Potere al Popolo : sabato 6 dicembre Questo sabato 6 dicembre festa con griglia accesa e mercatino
SAVE THE DATE! ORGANIZZ ...

Così dichiarano i membri del Circolo del Partito Democratico del Centro Storico di Lucca.
“Il
prossimo 23 gennaio si terrà all’asta, presso la Camera di Commercio di
Lucca, la vendita dell’isolato dell’ex Giorgi, tra via San Nicolao e
via del Giardino Botanico. Si tratta di una decisione importante per
tutta l’area, ma che rischia di essere gestita con corto respiro:
l’ennesimo nuovo condominio di fascia alta, affidato alle solite ditte,
con numerosi appartamenti che diventeranno investimento, non casa per
chi abita o vuole vivere davvero Lucca”.
“Come circolo confidiamo
che all’atto di vendita sia rispettata la clausola prevista nel piano
operativo per la quale una quota obbligatoria di volumi sia destinata
all’affitto controllato a lungo termine, riservato a famiglie,
lavoratori e giovani lucchesi. In alternativa, chiediamo che
l’indennizzo previsto da corrispondere al Comune sia destinato al
sostegno delle politiche abitative. Non è accettabile - sottolineano gli
iscritti - che l’amministrazione di destra confonda il centro storico
con un grande palco eventi allestito solo per il turismo, invaso durante
il giorno e vuoto durante le notti. Il centro deve essere parte
integrante della città, con scuole, case, servizi, attività artigiane e
culturali, non solo eventi e grandi catene commerciali che rendono il
nostro centro storico uguale a tanti altri”.
“Come Partito
Democratico intendiamo presentare in consiglio comunale una serie di
proposte concrete per affrontare l’emergenza abitativa: vogliamo
soluzioni utili, sia nel breve che nel lungo periodo. È necessario
destinare parte del patrimonio del centro storico alla residenzialità
locale, aumentare e stabilizzare il contributo affitto e velocizzare
l’assegnazione delle case popolari, stanziando più fondi. Vogliamo
soluzioni che parlino davvero ai giovani e alle nuove generazioni,
quelle che oggi non riescono a trovare un affitto sostenibile o a
restare a vivere nella propria città perché il mercato è completamente
snaturato dalle locazioni a breve termine. Il nostro messaggio è chiaro:
vogliamo una città diversa, una città che costruisce un’alternativa
credibile. Il centro storico deve tornare ad essere casa, lavoro,
comunità”.
"l problema dell'alloggio non è prioritario".
Chieda a quegli ottocento se sono daccordo con Lei.
A Pisa 800 persone aspettano un alloggio. Visto che a Pisa ci sono circa 90.000 residenti, vuol dire che 89.200 persone l'alloggio ce l'hanno. In Italia solo una minoranza esigua non ha la casa. Questo non vuol dire che questa minoranza non debba essere aiutata, ma il problema dell'alloggio non è prioritario in una nazione ricca di immobili.
Anonimo - 16/11/2025 01:44
Me lo dice dove sono le panchine dove dorme la gente?? Ma via!!
Anonimo - 16/11/2025 01:40
Ammetto la dimenticanza imperdonabile,
Palazzo Politeama a Carrara è privato.
Pantorc la mattina
Ranidil alla sera
Maloox al bisogno
Plasil una fiala se peggiora.la rosicatura delle zecche di sinistra
Casa, caso indicativo assai emblematico e molto istruttivo di come stanno le 'amministrazioni pubbliche'...
Ricordo che una ventina di anni fa, c'era ipotesi che per lavoro dovessimo fare un sopralluogo, analizzata la faccenda si rinunciò perchè si disse che non eravamo pagati per lasciarci le penne, ma nel mentre avevo gia comprato corde, imbragatura e moschettoni...
Consiglio di andarvi a leggere la Storia.
noitv.it 14 novembre 2025 - Carrara, pilastro lesionato al palazzo Politeama; evacuate 11 famiglie - Evacuate 11 famiglie di residenti del palazzo Politeama a Carrara. Da alcuni controlli sarebbe emerso un problema strutturale ad un pilastro dell’ex teatro. L’allarme riguarda il retro su via Cavour. (...)
Manzoni poi scriveva che 'la Storia insegna che la Storia non insegna nulla'.
Alla fine dell'ottocento, intorno al 1880 c'è stata una situazione simile all'attuale...SPECULAZIONE EDILIZIA!
Lo potete trovare su libri di Storia e di Urbanistica.
rispetto ad altri Paesi, proprio perchè in Italia il 70-80 per cento abitano case di proprietà significa matematicamente che solo il 20-30 per cento sta in affitto, quindi a rigore matematico, con un quarto di immobili vuoti, il problema "casa" in Italia non dovrebbe esistere, neppure una famiglia matematicamente dovrebbe essere senzatetto, se com'è a Vienna e i Danimarca un vecchietto è senza casa l'amministrazione pubblica gliela trova immediatamente.
La realtà è che in Italia al potere ci sono biechi speculatori o filospeculatori, che poi come conseguente optional di serie, da perfetti idioti, si ritrovano le 'occupazioni' di immobili.
Massa di gente decerebrata!
Questo è.
Il Tirreno 14 novembre 2025 - Fra i “precari” della casa, il viaggio nell’emergenza in Toscana: «Non dormo dalla paura» – Storie e numeri - Un tema sempre più attuale e al centro dell’ultimo presidio: a Pisa ci sono 800 persone in attesa di un alloggio (...)
... - 14/11/2025 12:08
Pieno di case vuote e senza affitto invenduti e la gente dorme sulle panchine senza un tetto
Ministro - 14/11/2025 10:40
La situazione è esattamente come la descrive.
Nei prossimi anni ci saranno figli/nipoti che erediteranno una o più case dalle generazioni precedenti, molto più numerose.
Per questo nel futuro ci potrebbe essere una iper offerta di case in vendita e affitto (specialmente quelle costruite negli anni 1960 - 70), con conseguente calo dei prezzi delle case vecchie, salvo quelle più prestigiose che potrebbero continuare a beneficiare degli effetti del turismo.
In Italia il 73 per cento delle famiglie ha una casa di proprietà e questo è un dato statistico ben noto. Uno dei più alti del mondo. A Lucca siamo sopra la media nazionale e si va sopra l'ottanta per cento. Ora, con il calo delle nascite, se ogni famiglia ha solo un figlio/a, ovviamente, nei casi in cui pappà e mamma sono entrambi proprietari di casa il figlio/a di turno erediterà due case. La situazione a Lucca è molto comune e molto di più lo sarà in futuro. Se Lei fa parte di una minoranza molto piccola che non è proprietaria di almeno una casa, questo non vuol dire che il suo caso sia un caso comune alla maggioranza dei lucchesi, i quali, come noto, hanno una casa o due. Come vedrà dal dibattito politico, la patrimoniale sulle case in Italia è impopolare, proprio perché una casa ce l'hanno quasi tutti. Non a caso l'Italia ha abolito l'IMU sulla prima casa e vedrà che neanche la sinistra avrà il coraggio di rimetterla. Io conosco, a Lucca, varie coppie anziane senza figli in cui sia moglie che marito hanno una casa. Ci sono nipoti che si troveranno con due o tre case da gestire e relativo IMU. Questo farà si che presto molte case andranno sul mercato e anche gli immigrati cominceranno a comprarle.
Anonimo - 14/11/2025 03:10
Senta, affittare a breve termine è un lavoro, mentre affittare a lungo termine è una forma di rendita. Io affitto a lungo e a breve e Le dico che affittare a breve conviene solo nei centri storici, dove si lavora tutto l'anno e si incassa tanto (sia pure lavorando tanto). Altrove è sempre meglio un affitto stabile.
Anonimo - 14/11/2025 03:00
Se l'ipocrisia fosse un reato, la maggioranza degli italiani maggiorenni starebbero in galera.
La politica sulla casa in Italia è dettata proprio da individui che non vogliono la politica sulla casa, Questo per il patologico terrore di 'rovinare il mercato' immobiliare con crollo dei prezzi, ed i risultati si vedono sotto il sole. In un Paese connovanta miliardi di evasione fiscale, che solo ieri dicono in aumento, e qualcuno scrive centodieci!
Negare la naturale realtà che in tanti casi vi castiga anche, tipo quella casa da trent'anni in vendita, non vi serve a niente.
Per avere una vera 'politica della casa' è necessario andare all'estero, esempio Danimarca, ma anche la più vicina Vienna.
Sono di questi giorni un paio di notizie, una alloggi erp a Porta a Lucca a Pisa e l'altra nel Fiorentino.
Poi potete inventarvi quello che vi pare, tanto io abito casa mia.
1) La cedolare per affitti brevi è dal 2026 del 26% per tutti gli affitti intermediati (Airbnb, Booking ecc). Fino al 2025 era del 26% a partire dal secondo appartamento e del 21% per il primo.
2) Chi dispone di appartamenti è sicuramente un privilegiato che non si deve lamentare rispetto a chi ha veramente bisogno. Però bisogna capire le ragioni per cui i propritari non affittano a lungo. La motivazione (a mio modesto parere) non è prettamente economica.
Se vogliamo supportare le persone in difficoltà serve una politica abitativa costituita da contributi in conto affitto e dall'edilizia popolare. Non sono certo i privati proprietari di appartamenti che devono farsi carico della cosa.
(...)"ed a Lucca una paio di case tra mamma, "pappà" e nonni in famiglia ci sono" (...)
Ma dove??????
Il Tirreno 13 novembre 2025 - Grosseto, a 37 anni si toglie la vita nel giorno dello sfratto - L’uomo avrebbe avuto difficoltà con il pagamento dell’affitto. Il Sunia: «Non possiamo ridurre ciò che è accaduto a un episodio isolato» (...)
... - 13/11/2025 15:37
Oddio povere stelline come vi credo. Allora vendeteli questi immobili a qualcuno che non si faccia paranoie ad affittare che avete sempre quella scusa.
anonimo - 13/11/2025 15:18
La dica tutta!
Fino a 4 immobili non occorre partita iva e la cedolare resta il 21%.
- la cedolare è il 26%...è solo quando ha più di quattro immobili e deve obbligatoriamente aprire partita iva, diventando impresa.
Deve essere ricordato un altro fatto:
In Italia un quarto degli immobili è vuoto.
Non tengo dinero, ma mi piacerebbe un immobile, gli sto dietro dal 1996, VUOTO IN VENDITA DAL 1996, si va per TRENTA anni. Non ho indagato visto che non me lo posso permettere, ma ho anche pensato che il motivo sia che ci siano 'sorpresine' non piacevoli.
Il proliferare degli affitti turistici non ha ragioni economiche. Non è venalità.
Se affitto a lungo termine mettiamo prendo 1000, pago il 21% di cedolare secca, l'imu e poco altro; se andasse tutto liscio sarebbe finita li.
Se affitto a breve termine, prendo di più (mettiamo mediamente 2000 al mese), ma:
- la cedolare è il 26%
- pago l'intermediario (booking prende il 20%; Airbnb meno)
- pago la tassa sulla spazzatura
- pago le utenze (acqua luce internet gas)
- pago la pulizia da un affitto all'altro
- pago la biancheria
- pago il fatto di tenere tutto nuovo per soddisfare la clientela
Inoltre, sono costantemente impegnato per check in / check out, contatti con i clienti, reperibilità per contrattempi, ecc.
Quanto resta?
Quindi la gente preferisce affittare a breve per un'altra semplice ragione: il turista - finita la vacanza - esce di casa, senza particolari danni.
Possiamo cercare di esser seri?!? Allora, la vendita a privati dell'ex Giorgi è un grave errore, conseguenza della riduzione di Lucca a colonia pisana toscanizzata. La Camera di Commercio è a trazione pisana e fa i suoi comodi, mentre la politica lucchese di oggi, come quella di ieri lascia fare perché conviene a tutti fare così. Tambellini nulla fece per salvare la Camera di Commercio. Detto questo è ovvio che un proprietario di appartamento e a Lucca cerchi di massimizzare il guadagno. Questo è ovvio e lecito ed anche i criticoni farebbero lo stesso se avessero un vano da affittare. A Lucca, anche a causa del crollo delle nascite, di proprietari ce ne sono tanti. Il sottoscritto ha un appartamento in via Fillungo, affittato ad un inquilino stabile e ad un prezzo più basso di quello di 900 Eu al mese. Non vivrei mai in centro perché mi piace la campagna. In centro darei di testa. L'affitto breve è un lavoro perché, se si guadagna di più, si deve anche continuamente pulire, cambiare la biancheria, riparare i danni, ecc. Vivo in campagna e qui affitto una parte della casa ai turisti; qui, dove sono io è un comune privo di alberghi, spopolato, dove si lavora solo tre mesi (giugno, luglio ed agosto) e francamente mi girano le palle a vedermi aumentare la cedolare perché gli affitti brevi tolgono spazi ai residenti. Le città sono una cosa e i comuni di alta collina e montagna sono un'altra cosa. A parte questo i costi di manutenzione, l'IMU e le spese condominiali renderebbero un suicidio affittare in centro a Lucca a meno di 700/750 Eu al mese. Per cui, se si vuole metter sul mercato appartamenti in centro a 400 o 500 Eu al mese (sempre troppi per chi guadagna 1500) o si procede all'esproprio proletario (ma va cambiata la Costituzione), oppure il Comune deve fare edilizia popolare in centro. Ovviamente i giovani lucchesi "etnici" non hanno bisogno di case in affitto, in quanto hanno minimo ereditato una casa essendo figli unici o al massimo due fratelli/sorelle ed a Lucca una paio di case tra mamma, "pappà" e nonni in famiglia ci sono. Per cui l'edilizia popolare porterebbe in centro residenti stranieri o loro figli (si spera con cittadinanza italiana). Per me va benissimo, ma va assolutamente smentito che a Lucca gli affitti brevi tolgano spazio alla residenza. Non scherziamo!!! I canoni di affitto sono in linea con i costi della vita e con le tasse sugli immobili. I vani disponibili in città (su tutto il territorio comunale) sono tantissimi e ben lungi dall'esser saturati dai turisti.
Anonimo - 13/11/2025 01:59
Infatti il problema principale di Lucca sono i lucchesi. Ognuno pensa solo a fare i suoi interessi a scapito degli altri.
Anonimo - 12/11/2025 21:41
Consiglio a chi può, io son vecio, a trent'anni c'avevo l'idea, ma non i soldi, ora non ho né idea né soldi,
emigrate!
Purtroppo oggi per i 999 morandiani, è l'unica strada per farsi un'esistenza dignitosa civile normale.
Tanto con questi spudorati 'un c'è altro da fare.
Il Tirreno 10 novembre - Viareggio, dorme in auto dopo il divorzio perché non può pagare l’affitto - In aumento i lavoratori con figli che non possono permettersi una casa. Gli alimenti e le rate del mutuo rendono insostenibile il costo della vita rispetto allo stipendio (...)
Ah, Lucca. Città d’arte, di mura, e ormai anche di annunci immobiliari che costano quanto un mutuo su Marte. Il Circolo del Partito Democratico del Centro Storico lancia l’allarme: “Attenzione, stanno costruendo l’ennesimo condominio di lusso!”.
Sorprendente scoperta: in Italia, nel 2025, il mercato immobiliare punta ancora su chi ha soldi.
Parlano di “affitti calmierati” e “politiche abitative”, ma basta guardare i numeri per capire che la partita si gioca altrove:
A Lucca, secondo Immobiliare.it, l’affitto medio di un bilocale nel centro storico supera 900 euro al mese, il doppio rispetto alla media toscana di dieci anni fa.
Le case destinate a locazioni brevi rappresentano ormai oltre il 35% degli alloggi del centro, e i residenti stabili sono scesi sotto le 6.000 unità, meno della metà di vent’anni fa.
Gli stipendi medi dei giovani lucchesi? Attorno ai 1.200 euro mensili. Traduzione: con un affitto, ci paghi pure il mutuo... ma di qualcun altro.
Il PD locale invoca “una città viva, con scuole, case e servizi”. Ma, ironia della sorte, quando toccava a loro governare, le politiche per la residenzialità erano finite in qualche delibera dimenticata ...
Forse bisognerebbe ammettere che a Lucca il problema non è solo la “destra che confonde il centro con un palco eventi”, ma una città intera che da anni recita la stessa commedia: turisti in platea, residenti nei titoli di coda.
Come si fa Ass ascoltare una parte politica che ha distrutto la città per 10 anni?
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