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  • 08/05/2023 10:35

Sanità, Zucconi (Fdi): la pessima gestione del sistema sanitario argomento ormai ricorrente sui nostri quotidiani

Leggendo i giornali, ogni giorno c'è un argomento che si ripete inesorabilmente sia nelle cronache di Lucca che in quelle della Versilia. Sto parlando del malfunzionamento della sanità nella nostra provincia, che purtroppo sappiamo estendersi a tutta la regione Toscana. La problematica della violenza incontrollata dei pazienti è soltanto una delle criticità pressochè quotidiane, emersa con forza dopo la tragica fine di Barbara Capovani: leggo questa mattina ad esempio di un episodio spiacevole verificatosi al San Luca ai danni di una bambina di soli 9 mesi oppure - notizia di pochi giorni fa - la grave carenza di medici di base fra la Piana e la Valle, si parla addirittura di ben 43 unità. Perchè dobbiamo sempre aspettare che succedano fatti spiacevoli prima di intervenire in maniera drastica? Perchè l'Asl di Lucca non ha accolto nessuna delle proposte fatte dal consiglio sulla sanità per attutire l'ormai nota carenza di organico del pronto soccorso del San Luca? E pensare che le soluzioni proposte erano addirittura a costo zero. Insomma, non solo non si cercano rimedi, ma sembra che non si vogliano nemmeno valutare quelli suggeriti dagli addetti ai lavori. La stagione estiva è alle porte e come sempre, da decenni ormai a questa parte, la gestione regionale del sistema sanitario fa acqua da tutte le parti.


Lo scrive in una nota Riccardo Zucconi, Segretario di Presidenza alla Camera

I commenti

Dati allarmanti sulle aggressioni negli ospedali toscani, trimestre luglio-settembre 2022
In Toscana le aggressioni e gli atti di violenza nei confronti di operatori sanitari, assistenziali e sociosanitari sono un fenomeno in forte crescita.
L’Osservatorio regionale ha attivato un monitoraggio trimestrale degli episodi di violenza, raccogliendo le segnalazioni delle Aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie toscane, distinguendo tra aggressioni verbali e aggressioni fisiche, classificando gli episodi per aree di accadimento (Pronto Soccorso, SERD, Area materno infantile, Area Psichiatrica, Area CUP, Altro) e per professionalità che hanno subito l’aggressione (medico, infermiere, OSS, Amministrativo, Assistente sociale/educatore, altro personale sanitario).
I dati dell’ultimo trimestre (1 luglio-30 settembre 2022) indicano un netto aumento delle aggressioni, e in particolare modo di quelle verbali (il totale si attesta sulle 400 aggressioni, di cui 85 fisiche).
Quindi una variazione percentuale del 48% che sulle aggressioni fisiche è del 30%.
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Gli Infermieri sono la categoria maggiormente colpita dal fenomeno delle aggressioni, purtroppo i dati non rilevano la suddivisione per genere ma è da ritenersi che circa il 75% riguardino le donne.
Secondo la FNOPI, le aggressioni fisiche e/o verbali sul posto di lavoro colpiscono in media in un anno un terzo degli infermieri.
La stragrande maggioranza degli episodi di violenza, soprattutto verbale e psicologica, ma anche fisica, non vengono denunciati dagli operatori, pertanto i dati rilevati sono da ritenersi fortemente sottostimati.
Nonostante le strutture sanitarie si siano dotate del modulo di segnalazione delle aggressioni subite, molti operatori sanitari non sono stati adeguatamente informati o essi stessi preferiscano “lasciar correre” assuefatti a un fenomeno che si protrae da molti anni e in aumento esponenziale.
La Regione Toscana con Delibera n.637 del 14-06-2021 ha emanato le Linee di indirizzo per la prevenzione e gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari e socio-sanitari in cui è imposto alle aziende sanitarie l’attivazione al loro interno del supporto psicologico/sportello d’ascolto per gli operatori sanitari vittime di violenza.
Il servizio sarà fruito su base volontaria, alla ricezione della segnalazione formale dell’episodio di violenza, lo psicologo addetto contatterà di propria iniziativa la persona che ha subito l’aggressione proponendo e dando disponibilità al supporto psicologico.
Nursing Up ritiene che gli interventi della Regione Toscana siano un primo passo verso la giusta direzione, da parte nostra auspichiamo il ripristino dei presidi fissi delle forze dell’ordine soprattutto presso i pronto soccorso toscani e l’impegno delle Azienda sanitarie a costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico degli aggressori. Migliorabile anche la diffusione tra gli operatori degli strumenti messi loro a disposizione al fine di incentivare la segnalazione delle aggressioni subite.
Il Sindacato Nursing Up è da tempo impegnato a rilevare e contrastare il fenomeno delle aggressioni:
Nel 2019 l’Oms, in collaborazione con il Sindacato Nursing Up, ha sottolineato in Italia, un aumento allarmante di segnalazioni delle molestie verbali, discriminazioni e violenza fisica verso gli operatori sanitari.
Un infermiere su 10 ha subito violenza fisica sul lavoro e il 4% è stato minacciato con una pistola nell’ultimo anno. Il 79% sono donne.
Nello stesso anno Nursing Up aveva lanciato un allarme concreto alle istituzioni, con una esplicita richiesta/appello per ripristinare, all’interno dei nosocomi, i presidi fissi delle forze dell’ordine, soppressi da tempo in numerose realtà sanitarie.
Dal 2022 Il Presidente del Nursing Up Antonio De Palma ha voluto fortemente, per tutti i suoi associati, una copertura assicurativa gratuita contro le aggressioni.

Nursing Up

Enxo - 08/05/2023 16:43

Aggressioni in corsia, i più colpiti sono gli infermieri





Psicologica, verbale o fisica. Da nord a sud, uomini o donne, giovani o meno giovani. In ogni caso negli ospedali italiani non si scappa. Dalle aggressioni per infermieri, medici e altri operatori della sanità pare non esserci scampo. È un quadro sempre più allarmante, che vede gli infermieri i più colpiti come categoria. In questi anni stiamo registrando moltissimi abbandoni della professione, ha dichiarato la presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), Barbara Mangiacavalli, ospite di Unomattina, su Rai 1. Con lei, Filippo Anelli, presidente Fnomceo e Orazio Schillaci, Ministro della Salute, che ha assicurato: prenderci cura di chi si prende cura di noi è una priorità.

Mangiacavalli, Fnopi: in moltissimi abbandonano la professione

La presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli ospite a Unomattina

Molti colleghi, non solo infermieri ma tutte le professioni sanitarie che sono a contatto con l'utenza, non stanno denunciando soprattutto le aggressioni verbali, perché sembra quasi sia diventata una modalità relazionale con cui fare i conti quotidianamente.

Lo ha detto la presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), Barbara Mangiacavalli, ospite di Unomattina, su Rai 1.

Il vissuto di un infermiere, di un professionista che in qualche modo è aggredito - ha concluso - è un vissuto che fa fatica ad essere elaborato. Ci sono studi internazionali che ci parlano di episodi di burnout, stress, disaffezione rispetto al lavoro e alla professione, tanto è vero che in questi anni stiamo registrando moltissimi abbandoni della professione.

Aggressioni in ospedale, Schillaci: sono problema culturale
Purtroppo, soprattutto nell'ultimo periodo, abbiamo visto un crescente numero di episodi di aggressione, in particolar modo nei Pronto soccorso, a danno degli operatori sanitari. Credo che questo sia un problema culturale: chi arriva al Pronto soccorso deve capire che le persone che hanno il camice bianco stanno lì per aiutarlo, per prendersi cura di chi ha bisogno. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, anche lui ospite di Unomattina.

Con il ministero - ha continuato - stiamo avviando una campagna di sensibilizzazione verso questa problematica e, in collaborazione con il ministero degli Interni, abbiamo aumentato il numero di presidi di polizia presenti all'interno degli ospedali.

C'è tutto il nostro impegno per cercare di rendere nuovamente le professioni sanitarie più attrattive. Questo significa non solo aumentare la retribuzione ma rendere anche il luogo di lavoro, oltre che più sicuro, anche migliore, far sentire a chi quotidianamente passa il suo tempo in ospedale di far parte di un progetto migliore di cura per gli altri ma anche di soddisfazione personale.

Nel 2019-2021 denunciati e riconosciuti 4.821 infortuni legati a violenza
Sul fenomeno delle aggressioni ai sanitari è attivo un osservatorio, ho preparato una relazione che verrà inoltrata al Parlamento entro la fine di questo mese, ha detto ancora il Ministro. Nel triennio 2019-2021 sono stati denunciati e riconosciuti 4.821 infortuni legati a episodi di violenza.

Sono numeri preoccupanti - ha commentato l'esponente del governo - e soprattutto nella settimana della festa della donna gran parte delle violenze sono accadute a carico di operatrici sanitarie, in particolare di infermiere, e questo mi rattrista ancora di più.

Credo che il Sistema Sanitario nazionale italiano sia validissimo, soprattutto i suoi operatori sono tra i migliori al mondo, e noi cerchiamo di difenderlo in tutti i modi per assicurare una sanità a tutti, indipendentemente da dove vivono e da quanto guadagnano.

https://www.nurse24.it/

elio - 08/05/2023 14:42

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