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  • 19/07/2025 10:44

Il Serchio delle Muse incanta Coreglia: musica e parole alla Limonaia del Forte


Un numeroso pubblico ha applaudito gli artisti del festival lirico ideato dal Maestro Luigi Roni: una serata ricca di emozioni, in una location magnifica, tra arie musicali celeberrime e narrazioni coinvolgenti


19 luglio 2025

COREGLIA ANTELMINELLI – Una location stupenda, un parterre di artisti d’eccezione e una platea numerosa e attenta: questi gli ingredienti di una serata di conclamato successo.

Ieri sera (venerdì 18 luglio) il festival lirico “Serchio delle Muse” è tornato ad incantare la Limonaia del Forte a Coreglia Antelminelli con uno straordinario spettacolo di musica e parole, che ha emozionato il pubblico tra arie musicali celeberrime e narrazioni coinvolgenti.

La serata si è aperta con i saluti dell’Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Coreglia Antelminelli Lara Baldacci e del Presidente dell’Associazione Musicale “Il Serchio delle Muse” Fosco Bertoli e l’illustrazione del programma di sala a cura dell’Avv. Michele Salotti.

Ci onoriamo anche quest’anno – ha esordito l’Assessore Baldacci, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale – di ospitare una tappa di questo viaggio musicale che il Serchio delle Muse ogni anno propone, portando la grande lirica nei meravigliosi borghi della Valle del Serchio. Una meravigliosa intuizione del Maestro Luigi Roni, al quale va il nostro ricordo e la nostra sincera gratitudine, la cui eredità è stata raccolta e portata avanti, con competenza ed entusiasmo, dall’Associazione Musicale presieduta da Fosco Bertoli, alla quale va il nostro sentito ringraziamento”.

Il baritono Marzio Giossi si è subito messo in mostra su un tema di Francesco Paolo Tosti - compositore e cantante italiano di grandissimo prestigio, maestro di canto alla corte della regina Vittoria (prima) e del re Edoardo VII (poi) – L’ultima canzone, dimostrando notevole capacità interpretativa e senso del dramma. Spazio, quindi, all’elegante soprano Serena Farnocchia che, con padronanza di voce e presenza scenica, si è cimentata ne La ricordanza di Vincenzo Bellini facendo un salto indietro nel tempo. Ed ecco, infine, il tenore Gianni Mongiardino impegnato in un brano – Tu che m’hai preso il cor – di rara bellezza composto da Franz Lehàr.

Ad accompagnare gli interpreti, le sapienti mani del Maestro Paolo Raffo che, al pianoforte, ha saputo rendere il pathos del romanticismo verdiano di seconda metà dell’’800: tre arie da Un ballo in maschera e Simon Boccanegra, piene di trasporto e, in certi casi, di tensione. Giuseppe Verdi ha mandato in archivio la prima parte del concerto. Sul palco è salita la narratrice Lucia Morelli che, con maestria, ha saputo affrescare la vivacità culturale coreglina di fine ‘800 e inizio ‘900 ricordando come il borgo fosse, in quel periodo, un crocevia di artisti in cerca di riposo e di ispirazione: da Manara Valgimigli a Carlo Carrà, fino a Giuseppe Ungaretti.

Il concerto ha ripreso con le liriche del Nemico della patria di Umberto Giordano, dall’Andrea Chénier, scelto appositamente dal baritono Marzio Giossi in quanto inno all’unione e all’amore fraterno tra i popoli. Più delicata e soave la parentesi di Amilcare Ponchielli, Cielo e mar! da La Gioconda, e struggente la Nedda! Silvio! da Pagliacci di Ruggero Leonacavallo. Il tenore Gianni Mongiardino si è messo in evidenza sull’intramontabile Nessun Dorma (da Turandot) di Giacomo Puccini, omaggiato anche con Un bel dì vedremo (da Madama Butterfly) dalla raffinata interpretazione di Serena Farnocchia. Sul finale ancora Verdi (stavolta il Don Carlo), ma sul bis la scelta è ricaduta sulla meravigliosa romanza Musica proibita di Stanislao Gastaldon in una versione a tre voci da applausi.

A fine concerto il pubblico ha potuto visitare le sale espositive del Palazzo del Forte dove è in corso l’originale mostra “Questo loro non l’hanno fatto, loro sì” presentata dal Comune di Coreglia Antelminelli e curata dall’artista Gianfalco Masini che ha coinvolto 27 artisti oltre al curatore.

Stasera abbiamo messo in relazione la musica, la narrazione e la pittura – ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Musicale “Il Serchio delle Muse” Fosco Bertoliin un Comune come quello di Coreglia Antelminelli che sta dimostrando una spiccata sensibilità verso il mondo dell’arte, della storia e della cultura. Lo abbiamo fatto con un cast di artisti davvero formidabile, che calca i palcoscenici internazionali, molto noto al pubblico che ci segue in quanto amici del nostro festival. Il ringraziamento va all’Amministrazione Comunale per averci ospitato in questo appuntamento, divenuto ormai un punto fermo del programma, e a tutto lo staff del Comune per il prezioso supporto dimostrato”.

Il festival “Il Serchio delle Muse” è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, dalle aziende e dai media partners e dalle Istituzioni: i 14 Comuni della Valle coinvolti, l’Unione dei Comuni della Garfagnana, l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio, l’Unione dei Comuni del Frignano, il Comune di Pievepelago, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Modena, e la Regione Toscana e la Provincia di Lucca.

Foto di Nicola Tognetti

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