Il Serchio delle Muse incanta Coreglia: musica e parole alla Limonaia del Forte
Un numeroso pubblico ha a ...
Un
numeroso pubblico ha applaudito gli artisti del festival lirico
ideato dal Maestro Luigi Roni: una serata ricca di emozioni, in una
location magnifica, tra arie musicali celeberrime e narrazioni
coinvolgenti
19 luglio 2025
COREGLIA
ANTELMINELLI – Una location stupenda, un parterre di
artisti d’eccezione e una platea numerosa e attenta: questi gli
ingredienti di una serata di conclamato successo.
Ieri sera
(venerdì 18 luglio) il festival lirico “Serchio
delle Muse” è tornato ad incantare la Limonaia del Forte
a Coreglia Antelminelli con uno straordinario spettacolo di
musica e parole, che ha emozionato il pubblico tra arie
musicali celeberrime e narrazioni coinvolgenti.
La serata si
è aperta con i saluti dell’Assessore alle Politiche Culturali del
Comune di Coreglia Antelminelli Lara Baldacci e del Presidente
dell’Associazione Musicale “Il Serchio delle Muse” Fosco
Bertoli e l’illustrazione del programma di sala a cura
dell’Avv. Michele Salotti.
“Ci onoriamo anche
quest’anno – ha esordito l’Assessore Baldacci, a nome di
tutta l’Amministrazione Comunale – di ospitare una tappa di
questo viaggio musicale che il Serchio delle Muse ogni anno propone,
portando la grande lirica nei meravigliosi borghi della Valle del
Serchio. Una meravigliosa intuizione del Maestro Luigi Roni, al quale
va il nostro ricordo e la nostra sincera gratitudine, la cui eredità
è stata raccolta e portata avanti, con competenza ed entusiasmo,
dall’Associazione Musicale presieduta da Fosco Bertoli, alla quale
va il nostro sentito ringraziamento”.
Il baritono Marzio
Giossi si è subito messo in mostra su un tema di Francesco
Paolo Tosti - compositore e cantante italiano di grandissimo
prestigio, maestro di canto alla corte della regina Vittoria (prima)
e del re Edoardo VII (poi) – L’ultima canzone, dimostrando
notevole capacità interpretativa e senso del dramma. Spazio, quindi,
all’elegante soprano Serena Farnocchia che, con padronanza
di voce e presenza scenica, si è cimentata ne La ricordanza
di Vincenzo Bellini facendo un salto indietro nel tempo. Ed
ecco, infine, il tenore Gianni Mongiardino impegnato in un
brano – Tu che m’hai preso il cor – di rara bellezza
composto da Franz Lehàr.
Ad accompagnare gli
interpreti, le sapienti mani del Maestro Paolo Raffo che, al
pianoforte, ha saputo rendere il pathos del romanticismo
verdiano di seconda metà dell’’800: tre arie da Un ballo in
maschera e Simon Boccanegra, piene di trasporto e, in
certi casi, di tensione. Giuseppe Verdi ha mandato in archivio
la prima parte del concerto. Sul palco è salita la narratrice Lucia
Morelli che, con maestria, ha saputo affrescare la vivacità
culturale coreglina di fine ‘800 e inizio ‘900 ricordando come il
borgo fosse, in quel periodo, un crocevia di artisti in cerca di
riposo e di ispirazione: da Manara Valgimigli a Carlo
Carrà, fino a Giuseppe Ungaretti.
Il concerto ha
ripreso con le liriche del Nemico della patria di Umberto
Giordano, dall’Andrea Chénier, scelto appositamente dal
baritono Marzio Giossi in quanto inno all’unione e all’amore
fraterno tra i popoli. Più delicata e soave la parentesi di
Amilcare Ponchielli, Cielo e mar! da La Gioconda, e
struggente la Nedda! Silvio! da Pagliacci di Ruggero
Leonacavallo. Il tenore Gianni Mongiardino si è messo in
evidenza sull’intramontabile Nessun Dorma (da Turandot)
di Giacomo Puccini, omaggiato anche con Un bel dì vedremo
(da Madama Butterfly) dalla raffinata interpretazione di
Serena Farnocchia. Sul finale ancora Verdi (stavolta il Don
Carlo), ma sul bis la scelta è ricaduta sulla
meravigliosa romanza Musica proibita di Stanislao Gastaldon
in una versione a tre voci da applausi.
A fine concerto il
pubblico ha potuto visitare le sale espositive del Palazzo del
Forte dove è in corso l’originale mostra “Questo loro
non l’hanno fatto, loro sì” presentata dal Comune di
Coreglia Antelminelli e curata dall’artista Gianfalco Masini
che ha coinvolto 27 artisti oltre al curatore.
“Stasera
abbiamo messo in relazione la musica, la narrazione e la pittura
– ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Musicale “Il
Serchio delle Muse” Fosco Bertoli – in un Comune come
quello di Coreglia Antelminelli che sta dimostrando una spiccata
sensibilità verso il mondo dell’arte, della storia e della
cultura. Lo abbiamo fatto con un cast di artisti davvero formidabile,
che calca i palcoscenici internazionali, molto noto al pubblico che
ci segue in quanto amici del nostro festival. Il ringraziamento va
all’Amministrazione Comunale per averci ospitato in questo
appuntamento, divenuto ormai un punto fermo del programma, e a tutto
lo staff del Comune per il prezioso supporto dimostrato”.
Il festival “Il Serchio delle Muse” è sostenuto dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione
Banca del Monte di Lucca e dalla Banca Versilia Lunigiana e
Garfagnana, dalle aziende e dai media partners e
dalle Istituzioni: i 14 Comuni della Valle coinvolti, l’Unione
dei Comuni della Garfagnana, l’Unione dei Comuni della Media
Valle del Serchio, l’Unione dei Comuni del Frignano, il
Comune di Pievepelago, la Regione Emilia-Romagna, la
Provincia di Modena, e la Regione Toscana e la
Provincia di Lucca.
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