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  • 13/10/2025 22:53

Gastroprotettori: quando servono davvero e quando fanno più male che bene

Molti prendono il “protettore per lo stomaco” come se fosse una vitamina. In realtà gli inibitori di pompa protonica (IPP) — omeprazolo, pantoprazolo, esomeprazolo e simili — sono farmaci potenti, utili ma non innocui. Nelle fasi acute di gastrite, ulcera o reflusso serio possono fare la differenza. Il problema nasce quando diventano una routine a vita, spesso senza che ci sia più un motivo reale. L’uso cronico può portare a: carenza di ferro, calcio, magnesio e vitamina B12 alterazioni del microbiota intestinale maggiore rischio di infezioni e problemi cardiovascolari In pratica, il “gastroprotettore” usato troppo a lungo finisce per indebolire proprio ciò che dovrebbe proteggere. La strada giusta è parlarne con il medico, valutare una sospensione graduale e lavorare su ciò che davvero protegge lo stomaco: alimentazione equilibrata, pasti regolari, gestione dello stress e sonno adeguato. La salute digestiva non si compra in farmacia, si costruisce ogni giorno. Stampa Alternativa

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