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  • 27/12/2025 15:14

Lucca sicura : smettiamola di raccontarcela

Qui a Lucca continuiamo a sentirci ripetere che va tutto bene, che siamo tranquilli, che “da noi certe cose non succedono”. Peccato che poi la realtà sia un’altra e non ci voglia un sociologo per accorgersene: basta parlare con i vicini, guardarsi intorno, chiudere la porta di casa la sera con un giro di chiave in più. Furti, tentativi di scasso, truffe agli anziani, spaccio che cambia zona ma non sparisce mai. Però guai a dirlo ad alta voce, sennò sembri quello che rovina la festa. Fa sorridere, amaramente, che tutto questo stia succedendo proprio adesso che a Lucca governa la destra, quella che sulla sicurezza ci ha costruito campagne elettorali, slogan, promesse granitiche. Dovevano arrivare ordine, controllo, fermezza. Invece è arrivata la solita sensazione: arrangiati e spera che stanotte tocchi a un altro. Le parole sono rimaste nei comizi, i problemi sono rimasti sotto casa. La città è bella, nessuno lo nega. Ma non si vive di bellezza quando inizi a guardarti alle spalle tornando a casa o quando senti che nel quartiere “hanno già provato da tre”. Non è criminalità da film, certo, ma è quella quotidiana, fastidiosa, che ti consuma la serenità. Quella che non fa notizia grossa, ma cambia il modo in cui vivi. Continuare a raccontare che Lucca è sicura per definizione non rende la città più sicura, la rende solo più ipocrita. E il punto non è il colore politico in sé, ma il fatto che chi governa adesso aveva promesso esattamente l’opposto di quello che stiamo vivendo. Più controllo, meno paura. Risultato? Stessa paura di prima, forse anche di più, con in più la presa in giro. Da lucchese viene da dirlo senza giri di parole: basta fandonie. La sicurezza non si proclama, si costruisce. E finché ci limiteremo a raccontarci che va tutto bene, continueremo a peggiorare in silenzio, con le mura intatte e la fiducia che si sgretola.

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