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  • 10/03/2023 13:35

Lucca censura libro

Gentile direttore,

nel maggio di 90 anni or sono, a Berlino, nella Bebelplatz, un’organizzazione studentesca nazista, celebrava il recente insediamento al potere delle croci uncinate di Hitler col più grande rogo di libri dell’età contemporanea. Oggi, assai più modestamente - si parva licet - a Lucca, l’attuale Amministrazione comunale fa del suo peggio per impedire ai libri di circolare e al popolo dei lettori di confrontarsi sugli argomenti contenuti in quelle pagine. È accaduto alla benemerita Associazione Millimetrica che, dopo aver ottenuto l’autorizzazione a presentare nei locali della Biblioteca civica Agorà il mio ultimo libro, Rossa e plebea. Pisa, mezzo secolo fa, Carmignani ed, 2022, si è vista del tutto pretestuosamente e con suo grave danno d’immagine, rifiutata la stessa autorizzazione.

Me ne dispiaccio per gli amici di Millimetrica più usi alla poesia e alla musica ragionata che a subire vessazioni burocratiche e politiche; ne sono personalmente amareggiato perché in Rossa e plebea non c’è niente di meno che corretto o che possa solo lontanamente essere accusato d’intolleranza verso persone o vicende, tra l’altro risalenti, come suona il titolo, a mezzo secolo fa; mi rammarico, poi, del fatto che il motu proprio dei responsabili dell’Agorà finisca per macchiare il volto, fino a poco tempo fa, colto e civile della città.

Arroganti, gli attuali amministratori lucchesi? Prepotenti? Forse l’uno e l’altro. E preoccupati. Della libera circolazione delle idee, delle memorie, delle esperienze. Prendersela con i libri, proprio da parte di chi il libro dovrebbe difenderlo, promuoverlo, valorizzarlo non è proprio un bel segnale. Testimonia del degrado del costume civile di una comunità, anche se, mai come in questo caso, sono convinto che il pesce puzzi dalla testa.


Luciano Luciani

Lucca, 10 marzo 2023


I commenti

Comunicato delirante

anonimo - 10/03/2023 17:07

"il motu proprio dei responsabili dell'Agorà" significa che i responsbili dell'Agorà hanno negato la presentazione "di propria iniziativa"? Per pura piaggeria verso qualcuno o qualcosa?
Chi sono attualmente i responsabili dell'Agorà? (mi interessa perché io ci lavoravo, ma tantissimi anni fa).
Comunque, come biblioteca comunale, non è mai stata davvero granché.
Che gusto ci sarà a negare la presentazione di un libro solo perché in copertina c'è uno striscione del movimento studentesco e perché s'intitola "Rossa e plebea" (due aggettivi non troppo 'lucchesi', ammettiamolo), mi sembra una piccineria da parte di gente che per anni si è impegnata, in nome della libertà di pensiero, a difendere e sdoganare qualunque testo (purché attinente alla visione di "una certa" destra). Se ora che sono arrivati a mettere il culo in poltrona (e fanno le loro conferenze alla Casa del Boia chi molla), si dilettano con queste ripicchine, siamo messi male. O se c'è altro dietro, se c'è un'altra campana, mi piacerebbe sentirla

JD - 10/03/2023 17:06

"caproni ignoranti" non è assolutamente un'offesa, ma una definizione neutra, oggettiva. Che ci vuoi fare? Sono fatti così. Di cosa avranno paura poi? Forse è l'aggettivo "rosso". Ma si sa, dai: questi sanno a malapena leggere. Contestualizzare le parole è tutto un altro discorso. Ma poi dico: ché, non lo sapevamo che la misurazione del QI di un Barsanti, dico uno a caso, presenta delle oggettive difficoltà per insufficienza della scala (verso il basso)?

anonimo - 10/03/2023 15:17

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