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  • 20/11/2025 13:19

"Votare NO al Referendum contro l'Agenda Gelli-P2-Nordio".



Il monito storico si riaccende: le riforme sulla giustizia riecheggiano disegni eversivi, avallate da inaccettabili ambiguità del Ministro Guardasigilli Carlo  Nordio. 
Domenico Capezzoli, Coordinatore Nazionale del Movimento Civico Insieme per l'Italia, lancia un appello urgente al Voto NO al prossimo Referendum Costituzionale sulla Giustizia. L'allarme è sulla sostanza politica: la riforma rischia di replicare aspetti centrali del "Piano di Rinascita Democratica" della loggia P2 di Licio Gelli, il cui obiettivo era la sottomissione del potere giudiziario all'Esecutivo.
È fondamentale ricordare chi fosse l'ideatore del piano che oggi sembra tornare in auge. Licio Gelli (1919-2015) non fu un semplice faccendiere, ma il "Maestro Venerabile" della loggia Propaganda 2 (P2), una struttura che le commissioni parlamentari definirono un'organizzazione criminale" ed "eversiva". Gelli riuscì a infiltrare le alte sfere dello Stato: politica, vertici militari, servizi segreti, magistratura e imprenditoria. È stato condannato con sentenza definitiva per depistaggio delle indagini sulla Strage di Bologna e per bancarotta fraudolenta in relazione al crac del Banco Ambrosiano. La sua P2 rappresentò il punto più oscuro di un attacco alla Repubblica.
"Il 'Piano di Rinascita Democratica' prevedeva l'indebolimento e il controllo della Magistratura, il principale baluardo di legalità contro il potere occulto. Oggi, la proposta di Separazione delle Carriere e la riforma del CSM non rappresentano un miglioramento tecnico, ma una mossa politica che, di fatto, riallinea la nostra giustizia a quell'agenda eversiva," dichiara Domenico Capezzoli. "Siamo di fronte a un tentativo di blindare il sistema politico da inchieste e controlli, riducendo l'autonomia dei Pubblici Ministeri e l'indipendenza dei Giudici."
A rendere la situazione particolarmente allarmante sono le dichiarazioni Ministro Guardasigilli, Carlo Nordio, che hanno suscitato indignazione e confermato i timori sull'orientamento ideologico dietro la riforma:
"Nordio, su Gelli, ha di fatto sdoganato il suo Piano affermando che se le sue idee fossero 'giuste' andrebbero seguite. Un paragone fuorviante e inaccettabile."
"Affermare che 'se anche Gelli è inciampato nella verità non per questo la verità non è più la verità' sulla P2 è un'affermazione di una gravità istituzionale inaudita," sottolinea Capezzoli. "Il Piano Gelli non è un 'inciampo nella verità', ma un documento eversivo che mirava a distruggere la democrazia. Cercare di legittimare direttamente l'agenda della P2 sminuisce il monito storico che questa organizzazione rappresenta per la nostra Repubblica." Il voto NO è oggi l'unica via per difendere l'assetto costituzionale e i principi di autonomia e indipendenza della Magistratura (Art. 104 e Art. 107 della Costituzione).
"Non permetteremo che le ambiguità e le reminiscenze eversive trionfino," conclude Capezzoli. "Votare NO significa respingere con forza ogni tentativo di subordinare la Giustizia al Potere Esecutivo. È un voto in difesa della libertà, della legalità e della sovranità popolare. Il monito del Governo filo  P2   è chiaro: non abbassiamo la guardia. Votiamo NO."

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