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  • 20/08/2024 13:03

Beatrice Venezi verso la direzione musicale del Massimo di Palermo

Venezi verso la direzione musicale del Massimo di Palermo La direttrice molto amata negli ambienti di centrodestra infila un altro incarico oltre ai numerosi ruoli che già riveste. Per Sangiuliano si tratta di un’altra realtà “conquistata” con il nome di punta della destra culturale Per Beatrice Venezi è arrivata l’ora di staccare il biglietto direzione Palermo. La direttrice d’orchestra più in voga nel centrodestra sembra avere ormai a portata di mano l’incarico di direttore musicale presso il Teatro Massimo del capoluogo siciliano. Merito del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: l’accordo con il presidente di Regione Renato Schifani sulla nuova direttrice è arrivato già ad aprile. L’occasione: la conferenza stampa per presentare gli stati generali del cinema che si sarebbero tenuti di lì a poco in Sicilia. E così Venezi, nel mezzo dell’ampio ventagli di incarichi che già ricopre, dovrà trovare tempo anche per gestire l’orchestra palermitana. L’occasione ghiotta di un giro di nomine da sfruttare a proprio piacimento si era aperta in primavera. Dopo le dimissioni di due consiglieri d’amministrazione della Fondazione orchestra sinfonica siciliana e l’incompatibilità del sovrintendente in carica, è decaduto tutto il cda. La soluzione temporanea Schifani l’aveva trovata con Margherita Rizza, nominata commissaria straordinaria a metà giugno. Adesso le tessere del complicato puzzle iniziano a cadere al loro posto e Venezi dovrebbe conquistare in maniera definitiva la pedana che ha solcato già a febbraio scorso. Certo, all’epoca la sua performance aveva suscitato entusiasmi piuttosto contenuti: dopo la sua direzione diversi orchestrali avevano criticato apertamente il lavoro di Venezi, attribuendo la buona riuscita della performance soltanto all’affiatamento dei musicisti. Apriti cielo: su tre di loro è piovuta a strettissimo giro una sospensione di una settimana con trattenuta dello stipendio. I due violinisti e il flautista colpiti dalla sanzione hanno presentato ricorso, ma la punizione esemplare ha fatto rigare dritti gli altri orchestrali che ora si ritroveranno di nuovo diretti dalla maestra i cui «gesti non sono coordinati alla partitura, meglio non guardarla. È stata presentata come se fosse Bernstein, ma è solo un fenomeno mediatico», come si leggeva nella lettera firmata dai professori. La direttrice, da parte sua, aveva reagito con stizza: «Se c’è questo accanimento nei miei confronti in definitiva mi temono». Venezi è amica personale di Giorgia Meloni: a proporla per tanti dei suoi numerosi incarichi è invece spesso il ministro Sangiuliano, che l’ha anche scelta anche come consigliera al ministero. Mentre nei primi mesi del suo incarico passava una o due volte al mese, da marzo non si vede più tanto spesso, raccontano da via del Collegio romano. Ma soprattutto per quanto riguarda i ruoli legati in qualche maniera alla Sicilia, la direttrice potrebbe contare anche sulla stima del vicecapogruppo di FdI alla Camera, il catanese Manlio Messina. Nonché di quella della seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa. Tanto che al ministero c’è chi arriva a dire che Sangiuliano «subisce» Venezi, per cui ora si sta applicando anche il sottosegretario Gianmarco Mazzi, considerato il vero signore della spartizione degli incarichi nelle fondazioni liriche. Mazzi è attualmente alla ricerca del nuovo nome in quota ministeriale da piazzare nel cda del Teatro Massimo, anch’esso da rinnovare a partire da fine agosto: quello uscente, Luciano Fiorino, è considerato espressione della vecchia gestione del ministero e non sarà riconfermato. Movimenti che si incrociano con la riorganizzazione delle fondazioni liriche che Sangiuliano ha messo in cantiere qualche settimana fa, incontrando la strenua opposizione di una serie di sindaci di centrosinistra e di Marco Bucci, primo cittadino di Genova, che però ha smussato la sua posizione in un secondo momento. Attualmente al ministero stanno lavorando a una soluzione di compromesso, consapevoli che nelle prossime settimane intanto andranno in porto le nomine palermitane, dove Regione e comune sono dello stesso colore del governo e quindi non ci sono rischi. Insomma, Venezi avrà la sua direzione. Così come ha avuto un altro programma in Rai: dopo una prima trasmissione sulle donne in musica – Voci fuori dal coro, quattro puntate andate in onda su RaiPlay durante la scorsa stagione – nel palinsesto 2024-25 i dirigenti meloniani di viale Mazzini le hanno assicurato uno spazio anche sulle reti tradizionali: la direttrice condurrà la serata speciale Musica Maestro il prossimo autunno. Chissà che l'occasione non offra nuovo materiale a Virginia Raffaele, che con la sua imitazione andata in onda in Colpa di luna avrebbe però provocato l’irritazione del ministro Sangiuliano, che pure ha smentito di essersi mai lamentato. Se poi la direttrice dovesse voler cambiare aria, ad aspettarla a Venezia, dall’altra parte del paese, c’è Pietrangelo Buttafuoco. Il neodirettore della Biennale, uno degli intellettuali d’area più quotati per il governo di destra (tant’è vero che insieme ad Alessandro Giuli e Giordano Bruno Guerri viene evocato ciclicamente per le poltrone dell’establishment culturale), non è uno sconosciuto per Venezi. La scorsa estate a Taormina disquisivano d’amore in punto di poesia, nei prossimi mesi dalle parti del ministero si vocifera con una certa sicumera di un incarico nella Biennale musica. Buttafuoco ricambia la gentilezza della direttrice, insomma: Venezi infatti fino a inizio 2024 è stata direttrice artistica di Taormina Arte, che governava insieme alla sovrintendente Ester Bonafede. Le due – la cui nomina nel 2022 era stata contestata dal comune siciliano, che arrivò a parlare di «sopruso» e «cafonata» – sono decadute insieme al cda quando il sindaco Cateno De Luca e il consigliere Gianandrea Agnoni lo hanno abbandonato. Delle loro gesta rimangono poche tracce, a parte il passaggio di Harrison Ford a Taormina per presentare l’ultimo capitolo di Indiana Jones, e conti – già in rosso prima del loro arrivo – non particolarmente in salute. Editorialedomani.it

I commenti

C'è anche oltre al Maloox ad esempio l'omeoprazolo che ha più efficacia durevole.Purtroppo non a tutti piace che una donna a prescindere di chi sia figlia etc abbia successo, Lucca è nota per la sua mentalità gelosa e stupida.

Io auguro a la Venezi e a tutte le musiciste di ottenere successo e gamma a prescindere da eventuali preferenze politiche.

Che facciano un buon lavoro, facciano conoscere la musica anche a gente ignorante come me, che si sono avvicinati per loro merito anche alla musica sinfonica e da orchestra.

Questo è importante diffondere a livello popolare questa musica.

Elisa - 26/08/2024 21:56



Beatrice Venezi, la giovane e talentuosa direttrice d'orchestra, nonché consulente del Governo nell'ambito della cultura, sarò al timone di un programma su RaiPlay, che si chiama Voci fuori dal coro. In un'intervista rilasciata al Corriere, la 34enne risponde ad alcune domande circa la sua professione, ma anche le polemiche che sono nate attorno alla sua figura, soprattutto da quando ha manifestato apertamente le sue convinzioni politiche: "Tra l'essere donna e l'essere di destra è un bel match. Ma credo che sia più imperdonabile essere conservatori, o di destra, come dice lei" dichiara.

Le critiche rivoltele in questi anni
In questi anni, infatti, non sono mancate critiche anche piuttosto pungenti nei suoi confronti che, però, ha imparato a cogliere con la giusta distanza, sebbene questo meccanismo non faccia altro che generare false credenze. La direttrice d'orchestra, infatti, si addentra in un paragone con una delle grandi voci della musica italiana, Mia Martini:

Il gioco è sempre lo stesso: distruggere il proprio nemico attaccandolo sulla sua competenza tecnica, cercando di smontare una preparazione costruita in decenni — studio da quando ho 6 anni e da 12 lavoro come direttore d’orchestra. È il meccanismo Mia Martini: a forza di dire che portava sfiga sappiamo la fine tragica che ha fatto. Ma penso che se c’è questo accanimento nei miei confronti in definitiva mi temono
Il programma di Beatrice Venezi su RaiPlay
Il programma che la vedrà protagonista, ha il compito di gettare luce su otto compositrici che hanno fatto la storia della musica, delle artiste che sono state in grado di cambiare gli schemi: "Ogni donna che ci accompagnerà in questo viaggio è una donna senza il cui contributo, io oggi forse non potrei salire sul podio", racconta Venezi. Quando le si fa notare che potrebbe essere uno show quasi femminista, lei dichiara: "Mi accusano di non essere sufficientemente femminista perché voglio farmi chiamare direttore o maestro, al maschile. Il femminismo dovrebbe essere una questione concreta, non ideologica, a sostegno delle istanze femminili. Invece è banalmente legato alle dispute lessicali".  Secondo Venezi, è necessario sradicare alcune credenze che hanno a che vedere con il modo in cui si percepiscono le donne al giorno d'oggi, motivo per cui è stata creata una falsa narrazione anche su come le donne siano arrivate a certi traguardi:

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renata - 26/08/2024 20:48

w la venezi w il maloox per la sinistra comunque sia lei ha avuto successo !!! e' la vita

zizzi - 26/08/2024 20:45

Ora che sono vecchietto spero mi perdonerete queste rimembranze, ma è che mi commuovo quando ripenso all'infanzia...
La prima volta che vidi la scritta in questione avrò avuto 6-7 anni. Non capivo che senso avesse inneggiare alla femmina del ratto con tanto di punto esclamativo!
Tanto più che ci aggiungevano l'aggettivo "pelosa"... (comprensibile, erano i primi anni '70) e io non capivo, perché specificarlo, le femmine del ratto non sono tutte pelose?
Guarda te che cosa mi ha ricordato "W la Venezi"... Su "W Renzi" tralascio, ma anche lì avrei alcune associazioni di idee.
Ma quelli che tirano in ballo il Maalox sono tutti la stessa persona? Informatori sanitari?

JD - 26/08/2024 13:32

Orgoglio tuo

Nessuno - 25/08/2024 21:34

W la Venezi orgoglio Lucchese peccato per i bruciori di pancia di qualcuno

Duccio - 25/08/2024 18:10

No, no, mi sono spiegato male.
Io non parlavo di scritte POLITICHE contro la giovincella in questione, sottolineavo semplicemente il fatto che per una pura associazione di idee (come dicevano i greci), "W la Venezi" che tu scrivi mi fa rimembrare quelle prime scritte "W la..." che da bambino vedevo sui muri, tanti anni fa, e chiedevo spiegazione e nessuno me le dava (infatti poi ho dovuto capirle da me). C'entrava l'anatomia, non la politica.

JD - 25/08/2024 10:16

Ricordo la sinistra che scriveva sui muri di scuola alla ragazza ancora giovane Venezi fascista in quanto tra di avere un padre di destra Radicale.Penso che queste ignobili persone già a una ragazza ancora a scuola nemmeno maggiorenne, ora prendano tanto Malox per bruciore di stimaco

W Renzi
W la Venezi

Minos - 24/08/2024 20:23

Mino sei un ganzo.
Se ti ritieni "come Renzi" mi dispiace per te, ma ad ognuno il suo.
Mi piace soprattutto quel tuo spontaneo "W la Venezi", che io interpreto come quelle scritte che vedevo da piccino sui muri di Lucca, e chiedevo a mia mamma, "Ma che vuol dire?" e lei non mi rispondeva mai... Com'erano? Ah, sì... "W la ... "

JD - 24/08/2024 16:46

So solo olo che a sinistra prendono tanto malox quando la sentono che questa lucchese ha vari successi

Professorone - 23/08/2024 11:49

Visto il curriculum vitae manca solo quante volte fa pipì e pupu'al giorno e se mangia cavoli a merenda.

Anonimo - 23/08/2024 09:28

Puccini contro tutti. Beatrice Venezi presenta la biografia sui generis di un genio anticonformista

Proseguono le celebrazioni pucciniane per i 100 anni della scomparsa del maestro e domani sera, venerdì 2 agosto, si terrà un doppio evento al 70mo Festival Puccini a Torre del Lago. In occasione del secondo appuntamento in cartellone con Manon Lescaut, tra le opere più difficili di Puccini, per la regia di Massimo Gasparon e la direzione d’orchestra di Beatrice Venezi, quest’ultima terrà un pre-show con la presentazione del suo nuovo libro “Puccini contro tutti – Arie, fughe e capricci di un genio anticonformista” (Utet). L’evento, in collaborazione con la Fondazione Simonetta Puccini, si terrà nell’auditorium della Villa Museo Puccini alle 19.30 e sarà moderato dalla scrittrice e giornalista di Canale 50 Chiara Cini. Concittadina di Puccini, cresciuta nel suo mito, leggendone le lettere e le interviste, arrivata a suonare e dirigere le sue opere, Beatrice Venezi ha colto l’occasione del centenario pucciniano per scrivere una biografia sui generis del maestro di Torre del Lago.

Chi non ha provato almeno una volta a intonare la gloriosa romanza di Calaf nella Turandot, quando in attesa dell’alba canta «Vincerò»? Forse non tutti hanno presente il suo volto, o persino il suo nome, ma le parole e le melodie che hanno reso immortale Giacomo Puccini sono ancora oggi parte indissolubile della cultura popolare italiana. La carriera rivoluzionaria di Puccini comincia molto presto. Il suo talento è cristallino e, nonostante i melomani più snob arriccino il naso, ritenendo le sue opere troppo popolari e la sua musica troppo poco sofisticata per venire eseguita nei grandi teatri, il pubblico lo adora. Successo dopo successo, Puccini conquista l’Italia e l’Europa, diventando presto una celebrità planetaria.

Geniale e rivoluzionario, guascone sempre pronto allo scherzo e alle esagerazioni, amante delle donne ma anche solitario, amante dei motori e ammiratore di Richard Wagner, appassionato di caccia e celebre buongustaio, Puccini non è stato solo un compositore importante, capace di fornire all’opera un punto di riferimento con cui tutti i musicisti successivi dovettero confrontarsi, ma anche una figura sfolgorante nel panorama mediatico. Fu, per esempio, tra i primi a diffondere immagini e video della sua vita privata, come una sorta di antesignano dei moderni influencer, non disdegnò di fungere da testimonial pubblicitario, nella sua concezione della regia operistica fu capace di anticipare il ritmo narrativo dei film, si mosse instancabilmente in giro per il globo e tra le prime pagine dei giornali. Il libro di Beatrice Venezi racchiude undici racconti, undici momenti di vita con la colonna sonora delle opere di Puccini, a formare una sinfonia di emozioni, sorprese, aneddoti che compongono il ritratto luminoso di un genio controcorrente. Subito dopo la presentazione del libro, Beatrice Venezi, come già detto, sarà impegnata a dirigere l’orchestra per Manon Lescaut al grand Teatro all’Aperto del Festival Puccini alle ore 21.15.

“Manon Lescaut è un’opera che purtroppo non fa parte del grande repertorio e non viene eseguita molto spesso perché è un’opera difficile per il pubblico, ma soprattutto è difficile da eseguire, sia musicalmente che registicamente parlando - spiega Beatrice Venezi, raggiunta tra una prova e l’altra - È un’opera in cui Puccini sembra voler dimostrare, dopo l’insuccesso di Edgar, di saper fare tutto, spinto anche da un grande slancio di gioventù: inserisce dei pezzi di genere come i madrigali, i minuetti, grandi concertati in stile verdiano, le grandi arie con la melodia all’italiana e poi l’uso dei leitmotiv che è tipico invece della scuola tedesca. Insomma c’è tutto quello che si poteva fare e immaginare e anche di più in quest’opera che è una grande dimostrazione di tutto il suo talento. Per quanto riguarda l’allestimento sarà uno spettacolo piuttosto pop per cui penso che non ci sia modo migliore per festeggiare questo compositore. Puccini era talmente popolare che la sua musica, da molti teatri e da molti direttori, per lungo tempo, fu considerata musica “da sartine”. Io credo invece che abbia tutto il diritto di rientrare a pieno titolo e di far parte dei grandi compositori che hanno cambiato le sorti del ‘900 musicale in Italia e con lui, con la sua musica, sostanzialmente termina il melodramma italiano”.




I TOSCANALIBRI

ERMETE - 23/08/2024 01:11


“C'è sempre stato qualcosa per cui essere sbagliata: troppo esposta mediatamente, capelli troppo lunghi, il trucco non va bene, l'abito non ne parliamo, i tacchi? Figuriamoci. C'è sempre qualcosa che una donna deve dimostrare di saper fare meglio per poter essere messa alla pari. Anche relativamente alla questione direttore-direttrice”.

Lo ha detto Beatrice Venezi, direttrice (direttore) d'orchestra, alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lucca) dove ha presentato il suo nuovo libro su Puccini.

“Sapete quante volte - ha aggiunto - mi è capitato di vedere gli annunci con scritto 'l'orchestra diretta del maestro e il nome di un mio collega. E 'l'orchestra diretta da Beatrice Venezi’, senza alcun tipo di titolo accademico per quanto in realtà sia stato preso con il massimo dei voti e la lode. Quindi credo che ci sia ancora tanto lavoro da fare per le donne ma mi pare di capire che, con il ricambio generazionale, questa cosa verrà sempre più facile perché vedo un grande cambiamento nelle giovani generazioni”.

ERRANTE - 23/08/2024 01:09

io sono "anarchico" e scrivo come mi riesce non so i vvvverbiiii sono un po' come renzi spegie in inglese ma w la venezi

mino - 23/08/2024 01:06

Oh, a destra non ce la fate manco con la grammatica, e vi mettere a ragionare di sculture e partiture…per questa volta vi aiuto io, ma forse è meglio per tutti se con la cultura lasciate perdere: “Se fosse stata amica di […] le avrebbero fatto […]”
Godetevi la Venezi finché vi dura, caproni ignoranti!

anonimo - 22/08/2024 23:45

Come al solito si parla con il tenore del gossip politico e si trascura l'aspetto musicale. Ma insomma qualche direttore affermato , qualche musicista che l'ha avuta come direttore, ce lo dice se sa fare il suo mestiere o no ? Aldila' delle interpretazioni dimostra di conoscere la tecnica della direzione di orchestra ? se si smettetela e lasciamola lavorare, se no abbiate il coraggio di dirlo senza paura che qualcuno vi licenzi.

anonimo - 22/08/2024 20:41

Se era amica di qualcuno a sinistra le facevano una statua in Piazza Grande

Leathet - 22/08/2024 13:41

Mascagni era fascista e di musica ne capiva. Se questa qui di musica ne capisce, non conta nulla se dirige il Massimo perché di FdI. Se invece di musica non ne capisce, allora peggio per i palermitani.

anonimo - 22/08/2024 01:42

Occhiu chi nun viri, aricchia chi nun senti, campa quantu voi, nun ti succeri nenti

anonimo - 21/08/2024 19:50

Nessuno è profeta in patria

Dina - 21/08/2024 17:27

Finalmente questo genio, con capelli meravigliosi, bellissima.da far girare la testa e incomparabile nella sua professione la NUMERO UNO dico finalmente ha coronato il.suo sogno e và verso altre mete. Buon viaggio..

Anonimo - 21/08/2024 07:12

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