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  • 06/01/2025 16:13

Pd Lucca “Bilancio di previsione e piano triennale: la giunta Pardini campa…di rendita. Nessuna promessa mantenuta

Consiglieri e consigliere Pd Lucca: “Bilancio di previsione e piano triennale: la giunta Pardini campa…di rendita. Nessuna promessa mantenuta, tutti gli annunci della campagna elettorale rimandati a data da destinarsi”


“Per la giunta Pardini è proprio il caso di dire “Grazie Tambellini!” È questo infatti il nuovo slogan che l’amministrazione comunale si appresta a fare proprio per la seconda metà del mandato e, chissà, forse anche per la ricandidatura del 2027. A dirlo, più che noi, sono gli atti: a poche ore dalla discussione in consiglio comunale del bilancio di previsione 2025 e del piano triennale opere pubbliche emerge un elemento: niente degli annunci fatti in campagna elettorale e in questi due anni e mezzo di mandato sarà attuabile entro la fine del mandato. Fatta eccezione per qualche lavoro ordinario, spacciato come realizzazione storica.” Intervengono così le consigliere e i consiglieri del Partito Democratico in consiglio comunale.

“Al netto di qualche meritevole rotonda, a San Donato e a Monte San Quirico  (che quando governava Tambellini erano classificate dagli attuali amministratori come opere banali, mentre ora sono infrastrutture di strabiliante magnificenza), alle solite festine, lucine e intrattenimento, l’amministrazione Pardini non farà niente di ciò che ha annunciato e promesso. Anzi, sposta in avanti - intanto al 2027 e poi vedremo - i progetti presentati in pompa magna in questi due anni e mezzo. Le uniche cose che vedranno la luce, seppur con alcuni ritardi, saranno solo ed esclusivamente i progetti e i cantieri lasciati in eredità dall’amministrazione Tambellini, tra Pnrr, fondi regionali e altri lavori già pronti per essere inaugurati”. “Il bilancio è infatti sintetizzabile con una sola immagine: chiacchiere tante, fatti pochissimi. Dovevano togliere i tir dalla Circonvallazione e invece non esiste neanche un abbozzo di piano per migliorare la viabilità intorno alle Mura, notevolmente peggiorata; dovevano occuparsi delle periferie e invece non esiste un piano per riqualificare le frazioni soprattutto negli spazi di aggregazione, nella viabilità e nei collegamenti. In compenso si spenderà mezzo milione di euro per riqualificare in modo discutibile piazza Napoleone, con panchine in marmo di Carrara e nuovo asfalto. L’ex Manifattura è stato uno dei cavalli di battaglia della giunta attuale, ma oggi Pardini è all’anno zero: il cantiere dell'area nord non è ancora nella disponibilità del Comune e la situazione dell'area sud, una delle principali promesse elettorali del sindaco, completamente ferma. Zero trasparenza rispetto al futuro di questa porzione di città e zero capacità di concretizzare il progetto Music Innovation Hub, venduto dagli attuali amministratori come cosa fatta. Il faraonico parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria, l’opera che doveva diventare il simbolo dell’amministrazione comunale a detta dello stesso sindaco, non sarà neanche cantierizzato entro il 2027. Stessa sorte per il nuovo stadio (venduto come cosa fatta dall’assessore Barsanti), di cui non se ne farà niente. Il nuovo palazzetto dello sport doveva essere un’opera strategica del mandato, invece è stata rimandato a dopo il 2027; la piscina comunale doveva riaprire già da diversi mesi (come testimoniano gli annunci fatti) e invece, dopo un bando per il suo affidamento che faceva acqua da tutte le parti, riaprirà - forse - con il nuovo palasport, quindi a data da destinarsi”. “Non solo opere: parliamo anche dei tagli al sociale. L’azzeramento del contributo affitto, che lascia senza un supporto importante centinaia di cittadini (oltre 600), coincide con l’ultima rilevazione pubblicata su Repubblica pochi giorni fa che identifica Lucca come seconda provincia più cara d’Italia per quanto riguarda gli affitti. L’amministrazione Pardini ha pensato di affrontare il problema cancellando quelle risorse e gestendo il sociale con gli stessi importi pre-pandemia, nonostante che i bisogni e le nuove povertà siano fortemente cambiati. Continua così una narrazione festaiola e divisiva, che posiziona sindaco e assessori molto distanti dalla vita reale e dalle difficoltà che affrontano ogni giorno i cittadini, quotidianamente trattati dall’amministrazione in soggetti di serie A e di serie B”.

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