• 7 commenti
  • 12/07/2025 16:22

Non toccare chi ha più di cinquant’anni

Non toccare chi ha più di cinquant’anni. Sul serio. Non sono solo un’altra generazione: sono veri sopravvissuti. Duri come pane raffermo, rapidi come la ciabatta di una nonna arrabbiata — quella che volava con precisione chirurgica. A cinque anni capivano l’umore della madre dal rumore del coperchio sulla pentola. A sette, avevano già le chiavi di casa e le istruzioni: «C’è da mangiare in frigo. Scaldalo, ma non rovesciare niente.» A nove preparavano la pastina per i fratelli. A dieci sapevano chiudere il rubinetto dell’acqua e scappare dal cane del vicino con un secchio in testa. Stavano fuori tutto il giorno, senza cellulare, con un programma preciso: sbarra, campo, bicicletta, rientro a casa quando faceva buio. Le ginocchia, coperte di croste e cicatrici, erano una mappa vivente delle loro avventure. E sono sopravvissuti. Le sbucciature si curavano con la saliva o con una foglia di piantaggine. E quando si lamentavano, la risposta era: «Se non c’è sangue, non è niente.» Mangiavano pane e zucchero, oppure pane e olio. Bevevano dal tubo dell’acqua del giardino — un sistema immunitario che oggi farebbe scuola — e se avevano allergie, nessuno ci badava. Sanno come togliere le macchie di erba, di sugo, di biro o di ruggine, perché “non si usciva di casa vestiti male”, neanche per andare a giocare. E poi… hanno visto e vissuto cose che oggi sembrano preistoria: – la radio col manopolone, – la TV in bianco e nero, – il giradischi con i vinili, – il mangianastri, le cassette, – il walkman e i CD… e oggi ascoltano migliaia di canzoni dallo smartphone, ma rimpiangono il suono della cassetta che frusciava e si riavvolgeva con una penna. Con la patente appena presa attraversavano l’Italia con la 127, senza aria condizionata, senza hotel, senza navigatore. Solo una cartina stradale dell’ACI e un panino avvolto nella stagnola. Eppure arrivavano sempre a destinazione. Senza Google Translate. Con un sorriso e due parole in dialetto. Sono l’ultima generazione cresciuta senza internet, senza powerbank, senza ansia da “batteria al 2%”. Si ricordano il telefono a disco nel corridoio, i quaderni di ricette scritte a mano, e i compleanni segnati sul calendario della cucina. Loro: – aggiustano tutto con lo scotch, una graffetta o una molletta, – avevano un solo canale TV (poi due), e non si annoiavano, – “sfogliavano” l’elenco telefonico, non le notifiche, – e una chiamata persa voleva dire solo: “Ti ho pensato.” Sono diversi. Hanno una specie di “amianto emotivo”, un sistema immunitario forgiato tra freddo, strada e poco zucchero, e riflessi da ninja metropolitano. Non stuzzicare un cinquantenne o un sessantenne. Ha visto più cose di te, ha vissuto più in profondità. E in tasca ha ancora una caramella alla menta rimasta lì “per ogni evenienza”. È sopravvissuto a un’infanzia senza seggiolino, senza casco, senza crema solare. Alla scuola senza LIM, senza computer, con il sussidiario in cartella. Alla giovinezza senza social, senza filtri, senza selfie. Non cerca risposte su Google: si fida del suo istinto. E ha più ricordi di quanti tu abbia foto nel cloud. FrancoC

I commenti

Guarda, sono così vecchio come dici che solo da poco posso far guidare con me uno col foglio rosa. E siccome non ci sono andato 20 anni fa a scuola guida, ricordo bene che mi dissero che già a 40 si muore a schiantarsi contro un muro, dunque figurati a 45. Inoltre dici che ho furia, ma stamani mi hanno suonato proprio perché rispettavo il limite di 30 e non gli stava bene. Ma io i limiti li rispetto perché la mia coscienza mi dice di comportarmi come obbliga il codice della strada, quello vero, non quello che si riscrivono gli automobilisti a loro piacimento.

anonimo - 15/07/2025 14:33

I 50 - 60enni di oggi sono alla base del declino italiano. Nati in un'epoca di opulenza non hanno fatto figli, molti di loro tengono cani e gatti al posto dei figli; quelli che hanno fatto figli non sono in grado di mantenerli al livello in cui loro sono stati mantenuti. Tutta colpa loro? No. Ma sono una generazione fallimentare e questo è un fatto. Quanto alla pensione, molti di loro non ci sono ancora in pensione, perché sono anche la prima generazione priva di pensioni facili. PS ho 58 anni.

anonimo - 15/07/2025 02:55

Ci hai provato..ma non ho una Alfa Romeo (e manco ne vorrei una), né mi faccio le cannette. Per il resto difficilmente vado oltre i 45km/h, per cui anche se mi schiantassi contro un muro è facile che me la caverei con al massimo qualche acciacco! Riprova, sarai più fortunato. E fai ammodo, vecchiaccio: a me piacerebbe che SCHIATTASSERO solo alcuni vecchiacci selezionati, mica tutti… e tu mi pari uno di quelli che ha furia, scrive idiozie e mezzo briao va contromano pure quando è sobrio. Spero proprio di non incontrarti mai!

anonimo - 15/07/2025 02:17

Io ho 56 anni e uso computer da quando sono usciti i primi, il cellulare lo ho dal 1997 cambiati vari smartphone uso email spid PEC etcetc e non ho mai chiesto consigli a nessuno su elettronica e ora uso pure Intelligenza Artificiale.Poi ce gente mia età che non sanno nemmeno mandare una email ..

Il mondo è vario

Eliseo - 14/07/2025 13:40

Sei di una maleducazione che fa davvero pena. E anche se non sono vecchio nemmeno quando avevo 20 anni la pensavo come te.

Vuoi che schiaTTino i vecchi, ma attento di non andarti a schiaNTare te contro un muro con la Giulietta Alfa Romeo dopo esserti fatto la cannetta.

anonimo - 14/07/2025 13:11

Gli fa un baffo un cinquantenne/sessantenne alle nuove generazioni! Mentre il vecchiaccio mezzo inebetito se ne sta lì a piagnucolare che non gli va più il telefonino e non può più scrivere scemenze retrograde su Facebook, il nipote in mezzo minuto gli sistema tutto dall'ufficio. E poi si rimette a lavorare per pagargli la pensione, pensando che non sarebbe male se il vecchiaccio schiattasse e la smettesse di sputare sentenze, scrivere idiozie e rompere le scatole!

anonimo - 14/07/2025 10:58

anche se più vecchia, 83 anni, gran parte di ciò che hai scritto l'ho vissuto e lo ricordo ancora bene. Potrei aggiungere molte cose, ma voglio solo suggerire che se non abituiamo i giovani, quelli di 13/15 anni a vivere e i loro genitori a dire NO, siamo una popolazione con grossi problemi.
chi ci governa non si pone i problemi degli anziani che sono i cittadini oggi più importanti: vanno a votare, in generale risparmiano e quindi hanno denaro.
Grazie per aver parlato bene di noi vecchi.

nonna Gianna - 13/07/2025 17:41

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