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  • 04/05/2024 11:22

CAPANNORI POPOLARE: SULL’IMPIANTO A SALANETTI


SILENZIO PREOCCUPANTE DELL’AMMINISTRAZIONE 

E TEATRINO IMBARAZZANTE DEL CENTRODESTRA


Le polemiche di questi giorni sull’impianto di lavorazione e recupero dei prodotti assorbenti e per l’igiene personale a Salanetti hanno evidenziato ancora una volta la poca trasparenza e le ambiguità da parte dell’amministrazione comunale, ma anche del centrodestra. 


Certamente la realizzazione dell’impianto non va nella direzione auspicabile della riduzione dei rifiuti, ad esempio fornendo gratuitamente coppette, mutande mestruali e pannolini lavabili alle scuole e su richiesta alle famiglie, in modo da avviare un processo di educazione collettiva ai prodotti riutilizzabili.


Comunque, i principi presentati dall’assessore Del Chiaro la scorsa settimana, ovvero il consumo di suolo zero riutilizzando un vecchio capannone e il recupero senza incenerimento di pannolini, sono sicuramente condivisibili.


Ma i dubbi sollevati dai comitati ed emersi nel consiglio comunale straordinario di Porcari fanno pensare. Non si capisce perché per un impianto di tale portata non sia stata fornita una maggiore informazione, chiarendone il funzionamento e dipanando i dubbi, attraverso incontri con la cittadinanza e un consiglio comunale straordinario, sull’esempio di Porcari. 


Si evidenzia ancora una volta, come già successo per il piano strutturale intercomunale e in altre occasioni, lo scarso coinvolgimento e ascolto della popolazione. Non c'è da stupirsi se, dopo gli scandali ambientali, tra cui quello del keu in cui è coinvolta anche la giunta regionale, la fiducia della popolazione sia ai minimi storici e ci si domandi se l'assenza di emissioni possa giustificare la non assoggettabilità dell'impianto alla valutazione di impatto ambientale.


Stupisce però anche il polverone mediatico sollevato dal centrodestra, visto che alcuni suoi esponenti, ora sul piede di guerra, nella commissione dedicata si erano astenuti e si sono guardati bene dal chiedere un consiglio comunale straordinario anche a Capannori per coinvolgere e informare la cittadinanza. 


In tutto questo è imbarazzante anche il silenzio di centrosinistra e centrodestra sul vero tema centrale: la mancata chiusura del ciclo dei rifiuti con impianti di compostaggio mai realizzati, che comporta da molti anni lo smaltimento fuori Provincia dei rifiuti organici con costi economici e ambientali esorbitanti.


Sul tanto decantato consumo di suolo zero, inoltre, occorre sottolineare che proprio nel bilancio del 2023 del Comune di Capannori sono presenti 1,9 milioni di euro da oneri di urbanizzazione, evidentemente ben visti anche dal centrodestra.


Servono un’inversione totale e un approccio di ampio respiro sulle politiche ambientali: deciso cambio di passo sulla gestione dei rifiuti con la chiusura del ciclo e il rilancio dell’educazione alla riduzione dei rifiuti, ma anche stop definitivo al consumo di suolo, con la chiara e ferma opposizione agli assi viari e il rilancio di progetti alternativi di mobilità sostenibile.

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