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  • 14/10/2024 15:24

Assessore Barsanti : chiarimento Campo di Carignano (parte 2)

Assessore Barsanti : chiarimento Campo di Carignano
Cap. 2 – Un po’ di storia dell’impianto e delle concessioni.
Il campo di Carignano diventa comunale nell’anno 2000 (amministrazione Fazzi), precisamente il 28 febbraio, quando viene registrato il contratto di acquisto con il quale l’amministrazione di allora decide di acquistarlo da un privato, dopo l’approvazione di una delibera di consiglio comunale approvata nel maggio 1998 (amministrazione Lazzarini) su richiesta dell’allora opposizione perché, il concessionario dell’epoca (AS Pontedelgiglio S.Alessio) non avrebbe potuto continuare la propria attività a causa dell’affitto.
Costo dell’operazione: 275 milioni di lire.
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La successiva storia dell’impianto ha visto alternare la gestione da parte di varie asd, con concessioni annuali. 2000-2004 asd Pontedelgiglio, 2004-2013 asd Fortis Lucchese, 2013-2015 asd Lucchese Junior. Nel 2015 inizia la gestione da parte dell’USD S. Alessio, l’asd che tuttora ha in concessione l’impianto. Una concessione che dal 2020 non è più annuale, bensì decennale, da quando la precedente amministrazione ha deciso, secondo un intento corretto, di mettere a gara gli impianti di calcio comunali con concessioni appunto decennali.
Così, nel 2020, il S. Alessio vince la gara e, precisamente nel mese di agosto (prot. 5/8/20), il S.Alessio firma la concessione fino al 2030.
C’è un solo problema: la previsione dei bandi di gara finalizzati alle concessioni decennali non è stata seguita dalla volontà politica di sistemare gli impianti da parte della vecchia amministrazione Tambellini.
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Un problema ben chiaro ai dirigenti di allora, che non ha tuttavia trovato interesse o rispondenza politica da parte dell’amministrazione di centrosinistra che, a differenza di quanto fatto in questi due anni di nostro mandato, non ha stanziato risorse e non ha creato un gruppo di lavoro specifico che potesse fare questo lavoro, nonostante sapessero in quali condizioni venivano messi a bando i campi.
La quasi totalità degli interventi da fare in termini di miglioramenti e riqualificazione è stata lasciata sulle spalle delle associazioni sportive. Questi interventi sono stati proposti in sede di gara dalle varie asd e hanno concorso alla vittoria o meno dei rispettivi bandi, impegnandosi di fronte al Comune in base a un cronoprogramma e dovendo chiedere, di volta in volta, l’autorizzazione a eseguire i lavori in base all’art. 9 della concessione.
Nelle foto trovate un po’ di documentazione di quanto riportato.
Nel prossimo post vi illustrerò, quindi, la situazione del campo di Carignano da questo punto di vista.

I commenti

Cap. 3 - Sopralluoghi e verifiche: la situazione dell’impianto. In base a quanto detto nel precedente post e ai sopralluoghi e alle verifiche fatte dal gruppo di lavoro specifico nel settembre 2023 (quel lavoro che la vecchia giunta non ha avuto l’interesse di fare) la situazione del campo di Carignano era quella di un impianto tenuto indubbiamente molto bene, ma sul quale erano stati fatti. Interventi fatti negli anni dalle varie gestioni, che questa amministrazione ha trovato al momento del suo insediamento (a differenza di quanto accaduto a S. Cassiano, dove gli interventi abusivi sono stati fatti sotto la nostra giurisdizione e sappiamo com’è andata). L’ultimo in ordine cronologico, per esempio, ovvero il bel campo in sintetico - quello citato dal nostro giornalista che sui campi sportivi dimostra ancora una volta di non conoscere le cose - è stato autorizzato nei primi mesi del 2022 dal punto di vista edilizio e paesaggistico, ma non in base all’art. 9 della concessione. Ma il punto non è tanto questo. Ricordate ciò che era scritto nella delibera di acquisto e nell’art. 73 del vecchio regolamento urbanistico (vedi Cap. 2), ovvero i richiami alla necessaria rimozione degli spogliatoi e all’inedificabilità assoluta della zona? Ebbene, in base a questo,. Cosa si è fatto, invece, durante la precedente amministrazione Tambellini, quando in Consiglio siedeva anche il nuovo alleato del nostro giornalista che vorrebbe insegnarmi come fare nello sport? che, in base alla legge regionale 41 del 2018 (quindi due anni prima del bando) è stato addirittura inasprito. In pratica la vecchia amministrazione comunale non avrebbe dovuto mettere a bando l’impianto di Carignano perché. Questa è la verità, e questi sono i fatti. Il resto sono chiacchiere di chi è stato complice politicamente del disastro lasciato nello sport lucchese (la sinistra) e di chi oggi con questa va a braccetto, dopo aver difeso chi ha provocato tutto questo caos tramite esposti in Comune e in Procura, mettendo l’attuale amministrazione nelle condizioni di dover gestire questa situazione in modo emergenziale, e non secondo una programmazione di breve o medio periodo. Del presente e del futuro dell’impianto di Carignano vi parlerò nel prossimo e ultimo post.

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Fabio Barsanti

Capitolo terzo - 15/10/2024 10:02


Cap. 2 – Un po’ di storia dell’impianto e delle concessioni. Il campo di Carignano diventa comunale nell’anno 2000 (amministrazione Fazzi), precisamente il 28 febbraio, quando viene registrato il contratto di acquisto con il quale l’amministrazione di allora decide di acquistarlo da un privato, dopo l’approvazione di una delibera di consiglio comunale approvata nel maggio 1998 (amministrazione Lazzarini) su richiesta dell’allora opposizione perché, il concessionario dell’epoca (AS Pontedelgiglio S.Alessio) non avrebbe potuto continuare la propria attività a causa dell’affitto. Costo dell’operazione: 275 milioni di lire. Nella suddetta delibera, viene precisato come nella cifra sopra riportata non si sia tenuto conto del valore del fabbricato adibito a uso in quanto, a causa dall’esigua distanza dal canale demaniale presente, non era ottenibile alcuna concessione edilizia in sanatoria sulla base della normativa allora vigente. Viene inoltre. A dar forza a questa previsione troviamo anche l’allegato all’atto di acquisto, dove viene richiamato in modo specifico dell’epoca, con il quale si precisa che, ai fini del rispetto dei corsi d’acqua. La successiva storia dell’impianto ha visto alternare la gestione da parte di varie asd, con concessioni annuali. 2000-2004 asd Pontedelgiglio, 2004-2013 asd Fortis Lucchese, 2013-2015 asd Lucchese Junior. Nel 2015 inizia la gestione da parte dell’USD S. Alessio, l’asd che tuttora ha in concessione l’impianto. Una concessione che dal 2020 non è più annuale, bensì decennale, da quando la precedente amministrazione ha deciso, secondo un intento corretto, di mettere a gara gli impianti di calcio comunali con concessioni appunto decennali. Così, nel 2020, il S. Alessio vince la gara e, precisamente nel mese di agosto (prot. 5/8/20), il S.Alessio firma la concessione fino al 2030. C’è un solo problema: la previsione dei bandi di gara finalizzati alle concessioni decennali non è stata seguita dalla volontà politica di sistemare gli impianti da parte della vecchia amministrazione Tambellini. In pratica, un problema ben chiaro ai dirigenti di allora, che non ha tuttavia trovato interesse o rispondenza politica da parte dell’amministrazione di centrosinistra che, a differenza di quanto fatto in questi due anni di nostro mandato, non ha stanziato risorse e non ha creato un gruppo di lavoro specifico che potesse fare questo lavoro, nonostante sapessero in quali condizioni venivano messi a bando i campi. La quasi totalità degli interventi da fare in termini di miglioramenti e riqualificazione è stata lasciata sulle spalle delle associazioni sportive. Questi interventi sono stati proposti in sede di gara dalle varie asd e hanno concorso alla vittoria o meno dei rispettivi bandi, impegnandosi di fronte al Comune in base a un cronoprogramma e dovendo chiedere, di volta in volta, l’autorizzazione a eseguire i lavori in base all’art. 9 della concessione. Nelle foto trovate un po’ di documentazione di quanto riportato. Nel prossimo post vi illustrerò, quindi, la situazione del campo di Carignano da questo punto di vista.

Xman - 15/10/2024 09:58

Scusate cosa centra ila storia del campo sportivo con il sottopasso?

Anonimo - 14/10/2024 23:56

Questa mattina insieme all’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani ho svolto un sopralluogo al cantiere del nuovo sottopasso di piazzale Ricasoli, a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Nei giorni scorsi è stata collaudata la copertura della struttura sotterranea che sostiene il peso della strada superiore, il viale di circonvallazione. 




Per questo motivo domani (martedì 15 ottobre) dopo le 11.00 – completate le operazioni di ripristino della segnaletica – sarà riaperto il tratto di circonvallazione fra viale Regina Margherita e viale Giusti secondo il vecchio tracciato. Intanto sono in corso i lavori di finitura del tunnel con le superfici in laterizio e le rampe di accesso. 




A questo punto il cantiere sarà totalmente trasferito solo sul lato degli spalti per realizzare il completamento dell'opera del costo complessivo di 2.140.000 euro con fondi del PNRR e 400.000 euro del Comune di Lucca.







https://www.facebook.com/mariopardini

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Exit - 14/10/2024 18:16

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