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  • 17/05/2023 17:56

Posti precari e di basso profilo, mancanza di profili professionali qualificati,

Posti precari e di basso profilo, mancanza di profili professionali qualificati, la Cgil Lucca chiede interventi su formazione e mercato del lavoro. 
 

 

Nei prossimi mesi è previsto un buon numero di assunzioni nella provincia di Lucca, ma si tratta in larga parte di posti precari con scarsa qualifica professionale. È quanto emerge dall’analisi dei dati della rilevazione mensile Excelsior-Unioncamere sui programmi occupazionali delle imprese, che si riferiscono al trimestre maggio-luglio. 

L’analisi effettuata dal gruppo di studio e ricerca della Cgil Lucca, coordinato da Enrico Cecchetti, evidenzia inoltre, accanto ad una elevata domanda di profili professionali non specializzati, anche una previsione di difficoltà a trovare professionisti più qualificati, necessari in diversi settori. 

Il 16% delle imprese della provincia prevedono infatti di effettuare delle assunzioni in questo trimestre, per un totale di 13.040 nuovi posti di lavoro, di cui il 28% riguarderanno giovani con meno di 30 anni. Pur registrando un leggero calo rispetto allo scorso anno, si tratta però di numeri molto più elevati rispetto al 2019. 

C’è però da dire che ben l’80% di queste assunzioni verrà portato a termine tramite contratti a tempo determinato e/o in somministrazione. Risulta inoltre molto alta anche la percentuale delle posizioni lavorative per cui non è richiesto alcun titolo di studio, pari a quasi la metà del totale (46%). 

Il settore dei servizi, seppur in calo rispetto al 2022, continua a raccogliere la maggioranza delle entrate previste (ben il 76%), mentre si può notare una riprese nel comparto dell’industria.  

L’elevato livello di domanda di lavoratori con profili generici e senza requisiti per il titolo di studio si accompagna, come già detto, ad una forte crescita del numero di imprese in difficoltà nella ricerca dei profili professionali qualificati desiderati. La percentuale arriva addirittura al 42%, con un netto aumento rispetto agli anni precedenti. 

“Sono dati che impongono una attenta riflessione sulle prospettive del sistema produttivo locale”, ha dichiarato il segretario generale della Cgil di Lucca, Fabrizio Simonetti. “Dall’indagine emergono insieme un’elevata offerta di lavori precari con bassi livelli professionali e una forte carenza di profili più qualificati, richiesti da una parte significativa del tessuto produttivo provinciale”. 

“Davvero questa realtà - sottolinea Simonetti – richiede di affrontare in termini nuovi e più adeguati i temi del mercato del lavoro e della formazione in provincia di Lucca. È urgente aprire un confronto organico che coinvolga le forze economiche, sociali, sindacali, le istituzioni locali e la regione Toscana”.  

I commenti

A parte il fatto che, se le imprese hanno bisogno di personale non qualificato, quello lecitamente offrono. Comunque se ci sono giovani che hanno un diploma, ma hanno anche bisogno di lavorare, possono senza problemi accettare un contratto a termine e contemporaneamente vedere se possono poi trovare di meglio. Dov'è il problema?

anonimo - 18/05/2023 01:21

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