C'è chi pensa che amministrare Lucca sia come giocare al Monopoly
Cari cittadini, ci risiamo. Le ultime giornate di caldo ci regalano l’ennesima polemica estiva, il cui livello di strumentalizzazione sale fisiologicamente più della temperatura. Facciamo un breve riassunto: giovedì scorso l’ex candidato sindaco (ed ex assessore) esce con un comunicato per dare la fresca notizia che due mesi fa la società Lucca Holding Spa ha conferito un incarico. Nell’intervento del consigliere di minoranza viene riportato l’importo del compenso (che - va ricordato - è il totale lordo di tre anni di lavoro), si dice che non si capisce il senso del conferimento di tale incarico ed altre spericolate evoluzioni dialettiche.
A margine di tale esternazione leggo poi alcuni commenti, tra cui “spicca” quello di un ex consigliere della scorsa amministrazione, che definisce l’operazione “Uno schifo, soldi dei cittadini spesi ‘in amicizia’” (per molto meno in passato lo stesso ex consigliere ricorse alle vie legali).
Seguono i soliti commenti di altri noti “ex qualcosa” sul mantra dello stato disastrato in cui avrebbero trovato le casse del Comune nel 2012 e sulla favola di come (sempre loro) le abbiano risanate.
Diceva qualcuno che “una volta toccato il fondo si può sempre scavare”, ma non immaginavo che ci si potesse spingere così in basso nella dragatura del livello di polemica.
Perché - vedete - per noi le società partecipate sono un patrimonio di tutta la città da tutelare, preservare e valorizzare.
Oggettivamente non è stato così per l’amministrazione precedente, per la quale probabilmente le società partecipate erano più un peso che un valore, qualcosa non da conservare ma da vendere: ed in parte è successo, dato che sono state vendute due partecipazioni importantissime con effetti collaterali che ancora sono tangibili.
Non stupisce quindi l’assenza di lungimiranza manageriale a riguardo, ossia capire che servono competenze di alto profilo per coadiuvare le competenze sicuramente importanti che sono presenti nella galassia della Lucca Holding, soprattutto in un momento che vede due partite fondamentali in corso e che riguardano il futuro di Geal e Gesam Reti.
Possiamo affermare che quando siamo arrivati abbiamo trovato società sane? Sì, i numeri erano in attivo, ma non è l’unico indicatore per valutare la salute di un’azienda o in questo caso di un gruppo.
Possiamo dire che dopo la nostra vittoria abbiamo trovato le società della Holding valorizzate e tutelate? No.
I conti delle società rimaste alla città erano in generale in ordine, ma a che prezzo?
Negli ultimi dieci anni sono stati venduti due gioielli di proprietà della collettività: la partecipazione in Salt e in Gesam Luce&Gas (oltre alla vendita di altre partecipazioni).
Coloro che insistono sulla leggenda metropolitana dei bilanci che erano devastati e che sono stati risanati sono gli stessi che omettono dalla storia narrata ai cittadini il triste ricordo della vendita di partecipazioni pubbliche per decine di milioni di euro, senza tra l’altro lasciare ai posteri opere tangibili sulla città.
Questo sì era un valore oggettivo, che oggi non appartiene più alla nostra comunità.
lo rammento il gioco del Monopoli: quando siamo alle strette e si deve fare cassa si inizia a vendere tutto. E così però si inizia anche a perdere.
Ecco, noi non vogliamo giocare a Monopoli con la città.
Per noi le partecipate che il Comune ancora possiede sono un tesoro e - come tutte le cose preziose - va lasciato intatto, tutelato, valorizzato e tramandato alle prossime amministrazioni e generazioni.
Per arrivare a questo risultato è logico avvalersi delle migliori competenze sulla piazza, quindi non solo nella nostra città, ma a livello nazionale.
Il nome di Francesco Paolo Tronca dovrebbe da solo sgomberare il campo da qualsiasi polemica, dall’alto di un’eccellenza certificata da un curriculum che - forse - qualcuno non ha ben presente.
Lo riassumiamo.
Avvocato, il dottor Tronca è stato prefetto a Lucca, prefetto a Milano ai tempi dell’Expo, commissario straordinario di Roma nel “dopo Marino”, capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile del Ministero dell'Interno.
E la lista dei molti incarichi prestigiosi potrebbe continuare.
Basti pensare che, meno di un mese fa, è stato nominato commissario straordinario del Pio Albergo Trivulzio.
Una nomina bipartisan, voluta dal governatore della Lombardia Attilio Fontana (Lega) e dal sindaco di Milano Beppe Sala (Pd): entrambi hanno dichiarato che “c’è stata convergenza assoluta sulla scelta della persona, l'ex prefetto Tronca”, definendolo “Una figura di assoluta garanzia”.
Due persone, due politici di diversa estrazione ed appartenenza che di fronte ad un profilo così elevato hanno scelto il bene comune, evitando polemiche imbarazzanti.
Torniamo a noi. Torniamo a Lucca.
Non mi aspettavo certo i complimenti per essere riusciti a coinvolgere una simile professionalità o i ringraziamenti per il grande contributo che Tronca sicuramente darà per il futuro delle nostre preziose partecipate.
Non me l’aspettavo perché purtroppo siamo incapaci di praticare la buona politica, ossia essere in grado di ammettere quando le cose fatte sono oggettivamente positive, anche se gli atti sono portati avanti da altri partiti (come è successo a Milano).
Si chiama “fair play” e lo insegnano anche a tennis.
Non mi aspettavo attestati di stima, ma francamente non avrei mai immaginato di leggere simili dichiarazioni, specialmente da ex amministratori pubblici.
Concludo quindi ringraziando ancora pubblicamente - a nome della Città di Lucca - il dottor Francesco Paolo Tronca per aver accettato di mettersi al lavoro per la nostra comunità.
E aggiungo: molto presto si terrà la commissione consiliare Controllo e garanzia, presieduta dall’ex candidato sindaco di cui sopra.
Accogliamo serenamente l’invito a parteciparvi.
In quella sede potremo congiuntamente valutare anche gli incarichi conferiti negli ultimi anni dalla scorsa amministrazione, per raggiungere insieme una valutazione più completa e significativa dei costi e dei benefici.
E magari - chi lo sa? - qualcuno si ricorderà che “Un bel tacer non fu mai scritto”.
(dalla pagina facebook di)
Mario Pardini - Sindaco di Lucca