• 2 commenti
  • 07/06/2025 09:24

Tso, quando la psichiatria si scontra con la Costituzione

il 30 maggio 2025 la Corte Costituzionale ha depositato la sentenza n. 76, destinata a segnare una svolta profonda nella gestione dei trattamenti sanitari obbligatori (TSO) in Italia. La Corte ha riconosciuto ciò che molte persone con esperienza del disagio psichico, familiari, operatori critici e giuristi denunciavano da tempo: il TSO, così com’è regolato dagli articoli 33, 34 e 35 della legge 833/1978, è parzialmente incostituzionale. Nel dettaglio, la Corte ha dichiarato illegittima l’assenza di garanzie minime di difesa e partecipazione per la persona sottoposta a un TSO: non è previsto l’obbligo di notificare tempestivamente il provvedimento sindacale, né quello di ascoltare il paziente prima della convalida del giudice tutelare. In pratica, la persona può essere ricoverata coattivamente senza sapere il perché, senza essere ascoltata, senza poter reagire in tempo utile. Un paradosso giuridico che incide sulla libertà personale, sul diritto alla salute, sul principio del giusto processo e sulla dignità umana. La Corte ha motivato la sua decisione richiamando gli articoli 13, 24, 32 e 111 della Costituzione, nonché gli articoli 6 e 13 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Il TSO, ha ricordato, non è una misura di sicurezza né di difesa sociale, ma un intervento sanitario a tutela della salute della persona, da adottare solo come extrema ratio, quando ogni altra possibilità di consenso e cura condivisa sia fallita. Eppure, nel dibattito interno alla psichiatria italiana, questa sentenza sta generando forti resistenze. Molti psichiatri – abituati da decenni a considerare il TSO come uno strumento tecnico e ordinario – la vivono come un attacco alla loro autonomia. Ma forse, più che un attacco, questa sentenza è un invito alla responsabilità: a ripensare la cura come relazione, a ricostruire fiducia, ad abitare le crisi con strumenti che non siano solo coercizione e contenimento. È tempo che la psichiatria italiana, istituzionale e territoriale, raccolga la sfida che questa pronuncia propone: restare dentro la legalità costituzionale, non per dovere burocratico, ma per dignità professionale. E per una ragione ancora più profonda: perché la vera cura non nasce dalla forza, ma dall’ascolto. Salvatore Marzolo, MD Department of Psychiatry ASL Caserta UOSM 15 Piedimonte Matese Secretary INDTC Italy Organizational Founder "Ponti di Vista" APS

I commenti


Salute mentale e ricovero sanitario obbligatorio: la Consulta rafforza le tutele dei pazienti
di Massimo Cozza
Salute mentale e ricovero sanitario obbligatorio: la Consulta rafforza le tutele dei pazienti
Una decisione storica afferma il diritto al contraddittorio e alla difesa in caso di Trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Il provvedimento deve essere trasmesso alla persona interessata. Riconosciuta necessaria anche l’audizione del giudice tutelare

03 GIUGNO 2025
AGGIORNATO ALLE 11:20
2 MINUTI DI LETTURA
La normativa sul trattamento sanitario obbligatorio (TSO) migliora a tutela dei diritti costituzionali dei cittadini, 47 anni dopo la legge 180. È questo il senso principale della sentenza numero 76 del 30 maggio 2025 della Corte costituzionale, con la quale viene sancita l’illegittimità dell’articolo 35 della legge 833 del 1978, istitutiva del Servizio sanitario nazionale. Una decisione storica afferma il diritto al contraddittorio e alla difesa in caso di Trattamento sanitario obbligatorio (Tso)

Cosa accade oggi
Oggi le condizioni per un Tso prevedono l’esistenza di alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici, la mancata accettazione degli stessi “da parte dell’infermo”, e l’assenza di condizioni e circostanze per l’adozione di tempestive e idonee misure extraospedaliere. La proposta motivata di un medico viene sottoposta a convalida di un secondo medico appartenente al servizio sanitario nazionale, normalmente uno psichiatra. Quindi il sindaco adotta il provvedimento che dispone il Tso entro 48 ore dalla convalida motivata da parte dello specialista. Infine, il provvedimento sindacale deve essere notificato, entro 48 ore dal ricovero, al giudice tutelare che, entro le successive 48 ore, assunte le informazioni e disposti gli eventuali accertamenti, provvede con decreto motivato a convalidare o a non convalidare il TSO e ne dà comunicazione al sindaco.


Cosa cambia con la sentenza
La Corte, invece, a maggior tutela dei diritti costituzionali, ritiene che la persona interessata, o il suo legale rappresentante ove esistente, debba ricevere la comunicazione del provvedimento del sindaco e debba essere sentita dal giudice tutelare, verosimilmente nel servizio psichiatrico ospedaliero dove è ricoverato in seguito alla stessa ordinanza del sindaco, prima del definitivo provvedimento di convalida.

Più tutele per il paziente: il giudice deve sentirlo
L’attuale procedura, per la Corte, determina “una significativa compressione del diritto di difesa e al contradditorio”, per i quali non può essere di ostacolo la condizione di alterazione psichica. Nella sentenza si riporta che la stessa Corte europea per i diritti dell’uomo (CEDU) ha sottolineato l’importanza dell’audizione diretta del paziente da parte del giudice tutelare, per valutare realmente e correttamente la situazione prima di decidere, anche al fine di adottare provvedimenti urgenti come la nomina di un amministratore di sostegno provvisorio.

La Corte sottolinea che “l’obbligo di comunicazione e di audizione sono stati ritenuti necessari anche in relazione ad altre misure amministrative restrittive della libertà personale, quali l’accompagnamento coattivo alla frontiera e il trattenimento dello straniero presso centri di permanenza per il rimpatrio”.

Salute mentale, i numeri dell’emergenza: in un anno 26.000 richieste in più al pronto soccorso
di Massimo Cozza
23 Dicembre 2024
Salute mentale, i numeri dell’emergenza: in un anno 26.000 richieste in più al pronto soccorso
Il trattamento sanitario obbligatorio solo se lo decide il giudice
La sentenza richiama non solo l’art. 32 della Costituzione per il quale nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge ma anche l’art. 13 per il quale non è ammessa alcuna restrizione della libertà personale se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria.

Tra le misure restrittive della libertà personale la Corte annovera “anche ogni trattamento medico suscettibile di essere eseguito con forza nei confronti del paziente”. La riconducibilità del TSO alle garanzie congiunte degli artt. 32 e 13 della Costituzione indica il suo “carattere eccezionale” e la regola, di norma, del “consenso libero ed informato del paziente maturato in seno all’alleanza terapeutica”.

Salute mentale: “In Italia 2 milioni senza cure. Servono 2 miliardi in più”
07 Ottobre 2024
Salute mentale: “In Italia 2 milioni senza cure. Servono 2 miliardi in più”
TSO per tutelare la salute mentale
La Corte, inoltre, sottolinea che il TSO “non è una misura di difesa sociale ma deve essere necessariamente finalizzato alla tutela della salute mentale del paziente stesso”. Con la prossima pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale le indicazioni della Corte diventeranno efficaci dal giorno successivo, senza necessità di nuove norme. Se il Parlamento interverrà, qualunque siano le soluzioni legislative, dovranno essere rispettose “dello statuto costituzionale della libertà personale e dei diritti costituzionali di difesa e al contraddittorio”.

Salute mentale e carcere, cosa ci insegna il caso di Luca Delfino
Massimo Cozza
01 Agosto 2023
Salute mentale e carcere, cosa ci insegna il caso di Luca Delfino
In conclusione, si tratta di una importante decisione che rafforza la dignità delle persone con disturbi mentali e i loro diritti di cittadinanza, respingendo in modo chiaro il mandato di controllo sociale alla psichiatria, ribadendo la finalità terapeutica del TSO ed escludendo le esigenze costituzionali di ordine pubblico e sicurezza riconoscibili in capo alla collettività.

Massimo Cozza, psichiatra Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 2


ITALIANO MEDIO - 14/06/2025 01:01


Denunciato un uomo per resistenza a p.u. presso reparto psichiatria dell' Ospedale di Oristano

La Polizia di Stato di Oristano ha denunciato un cittadino originario della zona dell’Ogliastra, responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

Un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti della Questura, veniva inviato dalla Sala Operativa presso il locale nosocomio in quanto era stata segnalata la presenza di una persona all’ingresso del reparto di psichiatria – dal quale era stata dimessa poco prima - che non voleva allontanarsi dal posto, creando disturbo agli operatori sanitari.

Giunti sul posto e dopo aver tranquillizzato il soggetto, gli operatori della Volante, di concerto con la Centrale Operativa e il personale sanitario, riuscivano ad individuare una soluzione per permettere all’uomo di trascorrere la notte al riparo e consentirgli di rientrare presso la propria residenza nella mattinata successiva.

L’uomo, reso edotto della soluzione temporanea, assumeva però un atteggiamento violento e aggressivo nei confronti degli operatori e del personale medico presente.

Grazie alla prontezza degli agenti, addestrati alla gestione di tali eventi, il soggetto veniva immobilizzato, evitando così eventuali ulteriori spiacevoli sviluppi contro l’incolumità degli operatori e del personale sanitario in servizio. L’uomo veniva successivamente affidato alle cure del reparto di psichiatria e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

Presso l’Ospedale San Martino di Oristano la sorveglianza e la sicurezza del personale sanitario e degli utenti viene assicurata anche dalla quotidiana presenza, presso il Pronto Soccorso, degli agenti del Posto Fisso di Polizia, anch’esso incardinato nell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che funge altresì da strumento di raccordo con il personale ospedaliero per l’acquisizione dei referti e altra documentazione utile ai fini investigativi.

Raimondo - 08/06/2025 14:02

Gli altri post della sezione

Senza Parole.....

Oggi a Lucca, appena fuori ...

MURABILIA 2025

MURABILIA 2025Il tema del ...

Squadra Anti-degrado

Ci vorrebbe una squadra an ...