• 8 commenti
  • 23/06/2023 19:34

Quanta cialtroneria!!

Cialtroneria a go-go in questi insensati commenti, soprattutto di quei cialtroni che attribuiscono al Marchini la passerella coperta di San Concordio!! Chiamerei il "giornale" la voce degli stolti. Oh mamma.

I commenti

allora se gli altri sono cialtroni vogliamo cominciare a parlare delle cose che ha fatto tipo gli auutovelox o il sottopasso di Via Engrillini o la rotonda di Porta Elisa modificata, in parte, quando già era finita e poi anche di....
mi sembra di parlare da solo, lasciamo perdere che è meglio. 

Luigi Frxxxxxxi

anonimo - 24/06/2023 20:10
O

Spero che venga bene l’orto ex Ass Marchini

Ennio - 24/06/2023 13:23

Dillo alla mamma
Dillo all avvocato

Meme - 24/06/2023 11:28

Il progetto definito della Galleria Coperta, quello mandato a Roma per il finanziamento, è stato approvato dalla Giunta Tambellini con delibera 164 del 18 giugno 2018. Della Giunta facevano parte: tambellini, lemucchi, vietina, bove, del chiaro, mammini, marchini, mercanti, ragghianti e raspini. Marchini, che faceva parte della giunta che ha approvato la galleria coperta, quel giorno era assente, ma non ha preso le distanze dall'operato della giunta, come ha fatto successivamente ad esempio con la manifattura. E' vero che se ne è occupato poco o nulla, i veri artefici della galleria sono stati l'assessore delegato, i dirigenti, i progettisti ed in particolare l'Erp che ha gestito in autonomia e con poco controllo (la commissione che avrebbe dovuto controllare l'operato dell'erp si è riunita, in 6 anni, solo 8 volte) gli appalti della progettazione e della esecuzione dei lavori. La contestatissima opera, per la costruzione della quale sono stati consumati 6000 mq di suolo e abbattuti 42 alberi sani di alto fusto, tra cui, con l'intervento delle forze dell'ordine, i maestosi cedri del libano di piazza Moro, e contro la cui costruzione sono state presentate due petizioni con migliaia di firme, cui non è mai stato risposto, è tutt'oggi in forte dubbio di legittimità urbanistica. Su questo è stato chiesto al nuovo sindaco di fare chiarezza, che è indispensabile anche per poter istruire le osservazioni al piano operativo. Una storia lunga, che per l'impatto della costruzione e per il modo, per le contestazioni e per le vicende giudiziarie a latere, ha immortalato i suoi protagonisti, e che certo, per quanto concerne la conformità urbanistica, non è ancora finita. Uno del comitato s.concordio.

Anonimo - 24/06/2023 08:37

Con quello che succede ultimamente e viene bellamente ignorato mi sembrerebbe il nome più appropriato

Anonimo - 24/06/2023 00:59

si me lo ricordo quando ero in consiglio comunale nel 2007 , i suoi interventi erano interminabili spesso retorici e prolissi , ma devo dire che almeno si impegnava .
Poi Fagiolino da Santallessio quando vinse le elezioni lo chiamò in giunta , ricordo poco per la verità di quello che ha fatto in quel periodo , ma non penso che sia lui l'ispiratore della tettoia di San Concordio .

aspide - 23/06/2023 22:55

11 giugno 2021

No alla passerella coperta a San Concordio. A dirlo è Francesco Colucci dei Riformisti per Italia Viva. “Il quartiere di San Concordio – sostiene – sta vivendo mesi difficili per un feroce inquinamento da un enorme traffico di passaggio, ignorato dalla giunta Tambellini, sia per una serie di interventi, in via di realizzazione da parte del Comune, che stanno incontrando contestazioni da parti importanti della popolazione e dai comitati del quartiere. I Riformisti uniscono alle critiche, sempre delle proposte alternative, perché si deve, non solo opporsi, ma anche costruire nell’interesse della città”.

“Per questo – si spiega – avanziamo una proposta di mediazione su uno dei lavori previsti per San Concordio e molto contestati dai Comitati di quartiere. Proponiamo di modificare il progetto della Passerella coperta, quel collegamento ciclo-pedonale coperto previsto ex novo, dall’Esselunga ai plessi scolastici. La proposta dei Riformisti è di realizzare il percorso pedo-ciclistico come previsto, evitando però di coprirlo, che sarebbe una cattedrale nel deserto. Spostare ed adeguare il progetto di copertura e i fondi risparmiati, sulla pista ciclabile del viale di San Concordio, che è completamente da rifare, dopo i crolli. Qui una pista ciclabile coperta, con una struttura leggera e trasparente, sarebbe veramente utile, essendo molto utilizzata, anche nella stagione invernale, per il collegamento della parte centrale del quartiere, con il centro storico”.

zizza - 23/06/2023 20:12

26 settembre 2022




Galleria coperta a San Concordio, è tutto pronto: "Servirà a decongestionare la viabilità del quartiere"
Galleria coperta a San Concordio, è tutto pronto: "Servirà a decongestionare la viabilità del quartiere"
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La rivoluzione del quartiere san Concordio è iniziata e le prime opere pubbliche progettate dalla scorsa amministrazione, iniziano ad essere completate. Dopo il braccio di ferro tra il Comune di Lucca e i comitati di quartiere,sulla tipologia degli interventi che rientrano nei progetti dei “quartieri social”, si iniziano a scorgere i primi risultati. Per la conclusione dei lavori della galleria coperta che collegherà piazzale Aldo Moro con via Savonarola, affiancando il campo del Luccasette, mancano veramente pochi giorni, praticamente solo l’installazione della cartellonistica stradale, ma il passaggio è già largamente utilizzato dalla cittadinanza.

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Oggi (26 settembre), la galleria coperta è stata al centro della riunione della Commissione lavori pubblici del Comune di Lucca, con un sopralluogo al quale hanno partecipato anche la dirigente dell’ufficio edilizia pubblica, Antonella Giannini, il presidente di Erp, società che ha eseguito l’affidamento dei lavori, Andrea Bertoncini, assieme all’ingegnere di Erp, Lorenza Gardone. Presente anche l’assessore ai lavori pubblici, Nicola Buchignani.

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Ad illustrare l’opera nei suoi dettagli, è stata l’ingegnere Lorenza Gardone, che ha seguito la ditta appaltatrice dei lavori, spiegando i motivi che hanno portato alla sua realizzazione e i dettagli tecnici.

“Il lavoro della galleria coperta che collega piazza Aldo Moro a via Savonarola, è praticamente ultimato – spiega il tecnico di Erp -. Manca solo l’ultima parte da concludere con l’installazione della cartellonistica e lo sbocco su via Savonarola. Il progetto di per sé ha subito numerose modifiche per poter salvare la così detta ‘montagnola’. Nonostante tutto siamo arrivati alla conclusione e siamo soddisfatti del risultato. Questa opera permetterà ai genitori di aspettare i figli che frequentano il complesso scolastico di San Concordio, al coperto in caso di pioggia e sostando con la macchina in via Savonarola, senza bisogno di congestionare il traffico all’interno del quartiere. Oltre alla realizzazione del corridoio, nel parco sono stati inseriti dei giochi in legno, la fontana storica che era prima in via Nottolini, sono state abbattute tutte le barriere architettoniche presenti anche nei parcheggi adiacenti, sono stati riqualificati i percorsi degli autobus e anche dal punto di vista del verde urbano abbiamo dati positivi: è vero che abbiamo abbattuto degli alberi, ma ne abbiamo piantati 20 in più”.

L’opera sembra trovare il sostegno sia dei consiglieri di opposizione sia di quelli di maggioranza, nonostante il progetto, nato con la scorsa amministrazione, sia stato al centro di molte diatribe tra le forze politiche, tra cui, un esposto alla procura di Lucca presentato dai comitati di quartiere. Sono stati proprio loro, secondo il consigliere Francesco Raspini (Pd), a costringere la vecchia amministrazione a far cambiare il progetto per salvaguardare l’aspetto didattico-ambientale che rappresentava per i cittadini del quartiere, “la montagnola”. Ad oggi, con l’opera ultimata, c’è anche chi avrebbe preferito togliere completamente la Montagnola.

“Questa opera può essere utile per diminuire il traffico all’interno del quartiere di san Concordio e per far sì che non si congestioni durante gli orari dell’uscita delle scuole – precisa l’assessore ai lavori pubblici, Nicola Buchignani – Anche via delle Fornacette, se la questione viabilità avesse avuto un più ampio respiro, il cambio di senso di marcia avrebbe sicuramente retto meglio. Su via delle Fornacette, l’intenzione dell’amministrazione era ottima, anche per creare una pista ciclabile. Ad oggi però è impossibile perché è proprio una via di sfogo in certe fasce orarie, per raggiungere viale Europa”.

“Mi fa piacere che anche da parte dell’assessore ai lavori pubblici, ci sia una valutazione serena nel merito per opere che ritengo siano importanti dal punto di vista progettuale per la città – dichiara Francesco Raspini -. Una volta ultimato il corridoio servirà come area di carico e scarico, il senso dell’opera non è solo estetico, ha le sue funzionalità, serve per far ripartire chi viene a prendere i figli a scuola, senza passare dall’interno del quartiere, impegnando viale San Concordio. I lavori sono quasi ultimati, ma sarebbero stati ultimati molto prima, se qualcuno non avesse deciso di adire alle vie giudiziarie per protesta nei confronti di questa opera. Oggi, sento addirittura chi dice che sarebbe stato meglio togliere la ‘montagnola’, ma la destra su questo ha fatto campagna elettorale. Si è parlato di un ambiente protetto da salvaguardare, un ambiente didattico utilizzato dalle scuole, è stato ripresentato il progetto, modificato e adesso sembrano essere tutti d’accordo che era meglio spianare la montagnola”.

Dopo lo sfogo di Raspini, la Commissione lavori pubblici procede con la propria ispezione e i consiglieri Daniele Bianucci (Sinistra Con) e Alessandro Di Vito (Siamo Lucca) intervengono per presentare alcune istanze della cittadinanza ai tecnici. Tra i problemi più importanti presentati lo sgocciolamento, perdite d’acqua in alcuni punti del soffitto e i consumi del sistema di illuminazione.

“Abbiamo avuto un problema tecnico di sigillatura e i lavori hanno tardato, purtroppo ha iniziato a piovere prima che venissero approvati – spiega la dirigente Antonella Giannini – Adesso però la ditta ha sigillato le lamiere e il problema non si ripresenterà più. Riguardo al sistema di illuminazione, tutte le luci sono a led, non si auto alimentano, ma hanno un consumo molto basso. Da quando è stata progettata l’opera, la questione energetica è diventata centrale e per questo abbiamo installato un temporizzatore per abbassare le luci ad una certa ora e consumare meno. Per la prima settimana abbiamo deciso di tenerle accese tutta la notte, ma è solo per l’inaugurazione dell’opera. Per la crisi energetica il Comune ha già deciso delle misure: abbasseremo l’orario di accensione della pubblica illuminazione e delle mura”.

Alla fine del sopralluogo, la commissione, raggiunge l’area ancora da ultimare, quella che dovrebbe essere l’accesso a via Savonarola. A rilasciare le ultime dichiarazioni è il presidente di commissione, Marco Santi Guerrieri (Lucca 2032): “Premetto di essere sempre stato favorevole alla realizzazione di questa opera nel contesto dei quartieri social – dice il rappresentante della maggioranza – Il Comune di Lucca ne ha necessità, San Concordio è un quartiere densamente popolato, fortemente vittima del traffico e questa opera lega tutta la circolazione stradale a quella che è la necessità di dover portare i bimbi a scuola. L’opera è stata fortemente contestata nel corso della precedente amministrazione, è vero. Però per come i lavori sono stati finiti e determinati, credo che ci sia poco da aggiungere, tranne poter lavorare ad alcune migliorie. Successivamente – conclude il presidente Marco Santi Guerrieri – dopo che la commissione ha visionato anche le altre opere in corso di realizzazione a San Concordio, potrebbe essere l’occasione per sentire anche i comitati che si erano opposti. Si potrebbe coinvolgere anche la commissione, comunque adesso che le contestazioni non servono più, è possibile che anche loro abbiano idee da esprimere”.

La prossima riunione della commissione lavori pubblici, riguarderà l’asse suburbano.

zizza - 23/06/2023 20:11

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