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  • 15/04/2024 15:08

Interventio della Associazione Senza confini Tommaso Panigada

Comunicato di Associazione Senza confini Tommaso Panigada

Monitoraggio, condivisione, trasparenza come vettori del nuovo

senso comune toscano in materia di acqua e sua tutela.

Il monitoraggio , la condivisione e la conoscenza da parte dei

cittadini in tempo diretto relativamente alle misure di livello e

portata nei corpi idrici Toscani o relative alla qualità, compatibili

con le metodiche di campionamento e analisi , possono diventare

una “strumentazione sociale” al servizio della tutela dell’acqua

Toscana nell’era del blu deal Europeo, la strumentazione esistente

da adeguare e potenziare, le competenze di Enti, Agenzie, Aziende,

Università e Società civile sono una buona base da cui partire per

centrare l’obbiettivo di tutela delle acque in Toscana.

Costruire consapevolezza istituzionale e gestionale in materia di

consumi e impronta idrica significa assumere decisioni politiche

amministrative e tecnico strumentali, conseguenti alla realtà dei

corpi idrici: le falde , le acque profonde e superficiali in un

insieme sempre più gravato da prelievi per usi civili , produttivi

e agricoli come pure dall’impatto di un sistema depurativo da

completare e rendere aderente a prestazioni sempre piu’

stringenti imposte dalle direttive Europee.

Anche la Toscana è pesantemente interessata da annuali crisi

siccitose per cui è indispensabile realizzare un insieme di sistemi

di monitoraggio integrati dei parametri fondamentali quantitativi

e qualitativi delle acque previsti dalle normative vigenti come pure

aprire un focus operativo in materia di PFAS , sostanze sulla cui

presenza nel biota e nelle acque superficiali interne e marine di

sotto costa , negli scarichi dei depuratori e nei fanghi da essi

prodotti non esistono più dubbi; composti chimici destinati ad

essere messi fuori legge nel breve periodo ma che lasceranno il loro

segno per molti decenni nei corpi dei cittadini toscani come pure

nel biota e l’ecosistema nel suo insieme.

La Toscana implementerà le attività di monitoraggio da parte degli

enti preposti in materia di bilancio idrico, di gestione idrica del

servizio idropotabile, dei sistemi depurativi industriali consortili,

fluviali come pure dell’insieme di canali e delle acque costiere

mettendo in campo risorse dell’ente Regione, dello Stato e dei

gestori dei servizi, dei consorzi di Bonifica mantenendo aperto

anche il focus specifico dei Pfas fino a che sarà necessario.

La Toscana lavorerà alla costruzione di una rete “ aperta e

facilmente accessibile” h 24 alla cittadinanza, da remoto come

pure attraverso l’ installazione in luoghi dall’alto valore culturale,

idraulico e sociale di display in grado di fornire i dati rilevanti dei

bacini o sotto bacini in materia di bilancio idrico, di minimo flusso

vitale, prelievi, portate e qualità degli scarichi di reflui depurati .

Tale strumentazione oltre a permettere un controllo ed una

gestione compatibile con il bilancio idrico ed ambientale da chi

preposto , svolgera’ anche un ruolo fondamentale a supporto dei

processi formativi e di istruzione nei corsi scolastici di ogni ordine

e grado e consentirà a tutta la popolazione di crescere in

responsabilità e consapevolezza di cosa significhi la tutela

dell’acqua nel suo insieme.

Individuiamo nell’ex bacino sperimentale del fiume Serchio e Piana

di Lucca come pure nell’area Toscana nord, una possibile area per

una esperienza pilota da estendere e generalizzare nell’intera

Regione adottando tutti i provvedimenti di ordine legislativo e

operativo necessari come pure mettendo in campo le migliori

risorse per attingere alle linee di finanziamento Europee e

Nazionali

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