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  • 30/10/2025 18:19

oimena i comics

di Gino, 80 anni, lucchese doc (con la schiena un po’ meno doc) Oh, ma vi rendete conto oggi per andare ai Comics ci vuole il biglietto online, la prenotazione, il QR code, e pure la pazienza di un santo. Una volta bastava passare da piazza Napoleone, entrare nel tendone e via: due fumetti, una porchetta, e si era felici come pasque. Ora invece trovi tutta ‘sta gente vestita come se fossero scappati dal Carnevale di Viareggio. C’è chi fa il cosplaysse (che poi, io pensavo fosse una malattia dei giovani), e si mette in giro con spade, mantelli, e le orecchie da gatto. Oggi ho visto uno che sembrava il televisore quando non prende il segnale. Gli ho chiesto: “Ma tu chi saresti?” e mi fa: “Un personaggio di un videogioco giapponese.” Io gli ho risposto: “Eh, ma a Lucca si dice ‘s’è vestito male’, mica videogioco!” E poi tutti con ‘sti cellulari a fare foto e selfie… ma una volta si guardava la gente, ora si guarda lo schermo. Ai miei tempi, il massimo della tecnologia era la biro che scriveva anche capovolta. Comunque, io ai Comics ci vado lo stesso, eh. Ma solo se ritirano fuori il tendone gratuito. E magari ci mettono un po’ di sedie, ché a ‘sta età il cosplayers o come si dice lo faccio volentieri, ma solo da pensionato seduto.

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