• 7 commenti
  • 31/12/2023 00:14

CAPITALE DELLA CULTURA?

LUCCA CAPITALE DELLA CULTURA Ma quale cultura? Ma quale capitale? E’ un titolo che Lucca non si merita. E perché? Perché Lucca è nella stessa situazione di quel bel bambino, amorevole, premuroso e sempre pronto a preparare i festeggiamenti per qualsiasi anniversario del nonno Giacomo e che poi lo ammazza a sprangate. E oltretutto vuole la ricompensa. Una gara ormai monotona tra Enti, Associazioni e Concerti vari per spartirsi fama e gloria del miglior evento. Anni di incuria, menefreghismo e mancanza di rispetto per quello che è stato il simbolo e l’emblema della cultura a Lucca: il Caffè. Chiuso dal luglio 2012 non si sa per colpa di chi ma certamente di Lucca si. Chiuso e preso a sprangate, senza una condanna ; il Caffè, Giacomo e con lui tutti gli artisti, poeti e filosofi che lo hanno reso famoso come punto d’incontro della cultura ai massimi livelli. Oggi sono in molti a essere stupiti e indignati per la bocciatura della candidatura a Lucca capitale. Ma cosa diciamo alle migliaia di turisti che in questi undici anni sono venuti da ogni capo del mondo per vedere e “annusare” il profumo di questa culla di cultura? Niente. Speriamo che almeno il buon senso e un doveroso senso di vergogna lasci perdere questa grottesca e affannosa corsa a scippare un titolo immeritato. Perché la cultura è un’altra cosa. Non ci nascondiamo e giustifichiamo dietro uno stand di Comics Lasciamo perdere

I commenti

La cultura di Lucca sono i Comics , possiamo ringraziare per questo la banda Vietina.

Anonimo - 03/01/2024 06:58

Condivido è meglio mangiare solo necci, ma avere una buona cultura , frequentare i luoghi dove sia più diffusa , la nostra città e povera di questi ritrovi , basterebbe rendere alcuni luoghi punti di incontro per rendere tutti più acculturati.

Ano o - 02/01/2024 09:23

Mah..... Direi che se non abbiamo da mettere insieme il pranzo con la cena, forse sarebbe il caso di risparmiare sui vigili urbani (bloccando le assunzioni di questi inutili soggetti per i prossimi 15 anni), oppure chiudere enti che sono solo doppioni delle province (Unioni dei Comuni e Consorzi di bonifica), ma non tagliare sulla cultura. Per cultura ovviamente non intendo manifestazioni varie, ma istituti culturali funzionanti. Ai tempi del Ducato di Lucca, quando la gente mangiava quasi solo necci, a Lucca avevamo università, accademia di belle arti, conservatorio di musica, teatro lirico di altissimo livello, biblioteca statale, archivio di stato, ecc. Insomma la cultura è l'ultima cosa su cui si dovrebbe risparmiare

Anonimo - 02/01/2024 02:48

Grazie di questi acuti e originali commenti mai sentiti o letti prima. Delle vere chicche frutto di profonde riflessioni solo che è preferibile leggere dei commenti almeno pertinenti al tema proposto e non "dove vai? son cipolle"
Potevate anche scrivere che non ci sono più le mezze stagioni e che i treni una volta arrivavano in orario.

Anonimo - 01/01/2024 20:42

Ma chi è il possessore del fondo di questo bar? Deve essere un benestante se non ha bisogno di questo guadagno. A me personalmente non importa granché se lo tiene chiuso e chi se ne frega. Sarà che chiede delle cifre astronomiche per l'affitto? Non sarà il proprietario vicino ad un politico della Lucca bene? Un uccellino va dicendo che è proprio così!

Ano imo - 01/01/2024 20:10

C'è poco da pensare alla cultura oggi bisogna pensare a mettere insieme il pranzo con la cena, i signori di Lucca storgeranno la bocca, ma la realtà è questa ci stiamo impoverendo sempre più e portare la cultura in tavola non sfama nessuno. Tasse su tasse per poi pagarle e non avere i servizi adeguati, in primo luogo la sanità, importa assai della cultura quando vai al Pronto Soccorso e mancano i medici e infermieri e rimani su di una lettiga anche per tre giorni consecutivi.

Anonimo che ha fame - 01/01/2024 18:50

Non esistono più i caffè letterari e culturali. Non esistono più in quanto la vita di oggi non permette certo ad un "intellettuale" di andare due ore ogni pomeriggio al caffè come faceva il Pea! Quelle due ore si passano davanti al computer. Quindi quello lì è un ricordo di caffè letterario, un posto dove c'è una lapide che ricorda un'epoca, ma dove la cultura non abita più da ben prima del 2012. Certo l'arredamento è carino, anche se, a dire il vero, non è quello dei tempi di Puccini e Pascoli. Infine il caffè appartiene a privati, i quali, evidentemente, hanno i soldi per pagarci l'IMU e tenerlo in quel modo. Quindi, concludendo, la colpa non è certo di Lucca, ma solo dei proprietari. Lucca ha ben altre colpe che non l'occuparsi di un locale di proprietà privata. La colpa principale è non avere un sistema museale civico all'altezza. La colpa secondaria e del fatto che i politici locali se ne sbattono altamente di occuparsi di come sono messi l'Archivio di Stato e la Biblioteca Statale. Un sindaco e dei parlamentari attivi farebbero casino ogni settimana chiedendo che questi istituti siano posti in grado di funzionare destinandovi il personale necessario.

Anonimo - 31/12/2023 21:56

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