“Preoccupanti le notizie sui rilievi Anac per Ascit. Altra tegola dopo l’incompatibilità di Ciacci, necessaria trasparenza”
“Per
la seconda volta in poco tempo - esordisce Petrini - un ente nazionale
come l’Anac, che si occupa di prevenire il fenomeno della corruzione
nella pubblica amministrazione e di garantire la trasparenza, interviene
su Capannori e in particolare sulla gestione dell’Ascit. Un nuovo
capitolo che preoccupa sia per gli aspetti amministrativi che per quelli
che potrebbero interessare la magistratura ordinaria, perché riguardano
operazioni che hanno visto l’Ascit interagire in modo quantomeno
disinvolto con l’azienda Cermec di Carrara, di cui Alessio Ciacci era
oppure è ancora amministratore delegato o, volendo usare il termine
anglofono di moda, ceo.
Abbiamo evitato di
speculare sulla vicenda di Ciacci presidente Ascit, nonostante il
silenzio assordante dell'amministrazione che ci ha lasciato a dir poco
basiti.
Oggi però - continua il capigruppo di
Fratelli d'Italia in consiglio comunale - la questione assume una nuova e
più dirompente gravità e l’amministrazione comunale e lo stesso sindaco
Menesini non possono esimersi da assumersi la responsabilità di un
rapporto pluriennale che oggi è indicato in maniera così negativa da un
ente come Anac.
Il tema degli affidamenti diretti è
sempre delicato ma, certamente, il doppio ruolo di Ciacci e le nove
occasioni in cui questi lavori sono stati commissionati all’azienda dove
Ciacci era ceo sono perlomeno discutibili anche politicamente, ma oggi
diventano problematici dopo la nuova segnalazione pervenuta da ANAC.
Interviene
Triggiani esponente di Fratelli di Italia Capannori " nell'articolo
uscito nei giorni scorsi si legge che Ascit avrebbe affidato, per
diverse centinaia di migliaia di euro, diversi appalti sempre alla
stessa ditta scelta direttamente e discrezionalmente da Ascit stessa
violando, di fatto, le normative in vigore. Se così, veramente, fosse si
sarebbe violato quel principio inviolabile che vige nella pubblica
amministrazione ovvero il principio della rotazione nell'affidamento
degli appalti e da qui scatterebbero delle domande spontanee: perché
sempre alla stessa ditta? A che pro? Per quale ragione?... ovviamente
non sta a noi rispondere ma agli organi competenti
Una
vicenda così grave - concludono i due - non deve rimanere sospesa sulla
testa dei cittadini e quindi chiediamo che venga discussa nelle sedi
opportune con la massima velocità e approfondimento dei temi.
Capannori,
che da anni racconta la storia della capitale dei rifiuti e del loro
smaltimento virtuoso, è chiamata a una azione di trasparenza viste le
accuse molto preoccupanti che vengono mosse proprio a questo sistema”.