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  • 19/09/2025 20:45

Lucca: la giunta Pardini, un successo senza precedenti

Dopo dieci anni di amministrazione Tambellini, a Lucca sembra essere arrivata una vera e propria “età dell’oro”. La giunta guidata da Mario Pardini viene ormai dipinta da molti cittadini come il punto più alto della politica locale degli ultimi decenni. Qualsiasi dossier finisca sul tavolo, viene trasformato in risultato tangibile: dalle opere pubbliche agli eventi culturali, passando per il rilancio del turismo e l’attenzione al sociale. Il leitmotiv che si sente ripetere nei bar e nelle piazze è semplice: “finalmente le cose funzionano”. C’è chi parla di una città più viva, chi di una burocrazia più snella, chi ancora di un nuovo dialogo tra istituzioni e cittadini. Certo, non mancano i due o tre “gufi” che provano a seminare dubbi, ma sembrano voci isolate, destinate a spegnersi davanti all’entusiasmo generale. Il consenso, a detta di molti osservatori, non è solo politico: è un riconoscimento quasi trasversale, che travalica appartenenze e convinzioni. A Lucca oggi si respira la convinzione che, con la squadra di Pardini, tutto ciò che viene toccato possa trasformarsi in un’opportunità di crescita. Se questo slancio si manterrà nel tempo, lo diranno i prossimi anni. Per ora, però, i lucchesi sembrano concordi: la città non si era mai sentita così “top”. Notiziario Politico Lucchese

I commenti

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Forse miracoli e soprattutto lucchesi entusiasti non ne vedo, sembrano asettici e nervosi come sempre.

Però ho notato dei miglioramenti con questa giunta.

anonimo - 22/09/2025 16:29

A Lucca si respira aria di rinascita. La giunta Pardini è diventata simbolo di una città che ha ritrovato slancio, fiducia e benessere diffuso. Le strade parlano di cambiamento, i cittadini testimoniano ogni giorno un entusiasmo che non conosce divisioni.

Non c’è più distinzione di colore politico: anche la sinistra, di fronte ai risultati concreti, si è ricreduta. Pardini e Barsanti hanno trasformato scetticismo in consenso, dissenso in sostegno. Un miracolo politico e civile che sembra moltiplicarsi a vista d’occhio.

La “rinascita lucchese” è ormai parola d’ordine: amministrazione vicina, decisioni rapide, soluzioni efficaci. La città cresce, il benessere si diffonde, e tutti guardano a questa giunta come a un modello. A Lucca oggi si parla solo di futuro, e quel futuro ha il volto di Pardini e Barsanti.

ex votante sinistra - 22/09/2025 14:22

Stamani mi sono alzato e le maniglie della mia auto erano diventate gialle. Dato che non mi piacevano sono andato dal carrozziere per domandargli se l'ingiallimento fosse un difetto della mia marca di auto e cosa ci si potesse fare. Ma il carrozziere mi ha detto: Oh, ma che sei uno sciabigotto che gira per le vie?!?!? 'Unno sai che Pardini fa doventà le cose d'oro?!?! Insomma ho fatto togliere le maniglie, le ho sostituite ed il "compro oro" me le ha pesate e mi ha dato l'equivalente di otto mesi di stipendio per comprarsele. Pare che a un mio vicino sia diventata d'oro la cancellata e che si sia licenziato dal lavoro, tanto di lavorare non ha più bisogno. Si è inoltre capito perché il Pardo sia favorevole alla tranvia per Pisa. Pare che il governo Meloni stia per firmare un decreto di trasferimento di tutte le università pisane a Lucca, compreso il policlinico di Cisanello. La tranvia servirà per portare a Lucca i professori. Visto infatti il fenomeno lucchese della trasformazione degli oggetti in oro, se i professori si trasferissero ad abitare a Lucca diventerebbero così ricchi da licenziarsi su due piedi e dunque l'università dovrebbe chiudere...ecco a che servirebbe il tram!! Insomma siamo all'età dell'oro!!! Pardo santo subito!!! Ah dimenticavo, anche il Papa ha detto che la Santa Sede va trasferita da Roma......Non avete capito dove si trasferirà il Papa?!?! Dai è facile.....pare che Sua Santità ami le rotonde, i fumetti, le squadre di calcio dilettantistiche e anche le sagre continue......

anonimo - 22/09/2025 02:51

... me lo dite il bar dove andate, ci deve ave' il vino bono davero, ci vo' anda' anch'io!

io lai - 21/09/2025 22:03


A quanto ammonta il debito pubblico
Il post di Fratelli d’Italia ha fatto riferimento ai dati mensili più aggiornati sulla finanza pubblica diffusi dalla Banca d’Italia il 15 luglio. Secondo la Banca d’Italia, a maggio di quest’anno il debito pubblico italiano è effettivamente calato di 10 miliardi. Si tratta del primo calo registrato quest’anno, visto che da gennaio era aumentato in ognuno dei mesi precedenti. Nel complesso, rispetto a maggio 2024 il debito pubblico è aumentato di circa 100 miliardi di euro, da 2.924 a 3.053 miliardi di euro.
Andamento del debito pubblico italiano tra maggio 2024 e maggio 2025 – Fonte: Banca d’Italia
Andamento del debito pubblico italiano tra maggio 2024 e maggio 2025 – Fonte: Banca d’Italia
Dall’insediamento del governo Meloni, il debito pubblico italiano è aumentato di quasi 300 miliardi di euro, come mostrano le serie storiche mensili della Banca d’Italia. Tra l’altro, la stessa variazione sul singolo mese è minimale: i 10 miliardi di riduzione rappresentano un calo dello 0,33 per cento rispetto alla mole totale del debito italiano. Il post pubblicato da Fratelli d’Italia, dunque, non smentisce l’articolo del Fatto Quotidiano, che anzi racconta una tendenza effettivamente in atto: il livello raggiunto negli ultimi anni è il più alto di sempre per il debito in termini assoluti.

C’è un altro problema però nel post di Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni prende in considerazione il valore del debito pubblico in termini assoluti per fare un confronto storico, ma non ha molto senso.
Un numero poco sensato?
Il debito pubblico in termini assoluti tiene conto dei prezzi correnti dei prestiti contratti dallo Stato, senza però considerarli “al netto” dell’inflazione.

Come per ogni altro debito, l’aumento dei prezzi aiuta il debitore. Poniamo che un debitore prenda a prestito 100 euro oggi e debba restituirne 120 domani. Se i prezzi nel frattempo crescono e il potere d’acquisto si abbassa, i 120 euro che dovrà restituire domani saranno “meno costosi” rispetto a 100 euro di oggi. Per esempio, se volessimo comprare una sedia a prestito per 100 euro a queste condizioni, ma il prezzo della sedia salisse a 150 euro nel momento in cui devo restituire il denaro, avrei la possibilità di pagare 120 euro per un qualcosa che in quel momento ne vale di fatto 150.

Secondo questa logica, un aumento dei prezzi è conveniente per il debitore, anche quando si tratta di un’intera nazione. Allo stesso tempo, un aumento dei prezzi significa un aumento in valore assoluto del debito: se domani dovrò comprare una sedia a prestito, il prezzo sarà di 150 euro più l’interesse da restituire, proprio perché il costo di beni e servizi, anche quelli che acquista uno Stato, aumenta nel tempo.

Quando valutiamo la mole del debito pubblico, però, non bisogna considerare i prezzi, ma la quantità di beni e servizi cui dovremo rinunciare per restituire il debito. Per esempio, avere un prestito da pagare per la sedia potrebbe impedirci di comprare un tavolo o di prendere un taxi perché non abbiamo abbastanza risorse a disposizione. Non ci interessa il prezzo in sé, ma sapere se il nostro budget sarà sufficiente per permetterci qualcosa in più. È la ragione per cui proviamo a ragionare in termini reali: qual è il reale valore della moneta che andiamo a spendere? Che cosa potrei comprare in alternativa con quei soldi?



Perché si guarda al rapporto con il PIL
Per questo motivo, piuttosto che il debito in termini assoluti, è meglio considerare il rapporto tra il debito e il Prodotto interno lordo (PIL), che indica il reddito generato da una nazione. Questo rapporto ci mostra la nostra reale capacità di ripagare quello che dobbiamo ai nostri creditori.

Per capire meglio quello di cui stiamo parlando, possiamo immaginare lo Stato come una famiglia che contrae un prestito. La famiglia guadagna 100 mila euro l’anno e apre un mutuo per 200 mila euro. Un’altra famiglia, con un reddito di 20 mila euro annui, contrae un mutuo da 60 mila euro. Per quale delle due è più probabile che il debito non venga ripagato?

Ovviamente ci sarebbero molti fattori da tenere in considerazione, dalla stabilità di quei redditi al passato creditizio delle due famiglie, ma possiamo dire con ragionevole certezza che la famiglia con il debito più alto, quello da 200 mila euro, ha più probabilità di pagare il prestito senza problemi. Questo perché il mutuo vale “solo” il doppio del suo reddito, mentre il debito contratto dalla seconda famiglia vale il triplo. Il discorso per gli Stati nazionali è più complesso, ma il principio è simile: non è così importante il livello del nostro debito pubblico, per esempio rispetto a quello tedesco, che è poco più basso, ma quel che conta è rapportarlo alla nostra capacità di generare nuova ricchezza per ripagare quelle risorse prese a debito, ossia, al PIL.

Anche da questo punto di vista, non ci sono indicazioni di un miglioramento. Nel Piano strutturale di bilancio di medio termine, pubblicato a settembre 2024, il governo ha previsto una crescita del rapporto tra debito pubblico e PIL, dal 135,8 al 137,7 per cento tra il 2024 e il 2025. La tendenza generale, dunque, è quella di un aumento e il dato dovrebbe poi rimanere piuttosto stabile nei prossimi anni.
Tiriamo le somme
Insomma, è vero come dice Fratelli d’Italia che il debito ha registrato un calo a maggio, ma in termini percentuali si tratta di una variazione molto piccola. In più, la riduzione è solo mensile, mentre nell’ultimo anno il debito pubblico italiano è aumentato in termini assoluti.

Al di là di questo, Fratelli d’Italia ha preso in considerazione il valore del debito pubblico solo in termini assoluti e non quello in rapporto al PIL, che è un dato più affidabile per comprendere realmente l’andamento del debito. Se consideriamo il rapporto tra debito pubblico e PIL, lo stesso governo Meloni ha previsto un aumento di questo indicatore tra il 2024 e il 2025.

ELIO - 21/09/2025 15:43

certo stipendi e pensioni ai massimi storici lavoro precario eliminato
una goduria, italiani uniti tutti senza odio

gino - 21/09/2025 15:36

Sicuramente il dialogo c'è, mentre invece della giunta precedente un assessore che poi voleva diventare qualcosa di più mi ha bloccato su Facebook solo per avergli educatamente mosso delle critiche e l'ha anche fatto invitandomi prima a fissare un appuntamento con lui per fare bella figura. Poi invece ha cancellato tutto e mi ha bloccato. Coi nuovi allora l'appuntamento l'ho preso ed hanno anche fatto quello che gli ho chiesto. Direi che la differenza sia abissale.

anonimo - 21/09/2025 14:43

Nei bar ho anche sentito che il sindaco Pardini, oltre ad aver eliminato i tir, ha costruito una nuova piscina comunale, aperto decine di nuovi campi da calcio, realizzato un nuovo stadio, portato la Lucchese in serie A, decuplicato il contributo affitti, dimezzato il costo dei parcheggi, progettato e realizzato centinaia di nuove opere pubbliche partendo da zero, eliminato la delinquenza e il vandalismo dal centro storico e dalle periferie grazie al suo celebrato Piano per la Sicurezza (già approdato e studiato nelle università di tutto il mondo), consentito l’apertura di dozzine di negozi di quartiere e impedito la chiusura delle attività storiche, restaurato i parapetti delle mura e le porte di accesso al centro storico, risolto il problema del traffico di Sani Concordio, abbattutto il tettoione, risolto i problemi di allagamento nei pressi della passerella coperta, migliorato la viabilità sulla Pesciatina e sulla Sarzanese cin interventi radicali, creato decine di chilometri nuove piste ciclabili e nuove aree pedonali, eliminato il traffico veicolare nelle vie del centro storico, regolamentato i flussi turistici restituendo il centro ai cittadini lucchesi, reso possibile l’aumento dei residenti in centro invertendo la tendenza, preso misure straordinarie per il contenimento del fenomeno degli affitti brevi, realizzato eventi culturali di grande spessore - gratuiti e senza che gravassero sulle casse comunali -, favorito la riapertura dei cinema chiusi da anni, eliminato i negozi di cianfrusaglie e cineserie, spostato Comics e Summer festival dal Campo Balilla al nuovo favoloso complesso realizzato in tempi record, e tante altre belle cose. Oltre a tutto ciò, ho sentito dire al bar e da tantissimi cittadini, a parte due o tre gufi, che Pardini può volare, apparire in sogno, materializzarsi a piacimento, comunicare telepaticamente ma soprattuto SORRIDERE SEMPRE E COMUNQUE senza sembrare un bimbetto mezzo scemo.

Pani e pesci - 21/09/2025 13:41

Il centro destra è una garanzia , lo dicono dati ufficiali. L’Italia più stabile di Francia e Germania, il Pil cresciuto più del previsto. Governo Meloni esempio per l’Europa, fatti non chiacchiere. E in Toscana ?? Boh non si capisce perché dobbiamo votare l’accozzaglia pd, 5stelle , avs che non sono d’accordo su nulla vogliono solo vincere ma poi come governeranno la nostra regione? Indecisi andate a votare si può aiutare la nostra regione.

anonimo - 21/09/2025 11:18

La miglior amministrazione che Lucca abbia mai avuto

anonimo - 20/09/2025 23:22

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