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Molti scrivono senza sapere, senza analizzare, senza pensare, o ancora peggio citando a casaccio la storia con esempi che non hanno nulla a che vedere con la questione di cui stiamo discutendo.
Lungo sarebbe rispondere a tutti e onestamente non ho voglia di sprecare parole per menti condizionate, evidentemente, dalla retorica filo occidentale.
Mi preme però sottolineare che io reputo Putin un criminale, un pazzo lucido che persegue un fine, forse personale, forse no, ma sicuramente sbagliato se non nei principi sicuramente nei modi.
Altrettanto pazzo e altrettanto criminale è Zelensky e i governi che lo hanno preceduto dal 2014 e che hanno perpetuato un genocidio nelle regioni filorusse.
Per aggiungere pazienti a questo manicomio, come non citare biden e obama che hanno voluto e creato le premesse per quello che stiamo vivendo oggi e fomentano una guerra, sicuramente utile agli usa, ma allo stesso modo disastrosa per l'Europa.
Sarebbe bello poter intraprendere azioni diplomatiche ispirate da "Pratica di Mare" e ricordarci che la Russia è Europa, lo è storicamente e culturalmente, e per questo è molto più vicina al nostro modo di pensare e di vivere di quanto lo siano gli USA, nonostante i decenni di colonizzazione culturale e di prodotti da cineteca, di cui io peraltro sono un estimatore. Ma non mi fermo all'apparenza approfondisco e studio, mi informo, mi confronto, leggo e mi faccio spiegare.
Purtroppo poi devo confrontarmi con statisti o tattici militari che possono vantare lauree su wikipedia o prese su rete4 o la7
Leggete un bel libro ogni tanto.
Purtroppo Lei ha ragione. Quando un potere si alimenta di guerre c'è solo un modo per farlo smettere, ovvero sconfiggerlo con le sue armi, con le armi della guerra. Hitler, nel 1935 si riprese la Saar, in fondo era giusto che quel territorio tornasse alla Germania e venne lasciato fare. Nella Saar gli anti nazisti dovettero scappare o furono imprigionati. Nel 1938 Hitler si prese Austria e Sudeti e lo lasciarono fare per salvare la pace. Nel 1939 Hitler si prese Memel e lo lasciarono fare per lo stesso motivo di cui sopra. il 1 settembre del 1939, con la scusa della questione di Danzica, Hitler attaccò la Polonia; Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, ma non fecero nulla per mesi, sperando forse in un accordo. Alla fine Hitler, dopo aver spartito la Polonia con Stalin attaccò a fondo la Francia. A quel punto fu chiaro che l'unico modo di fermare Hitler era combatterlo. Inutile ricordare tutti gli atti di Putin e tutte le volte che lo abbiamo lasciato fare. Ora non è più possibile lasciarlo fare.
Anonimo - 13/11/2022 02:36Il bene della gente sarebbe la distruzione finale di ogni imperialista e criminale di questo mondo. A volte penso che servirebbe una immensa coalizione militare guidata da paesi risaputamente liberali (tipo nord Europa) che invada militarmente e decapiti le gerarchie del potere praticamente in qualunque parte del mondo che non siano gli USA, l'UE, l'Australia e il Canada, i quali sono posti pieni di supponenza e consumismo e materialismo e ipocrisia ma almeno per ora (per ora, vista l'Italia) hanno diritti che OVUNQUE vengono calpestati in Russia, Cina, India, Messico, SudAmerica, Medioriente, Africa, insomma ovunque, terroristi, narcotrafficanti, governi fascisti, io sono sempre stato di Sinistra e Pacifista e non sarò mai un fascista interventista ma quando è troppo è TROPPO. Non voglio permettere a questa guerra di tirare fuori il peggio di me ma a volte penso che occorrerebbe dichiarare guerra alla Russia e distruggerla militarmente, come disse Churchill circa i nazisti, "Scavare un tale trauma nella loro coscienza nazionale che non venga più voglia loro di fare la guerra per tutti i secoli a venire". Perché per quanto triste e disgustoso, se Hiroshima ci ha insegnato qualcosa, è che a volte per finire la brutalità occorre una pura, divina, inarrestabile, incontenibile, erompente e deflagrante brutalità cento volte più sanguinaria di quella dei cattivi. Boh...
anonimo - 12/11/2022 15:29Il controllo russo dei territori che Lei definisce "russofoni" (mah!!) è tutt'altro che saldo. La grande maggioranza della popolazione di tutti gli oblast ancora parzialmente o totalmente occupati non vede l'ora che i russi se ne vadano. Crimea compresa. Trattativa? Certo che ci sarà. Ma la base per la trattativa sarà la sopravvivenza dell'Ucraina quale entità indipendente ed inattaccabile. Tradotto vuol dire Ucraina nella NATO. In cambio cosa può ottenere la Russia? Forse la Crimea, purché essa sia smilitarizzata. Forse una garanzia internazionale sul bilinguismo ufficiale in stile sud tirolese in Lugansk e Donetsk (questo farlo intendere agli ucraini dopo quel che è successo non sarà facile, ma con pazienza ci si può arrivare). In caso la Russia continui a negare la realtà, un bel missile nel ponte di Kerch isolerà definitivamente la Crimea, mentre anche i tubi che portano l'acqua saranno fatti saltare per aria. A quel punto addio Crimea! Mi creda, l'esercito russo ha subito in Ucraina la peggiore disfatta da cento anni a questa parte (dalla prima guerra mondiale per intenderci) e ora la trattativa sarà su una sola base: L'Ucraina resta indipendente. Oppure? Oppure la guerra continua. Continua folle e per colpa del folle che l'ha scatenata facendo danni prima di tutto al popolo russo. Ultima nota sul "bene delle persone" che Lei invoca. Quale sarebbe il "bene delle persone"??? Restare sotto occupazione russa non mi pare un gran bene. Bene delle persone sarebbe il ritiro totale ed incondizionato dell'esercito russo da tutto il territorio dell'Ucraina. Tutto vuol dire proprio tutto. Infatti neanche un centimetro del territorio della Federazione Russa è stato occupato dall'esercito ucraino e mai lo sarà. Dato che i russi sono gli invasori, mi pare buono e giusto che se ne tornino da dove sono venuti.
Anonimo - 12/11/2022 02:48Premesso che in una guerra non vince mai nessuno se non chi la guerra non la combatte, sentire l'espressione "Vittoria dell'Ucraina" quando ci troviamo davanti ad un territorio e un popolo massacrato da 8 anni di guerra e di bombardamenti, in contrapposizione con le perdite dell'esercito russo, fa molta tristezza.
I fatti andrebbero analizzati per quello che effettivamente sono. I territori russofoni, sotto controllo russo, sono e rimangono saldamente nelle mani di Mosca. Le zone cuscinetto create dai russi si stanno assottigliando per volere degli stessi russi. Che sia un atto di buona volontà (se così si può definire), o solo tattico?
Il quadro internazionale non sta certo favorendo l'azione ucraina. Le dichiarazioni di Biden spingono a una trattativa. La pazienza degli europei è al limite e le risorse economiche e militari anche.
Se vogliamo portare a riprova che gli ucraini stanno vincendo, le navi affondate nel mar nero o gli annunci di propaganda occidentale, stiamo facendo un grosso errore di valutazione, infatti ignoriamo i progressi russi. L'Ucraina fa un passo in avanti e due indietro, ma i nostri giornali danno enfasi solo al "passo in avanti"... intanto i civili ucraini muoiono sotto le bombe russe e ucraine (o americane), nell'indifferenza di Putin, Zelensky e del mondo intero tranne Papa Francesco.
La diplomazia è l'unica soluzione. Diplomazia senza veti o non si vuole il bene delle persone.
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