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  • 18/08/2025 09:34

Pietro Fazzi, dall’esperienza di sindaco all’impegno civico

Per i lucchesi il nome di Pietro Fazzi richiama gli anni in cui fu sindaco della città, dal 1998 al 2006. Uomo di riferimento del centrodestra, venne eletto per la prima volta nel ’98 e riconfermato nel 2002, guidando il Comune in una fase di grandi trasformazioni urbane e politiche. La sua seconda esperienza amministrativa si concluse bruscamente con la caduta della giunta, frutto di tensioni interne e contrasti che segnarono la fine anticipata del mandato. Dopo la stagione da primo cittadino, Fazzi rimase comunque presente nella vita pubblica. Nel 2006 entrò in consiglio provinciale, mentre nel 2012 tentò nuovamente la corsa a Palazzo Orsetti come candidato civico, riuscendo ad ottenere un seggio in consiglio comunale. Negli anni più recenti ha progressivamente lasciato la ribalta politica, ma non l’impegno per la città. Ha assunto incarichi in associazioni di servizio, come i Lions, e si è fatto promotore di iniziative culturali e civiche, legate alla memoria storica e alla valorizzazione del patrimonio locale. Oggi Pietro Fazzi non è più al centro della scena politica, ma resta una figura attiva e conosciuta. Il suo percorso testimonia la volontà di continuare a dare un contributo alla comunità lucchese, seppur in forme diverse rispetto al passato. Il Giornalaio lucchese

I commenti

Di gran lunga meglio di Pardini e Tambellini. Infinitamente meglio di Lazzarini. Tra i sindaci eletti direttamente dal popolo solo Maurino Favilla, uomo per bene ed intelligente era di un altro livello. Gli altri tre rispetto a Fazzi sono stati impresentabili. Questo vuol dire che Fazzi o Favilla fossero dei padreterni??!? No erano semplicemente sindaci culturalmente di livello più alto rispetto alla media della politica lucchese.

Anonimo - 22/08/2025 02:47

ha fatto a suo tempo una città ordinata e pulita

dante - 21/08/2025 19:55

quanti ricordi: la carcassa del Planetarium, per dirne una…. Certo, tutti noi adesso siamo abbagliati dalle meraviglie più recenti, tipo l'ecomostro di San Concordio, ma la tradizione lucchese dei milioni di euro buttati nel cesso e dello sciacquone immediatamente tirato rimane… da Fazzi a Tambellini nulla cambia

Anonimo - 21/08/2025 19:30

Pietro Fazzi è noto ai lucchesi, più che per l'immobilismo e per la pochezza politica, soprattutto per l'orrendo ricordo che ha lasciato su viale Europa. Non i bisogni del cane, ma qualcosa di molto simile, addirittura peggiore perché non biodegradabile: un rottame di aereo a reazione, maldestramente convertito in monumento al trasvolatore Carlo del Prete che ovviamente nulla ha avuto a che fare con gli aerei a reazione, messo lì a imperitura memoria probabilmente solo per onorare la sua personale amicizia col "donatore" del rottame stesso.

Anonimo - 21/08/2025 17:47

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