Unione Comuni Garfagnana, approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2025-27
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Per me, che sono lucchese, definire il Boccherini "eccellenza della cultura toscana", suona come offesa e presa in giro. Sarà dunque bene ricordare la verità storica. Capisco che la storia la scrivono i vincitori e dunque la scrivono i toscani, però su un media trasversale come questo nessuno potrà impedirmi, fino all'ultimo respiro, di ricordare ai miei inebetiti e toscanizzati concittadini la verità storica. L'Istituto Musicale di Lucca venne fondato da Giovanni Pacini durante il regno del Duca Carlo Lodovico di Borbone ed era un'istituzione statale. Venne fondato prima che nel Granducato di Toscana esistesse una qualsiasi istituzione simile. Nel 1849, dopo l'annessione del Ducato di Lucca alla Toscana, evento di spaventosa ricordanza per la città, il governo granducale tolse all'istituto lucchese ogni forma di autonomia. Solo la presenza nel gabinetto di governo del ministro lucchese all'Istruzione Pubblica, ovvero del marchese Cesare Boccella, fece sì che la scuola non venisse chiusa, ma bensì restasse finanziata dallo stato toscano come sezione staccata dell'Istituto Musicale di Firenze, che pur era stato fondato dopo quello lucchese. Uscito il Boccella dal ministero però il governo toscano chiuse (CHIUSE!!!!) l'Istituto Musicale di Lucca mettendo fine ad una lunghissima tradizione di istruzione musicale nella nostra città. Per la cronaca tra i docenti dell'Istituto c'era anche il padre di Giacomo Puccini. A quel punto il Comune di Lucca, a spese proprie, ovvero a spese dei suoi cittadini, decise di mantenere aperto l'Istituto e solo grazie a questa coraggiosa decisione personaggi come Catalani, Puccini (Giacomo), Luporini (Gaetano) e tanti altri hanno potuto studiare a Lucca. La gravissima decisione del governo di Firenze ebbe però effetti secolari e negativi; l'Istituto Musicale di Lucca rimase infatti una scuola comunale e non un conservatorio di stato. Solo nel 1924 avvenne il pareggiamento ai conservatori di stato, ovvero il riconoscimento, da parte dello stato italiano, dell'equipollenza dei diplomi rilasciati a Lucca a quelli rilasciati nei conservatori di stato. Ciò però non cambiò il fatto che a dover sostenere i costi dell'Istituto restò il Comune di Lucca, da solo. Ovvero i costi li hanno sostenuti i lucchesi e questo per un secolo e mezzo, dai tempi del maledetto Granducato. Lo stato toscano distrusse la cultura lucchese chiudendo sia l'Università, che l'Istituto Musicale. Per cui definire il Boccherini come eccellenza della "cultura toscana" è ridicolo.
anonimo - 07/08/2024 01:38Il Consiglio dell’Ente ...
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