucca un sarà moderna, ma nemmeno ‘sta tragedia che dite: se t’organizzi, ti muovi. Se no, un ti muovi nemmeno con l’elicottero.
Ora basta che ci sia un autobus ogni tanto e già si parla di “servizio pubblico”. Poi se parte dal medioevo e arriva solo fino al 2020 poco importa, l’importante è che ci sia il logo “TPL” stampato sopra.
Paghi 1,70 euro per un’esperienza immersiva nel disagio: 20 minuti di trekking urbano per raggiungere la fermata, attesa meditativa di 20 minuti per un bus che forse arriva, e poi una tournee intercomunale per fare 3 km. Il tutto rigorosamente prima delle 20, perché dopo quell’ora, si sa, a Lucca la mobilità smette di credere in se stessa.
E poi ci chiediamo perché la gente prende la macchina anche per andare a comprare il pane. La verità è che chi progetta ‘sti orari o non ha mai preso un autobus, o li considera un hobby per il tempo libero.
Ma certo,“siamo in Italia, cosa ti aspettavi? magari un sistema che non sembri organizzato da qualcuno con la sindrome del vabbè dai, tanto camminare fa bene
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