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  • 14/11/2022 17:09

Il ritorno del mercatino in Piazza San Michele

Ma se durante i comics ci sta un capannone perchè non si può avere un mercatino di prodotti tipici del territorio o un qualcosa di simile una volta al mese o durante le festività. I Comics sono diversi?

I commenti

E' una cosa su cui ragiono da parecchio, ma dal mio punto di vista (badi, non è un'introduzione ipocrita da tradursi con "ho ragione io", questo è DAVVERO solo il MIO punto di vista) il fumetto è essudazione di un sentire artistico e culturale umano di cui il cosplay etc è cugino, o meglio fratello nato assai dopo ma dagli stessi genitori. Nella percezione istintiva ed emotiva dell'appassionato, le due cose sono un tutt'uno. Cerco di chiarirmi con un riassunto ai minimi termini: per motivi di fede religiosa (non una in particolare ma una fortissima convinzione che qualcosa esista oltre noi) io studio l'essere umano e il suo istinto alla creazione di storie fantastiche fin da quando sono adolescente. Il motivo è molteplice e ramificato: io credo che la nostra creatività non sia fantasia ma un istinto a usare la fantasia per esorcizzare qualcosa di ancestrale, un senso di meraviglioso e di impossibile che percepiamo al livello ultra-inconscio, e che racconta chi siamo davvero come razza. Dall'altra parte, sapere quali sono le nostre fissazioni inconsce (Superman e SanMichele mi sembrano molto simili, volano, sono antropomorfi, sono nobili e coraggiosi e pieni di buoni sentimenti, sconfiggono i cattivi ecc) mi ha sempre convinto che potessimo purificare le narrazioni religiose (a mio dire inventate quanto i fumetti) dalle nostre preferenze, così da lasciare (non dico funzioni così, è una mia convinzione) qualcosa che possa essere "vero". Un esempio alla cazzo di cane: paradiso e inferno (religioni occidentali) puzzano molto di concetti di bene/male assai socio-politici e poco scientifici, mentre l'idea dell'anima che rinasce sulla Terra (religioni orientali) perché esiste (sennò sarei ateo) ma non ha altro posto che qui dove andare (giacché paradiso e inferno non esistono) mi suona meno "a misura di un sentire provinciale e pidocchioso", insomma "puzza meno di umano", quindi lo ritengo potenzialmente più veritiero. Procedendo in questo modo ho accumulato quasi trent'anni di punti di vista con cui mi trastullo senza la minima convinzione di aver in mano alcunché di vero, ma con la blanda speranza che le mie analisi siano quanto meno oneste. Quindi, sia perché ne amo il meglio, sia perché ne derido il peggio, l'espressione artistica umana mi tocca moltissimo. Anche i suoi istinti e desideri, e ho maturato la convinzione che l'essere umano sia (gioco di parole divertente) metà ANIMA e metà ANIMAle, ossia che i suo veri desideri siano da una parte aulici (religiose, filosofia, onore, amore, amicizia) e dall'altra assolutamente bestiali (orge, sbronze, risse, caos e distruzione) e che entrambe queste spinte siano sacre (sebbene da gestire) mentre invece non ci spiega niente, nel mezzo a queste due spinte, ciò che siamo abituati a chiamare "Uomo", ossia il compratore/consumatore/capitalista, superficiale da una parte (non tocca l'aulico) ma perbenista dall'altra (non si gode il bestiale), il quale o rifiuta la fede con un ateismo banale (non distingue tra cazzate umane -tipo dio a forma di vecchio con la barba- e potenziali Verità cosmiche) o crede a scatola chiusa a religioni (il cui contenuto è narrazione fantastica al 99% come minimo) inventate dagli uomini pescando quella che in genere gli viene inculcata o che gli sta più simpatica. Il mio nichilismo quindi non è un nichilismo semplice, io in realtà non sono veramente nichilista, io ritengo che la totale distruzione della società umana (e del 99% della razza umana, scema e sovrappopolata), l'annientamento di ogni religione e cultura, di ogni memoria e punto di vista, e il mescolarsi di genio e bestialità, l'unirsi di ogni etnia e nazione, la fine di ogni moneta e lingua, di ogni corrente politica e filosofica di ogni tempo, non sarebbe un finale "nichilista ma fico", sarebbe un INIZIO assolutamente ottimistico perché rimarrebbe solo l'Essere Umano nella sua vera forma, ossia curioso verso l'astratto e ingordo verso la carne, senza nessuna pastoia filosofica o morale tranne quella naturale del non far del male al prossimo, una creatura fanciullesca e scientifica priva di condizionamenti, che potrebbe ripartire da zero. Lucca, assieme ad ogni altra cosa mai creata dagli umani, deve bruciare così che il Vero Uomo possa emergere dalle ceneri. Per questo, in modo totalmente incidentale, io avallo il cosplay, poiché è una forma di espressione umana e valido in sé o meno (non credo di avere la risposta a questa domanda, o ad alcuna altra se è per quello) è salubre che l'uomo si esprima e conosca se stesso nel frattempo. Altrettanto incidentalmente sono a favore della cosiddetta "Lucca dei barini" poiché le serate alcoliche sono a mio dire terreno fertile per il contatto col lato bestiale dell'uomo (che come le ho spiegato è a mio dire salutare). Quando ho detto "acculturarsi e divertirsi, il resto è cenere" ho un po' glissato sulle radici del mio pensiero, che ora le ho spiegato meglio. Per quello sono a favore del cosplay, perché lo vedo come uno strumento sociologicamente interessante di espressione (sul subito) e di analisi (a posteriori) dell'umano sentire, aggiornato alla nostra epoca, è metodo di conoscenza ed espressività, le quali si mescolano nell'auto-conoscersi, il ché è aulico (e quindi buono). E finché si evitano prepotenze (i serial killer millantano di esplorare se stessi uccidendo, ma io non sono d'accordo, la natura non avrebbe mai creato metodi tanto impratici), ritengo che qualunque prezzo debba essere pagato, se indispensabile, vada pagato, inclusi i danni che i Comics fanno a Lucca. Certo se però un'alternativa esiste (spostare i Comics FUORI) allora quella è la strada da percorrere, e il dio denaro è (come sempre) il vero nemico.

Anonimo - 16/11/2022 17:34

Grazie del rispetto, è reciproco.
Mi riconosco nel suo schifare i Comics dentro le Mura (cioè tutti e solo dentro le Mura). E' una cosa che infastidisce anche parecchi appassionati e operatori del settore, ma come ho già spiegato altrove il "tutto" dentro è un dogma bottegaio che ormai nessuno potrà abbattere, forse si comincerà a rimettere qualcosina appena fuori le mura quando ci scapperà il morto (mai sentite tante ambulanze come quest'anno). Io faccio parte del "popolo dei Comics" fin da quando ero bambino, e c'era solo il Pallone al Giglio, e non mi va che vengano confusi gli appassionati del fumetto con quei pur rispettabilissimi fenomeni pop culture, cosplayer ecc., che sono venuti dopo, tra fine anni 90-inizio 2000. Con alcuni amici che vengono da fuori per i fumetti si ragionava del fatto che la manifestazione, ormai quasi invivibile, andrebbe decentrata se non logisticamente, almeno temporalmente. Cioè tutto dentro OK, ma 2 settimane (o 8-10 giorni), di cui la prima riservata al Salone dei comics con mostre, incontri ed eventualmente Games, la seconda riservata al cosplay, pop culture & cazzi vari. Vantaggi: monti meno strutture e c'è meno casino, e la resa economica dovrebbe essere più o meno la stessa. In quest'ottica avrebbe senso anche quella bischera proposta del carnevale dei cosplayer (che invece è stata fatta solo per aumentare il casino).
P.Q.R. il nichilismo sì, tutto prima o poi andrà in cenere, ma perché proprio nei miei ultimi anni buoni deve toccare proprio a me di vedere la degradazione e/o distruzione di un centro storico secolare. Qua meriterebbe sì citare Charlton Heston, ma quello del film "2022: i sopravvissuti", non so se lo ha presente.

JD - 16/11/2022 13:11

Io infatti parlavo solo dei panini con la porchetta, ai Comics ho smesso di andarci per protesta/ripicca da quando li hanno spostati dentro Lucca, cosa che a me fa schifo. Il Popolo dei Comics è una cosa che con Lucca non c'azzecca nulla, i Lucchesi sono riservati, seri e alieni all'istrionicità, mentre invece il Popolo dei Comics è allegro, giocoso, rumoroso, esagerato, debordante, non va d'accordo coi Lucchesi posati e un pochettino burberi. Per il bene di entrambi i popoli, i Comics dovrebbero stare lontani da Lucca, nelle campagne (o direttamente a Pisa). E dovrebbero tornare a costare poco come vent'anni fa, quando ero giovane io.

Tornando alla questione bohemien, io la rispetto JD, lei scrive interventi sensati e motivati, incidentalmente io sono una persona più nichilista, e sono convinto che cultura e divertimento siano le uniche cose da perorare poiché tutto il resto è cenere alla cenere e polvere alla polvere, quindi pur amando l'Arte Lucchese credo che lo scorrere del tempo la ridurrà in briciole come ha fatto con Babilonia o le metropoli dell'Antico Egitto, e che non abbia senso prendersela con ciò che la distrugge (che sia il Summer che rovina il pavimento di una piazza o il senzatetto che lascia sporcizia in giro), tanto tutto muore. Sic transit gloria mundi, o per citare Charlton Eston ne I Dieci Comandamenti, "Ora siediti, e lascia passare la Morte". Miglioriamo noi stessi con disciplina, e dall'altra parte godiamo più possibile (spendendo il meno possibile), non esiste altro, l'esistenza è un abisso vertiginoso.

Anonimo - 16/11/2022 01:12

......Con una bella sagra della porchetta sugli spalti. Un modo per fare qualcosa al posto del capannone in smontaggio. Però basta con le erbacce nei fossi!!! Quelle no!!! L'anno prossimo accendo il frullino e faccio un'azione di disobbedienza civile!

Anonimo - 16/11/2022 00:47

A parte ogni altra considerazione, il Summer e i Comics, a quanto ho potuto capire accompagnando ai Comics alcuni amici, come prezzi non sono proprio roba da "bohemiens" (i comics semmai lo erano negli anni 70-80).

JD - 15/11/2022 19:36

I Comics e il Summer Festival sono diversi , la città deve prostrarsi di fronte a queste due manifestazioni , punto e soprattutto basta.... ahahahah

Sono di città! - 15/11/2022 17:42

Io li vorrei ovunque, non solo sugli spalti di Lucca o nel giardino di Boboli. Farebbe un gran bene a questo mondo supponente di merda una bella ondata (uno tsunami, anzi) di atmosfera bohemien

Anonimo - 15/11/2022 13:52

Il foro di San Michele .
Cavolo gliene frega ai brontosauri di Palazzo Santini

Ahha - 15/11/2022 09:59

I Comics sono diversi e a loro è consentito quello che non sarebbe consentito ad altri. Ha notato i porchettari sugli spalti vicino a Porta San Donato???? Gli spalti sono un bene culturale, una cosa tipo il giardino di Boboli. Si immagina i banchetti dei panini e porchetta nel giardino di Boboli?!?! Panino, porchetta e fossi pieni di erbacce. Li voglio anche al giardino di Boboli!!!!!!

Anonimo - 15/11/2022 01:07

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