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  • 12/11/2025 18:58

Baby gang e genitori assenti: il vero nodo della delinquenza minorile

Baby gang e genitori assenti: il vero nodo della delinquenza minorile 

Minacce, percosse, insulti. A Lucca (ma il problema è generalizzato in tutto il paerse) un gruppo di ragazzini tra i 13 e i 15 anni rapinava e picchiava i loro coetanei. Li fermavano per strada, li aggredivano e li costringevano a consegnare tutto: cellulari, occhiali, vestiti firmati. Una baby gang in piena regola, che agiva quasi indisturbata finché la polizia — dopo giorni di appostamenti — è riuscita a identificarli. Cinque sono stati denunciati, mentre altri tre, troppo piccoli per la denuncia penale, sono stati segnalati al Tribunale dei minori. Con la riapertura delle scuole e delle città, tornano anche questi episodi che vengono etichettati come “bullismo”. Ma di bullismo, in molti casi, non si tratta: è criminalità pura, compiuta da minorenni per motivi futili. Qualche giorno fa, a Napoli, un branco di sei giovani — cinque dei quali minorenni — ha aggredito una coppia a colpi di bastone per rubare un lettore mp3. L’unico maggiorenne, 19 anni, è finito in carcere. Gli altri, come spesso accade, se la caveranno con poco o nulla. Se ne parla da anni, si fanno talk show, si accusano la scuola, la società, i social. Ma la verità, dura e semplice, è che la colpa principale è in casa. I genitori sono i primi responsabili. Mancanza di controllo, assenza di princìpi, indifferenza verso i comportamenti dei figli: questo è il terreno fertile su cui cresce la violenza giovanile. Capisco che, essendo minori, non possano essere trattati come adulti. Ma servono quindi regole nuove. Io proporrei una misura drastica: se un minorenne commette un reato, a risponderne penalmente deve essere il genitore. Senza sconti. Vuoi fare il bulletto, picchiare e rapinare un tuo coetaneo? Bene, tuo padre o tua madre pagheranno al posto tuo, con una condanna vera. Così il controllo tornerebbe dove deve stare: dentro le famiglie. 

Parlo anche per esperienza personale. Ho tre figli. Uno, a 15 anni, era un ribelle. Una sera lo beccai a fumare su un motorino “preso in prestito”. Restituimmo il mezzo e lui passò l’estate chiuso in casa. La lezione servì: oggi si è laureato. I problemi, quando nascono, vanno affrontati subito. Perché, come dice il proverbio, “il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E oggi di piaghe, in questa società che non educa più, ne vediamo fin troppe.

C.C.

I commenti

In Italia?
Le leggi si fanno anche per...non applicarle.

... - 13/11/2025 15:32

A mi' tempi per certe risme c'erin le "scuole speciali", adesso li vogliono 'integrare' praticamente a forza, anco se 'un si vogliono 'integrare' per niente.
In classe alle medie avevamo due veri criminaletti in erba, più altri due bulletti cretini. Comunque avevo e non solo io, già imparato dalla scuola elementare le tecniche di 'difesa'.
Comparire ed entrare a scuola solo all'apertura della porta senza periodi di attesa, in classe quando c'erano gli insegnanti nessun problema, anche perchè erano persone che oggi dubito esistano, anche probabile che oggi pur essendo bravissimi professori avrebbero passato noie, all'intervallo scomparivo andavo a gustarmi la focaccina, o in altro corridoio o in altro piano, spesso al terzo piano poco o per nulla frequentato.
Al doposcuola era una vera pacchia, lo ricordo come un bel periodo, poichè la banda dei quattro non c'era.
Oggi volendo insistere a salvare tutti, altro non fanno che danni ingenti alla vita delle persone normali. A questo accade ad ogni livello, dalle scuole, alle vittime stradali fino al caso dei femminicidi.
Tanto le elites al potere le votate voi, io no di certo.
Mi è rimasto impresso quello che ha detto ad una intervista il giornalista di Report, a domanda se si sarebbe dato alla politica lui ha risposto che uno non si sentiva all'altezza e che gli piace il lavoro che fa, due (fondamentale) considera l'ambiente politico esistente in Italia totalmente inadatto.
Comunque tantissimi auguri!

.... - 13/11/2025 12:46

Educare i genitori.

Anonimo - 13/11/2025 07:06

Le leggi si fanno anche per correggere leggi inesistenti o inefficaci. In questo caso basterebbe abbassare - ma solo per reati di bullismo- l'età oltre la quale non si è più minorenni.

Anonimo - 13/11/2025 01:03

sono veri criminali proprio perchè le "famiglie" non esistono più, i genitori o addirittura il solo genitore non ha tempo di educare i figli, il tempo che gli rimane a disposizione lo usa per divertirsi al cellullare....a chattare con il nuovo amico o amica e a postare la foto del cappuccino e del pezzo dolce....

Anonimo - 13/11/2025 00:35

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