Capannori. Il Folk Studio Festival informa che il convegno del 25 ottobre ad Artè con Francesco Baccini è stato annullato
Capannori. Il Folk Studio Festival informa che il convegno del 25
ottobre ad Artè con Francesco Baccini è stato annullato e si tracciano
bilanci
La direzione del Folk Studio Festival comunica che il convegno: Dove sta andando la musica?, che prevedeva la partecipazione del cantautore italiano Francesco Baccini
e che si doveva tenere questo sabato 25 ottobre al teatro Artè di
Capannori, è annullato. Nonostante i tentativi di riprogrammare
l’incontro, gli impegni promozionali di Francesco Baccini per l’uscita del nuovo singolo Matilde Lorenzi (questo 24 ottobre) non ne consentono pertanto lo svolgimento né di fissare una nuova data.
“Mi dispiace per l’annullamento – spiegano il direttore artistico Simone Martini e l’ideatore dell’evento Roberto Franchi
- ma la musica viene prima di tutto: è questo lo spirito del Folk
Studio Festival. La decisione è stata presa di comune accordo con
l’artista e la produzione, nel rispetto del suo calendario e del
pubblico che aveva già manifestato grande interesse. l’uscita del nuovo
brano di Baccini, annunciata proprio sul palco del teatro Artè, merita il nostro pieno supporto, anche quando significa rinunciare a qualcosa”.
Pertanto gli organizzatori del Folk Studio Festival 2025, Martini e Franchi,
tracciano prima un resoconto delle emozioni, autenticità e sold out
nelle serate del 17 e 18 ottobre. Due serate straordinarie hanno chiuso
in grande stile l’edizione 2025 del Folk Studio Festival, confermando il
Teatro Artè di Capannori come nuovo punto di riferimento per la musica
d’autore in Toscana. A seguire un bilancio conclusivo.
Venerdì 17 ottobre c’era stata la proiezione del film: Francesco De Gregori. Nevergreen di Stefano Pistolini, un viaggio nel cuore della musica di De Gregori dove vengono presentate le sue Perfette Sconosciute
in 20 serate tenutesi presso il teatro Out Off di Milano. A Capannori,
davanti ad una sala sold out, il pubblico ha assistito alla proiezione
del docufilm in cui ad introdurre la serata sono stati Guido Guglielminetti, storico bassista e direttore musicale di De Gregori e Roberto Franchi,
ideatore del festival e cantautore. L’incontro si è trasformato in un
intenso momento di dialogo con il pubblico, rimasto seduto fino
all’ultimo per ascoltare aneddoti, riflessioni e retroscena di una
carriera che ha segnato la storia della musica italiana. Nel suo
intervento di apertura, l’Assessora alla Cultura Claudia Berti ha
dichiarato: “Questo spazio vuole essere un’occasione per i cittadini di
incontro e libertà. È bello vedere il Teatro Artè diventare luogo di
partecipazione, ascolto e cultura condivisa”. Parole che hanno colto
pienamente lo spirito del Folk Studio Festival: creare un luogo in cui
la musica d’autore possa tornare a respirare. A chiudere l’incontro, Guglielminetti
si è sottoposto alle numerose domande del pubblico, regalando non solo
uno spaccato di una carriera di cinquant’anni accanto a uno dei più
grandi cantautori italiani, ma anche l’immagine di una personalità
profonda e umile, segno di una vita artistica autentica e appagante. Le
sue parole su Artè hanno colpito il pubblico: “Questo film è stato
girato in un teatro più piccolo di questo. Spesso lavorare in spazi come
questo è più emozionante, lì dove la musica torna ad essere ascolto,
silenzio e vicinanza”. Guglielminetti inoltre ha
evidenziato che per lui, qui a Capannori, era la sua prima volta di aver
visto tutto il film da spettatore, seppur avendolo vissuto in diretta
come musicista.
Sabato 18 ottobre l’ultima serata live del festival ha visto sul palco: Marco Da Torre, Stefano Cascio e Effenberg,
tre artisti del territorio che si sono distinti per un approccio
poetico, raffinato e profondamente autentico. Ognuno ha presentato
cinque brani originali e una cover simbolica del proprio percorso
artistico, in una serata che ha mescolato generazioni, linguaggi e
sonorità, riscuotendo un grande successo di pubblico e il plauso delle
istituzioni locali. Durante il suo intervento, il Consigliere comunale Antonio Cipriani
ha sottolineato: “Il Folk Studio Festival, che propone musica popolare
nel senso più vero e originario del termine, rappresenta un esempio
concreto di come la cultura possa unire. Queste serate dimostrano che a
Capannori esiste un pubblico attento, curioso e pronto a partecipare. La
musica d’autore è un linguaggio che avvicina le persone e dà valore al
nostro territorio.”
Un pubblico attento e partecipe ha accompagnato ogni esibizione con
entusiasmo, confermando la forza del progetto: un festival che
valorizza le nuove voci e celebra la libertà creativa.
Bilancio e conclusioni. Con oltre 600
spettatori complessivi, 15mila persone raggiunte tra social e stampa e
più di 800 contatti diretti raccolti, il Folk Studio Festival 2025 ha
superato ogni aspettativa. Un progetto che nasce dalla collaborazione
tra Comune di Capannori e Associazione Per Lammari Aps, con l’obiettivo
di dare voce a chi è rimasto fuori dal rumore del consumo musicale, ma
non dalla passione per la musica vera. Il festival prosegue il suo
percorso con nuove idee e la volontà di fare di Capannori una casa
stabile per la musica d’autore, confermando che la cultura condivisa è,
prima di tutto, un atto di comunità. Un sogno chiamato Teatro Artè
Capannori che, per un intero mese, si è trasformato in casa della musica
indipendente, laboratorio di ascolto e spazio di libertà creativa. Dal
concerto esplosivo di Francesco Baccini alla proiezione sold out del docu-film Nevergreen con Guido Guglielminetti,
fino alle sei voci autentiche del Folk Studio Live: ogni serata è stata
un tassello di un progetto corale che ha rimesso la musica , quella
vera, al centro.
Questo non è un punto d’arrivo. È l’inizio di qualcosa che
continuerà a farsi sentire. Il Folk Studio Festival prosegue. E ci si
prepara a scrivere nuove pagine.