• 4 commenti
  • 31/10/2023 09:29

Per la Palestina, contro il patrocinio di Israele a Lucca Comics.



Lucca, venerdì 3 novembre, ore 16, piazzale Ricasoli (di fronte alla stazione fs), presidio di protesta.

Anche quest'anno il Lucca Comics and Games è ricco di contraddizioni.
Riteniamo gravissimo che l'evento sia patrocinato dall'ambasciata di Israele, uno stato che occupa illegalmente da 75 anni territori della Palestina e porta avanti politiche di apartheid, colonialismo e vera e propria pulizia etnica nei confronti del popolo Palestinese.
Notiamo inoltre che la condizione dei lavoratori "felpati", per cui già si era manifestato nel 2019 e nel 2021 rimane di sfruttamento, con orari di lavoro fino a 12 ore, senza o con brevi pause, paghe orarie in media basse nonostante gli enormi utili che l'evento produce per gli organizzatori. 
Come Unione Popolare stiamo portando avanti una legge di iniziativa popolare per portare in discussione al Parlamento una legge che introduca il salario minimo a 10 euro l'ora indicizzati all'inflazione.
Inoltre la firma dei contratti avviene il giorno prima l'inizio del lavoro e il pagamento della prestazione lavorativa viene inviata molto dopo. 
Per questo i Giovani Comunisti/e di Lucca ed il Collettivo Nuova Resistenza dei giovani di sinistra lucchesi indicono per venerdì 3 novembre, ore 16:00, piazzale Ricasoli, un presidio di protesta contro l'evento.
Sono aperte le adesioni di associazioni, movimenti e partiti che condividano queste parole d'ordine.
Si invita altresì i singoli cittadini e cittadine a partecipare.

I commenti

Nella Cisgiordania attuale vi sono zone controllate da Israele e zone controllate dall'ANP. Ai tempi di Rabin e Barak Israele offrì ad ANP la possibilità di fondare uno stato arabo in Cisgiordania e a Gaza, ma Arafat rifiutò consegnando il suo popolo alle tragedie attuali. Come ho scritto il problema maggiore in Cisgiordania non è il controllo misto, ma la presenza degli insediamenti ebraici. Per ottenere il ritiro di Israele basta che gli arabi garantiscano sicurezza allo stato ebraico. Rimuovere i coloni invece sarebbe complesso e doloroso, ma comunque un governo israeliano forte (quello attuale forte non è) riuscirebbe a sgomberare i coloni come già fatto a suo tempo a Gaza.

PS si calmi e collezioni le figurine con serenità.

Anonimo - 02/11/2023 04:37

E pure lo scrive!
1) L'ONU con la 181 riuscì a concedere la suddivisione nei due stati perché alcune nazioni riluttanti furono convinte dagli USA mediante pagamenti scandalosi, favoriti da facoltosi ebrei
2) gli israeliti avevano conquistato con le cattive ben più del 56% del territorio palestinese, arrivando alla data della risoluzione 181 con il possesso di circa il 75% dei territori palestinesi.

Allego articolo in proposito che elenca anche le innumerevoli risoluzioni ONU mai applicate da Israele, "civiltà superiore".

https://www.assopace.org/index.php/pubblicazioni-assopace/documenti/104-focus-palestina/169-palestina-le-risoluzioni-del-consiglio-di-sicurezza-e-dell-assemblea-generale-dell-onu#:~:text=La%20risoluzione%20181%20sancisce%20la,arabi%20%2C%20prescrizioni%20e%20diritti%20vari.

Addirittura un funzionario ONU fu ucciso da una banda di sionisti.
Come gli stessi sionisti alle origini si fecero terroristi facendo attentati contro gli arabi - eh certo - ma anche contro gli inglesi (King David Hotel di Gerusalemme, 91 morti, e poi ambasciata inglese a Roma), colpevoli di non dare corso alla dichiarazione Balfour: violenza terrorista da subito contro chi si opponeva al loro progetto di invasione.

Israele è nato con la prepotenza, l'arroganza e la violenza dei sionisti.
E mi fanno vomitare quelli che con la stessa prepotenza e arroganza dicono di saper le cose ed affermano CAXXATE pur di difenderli.

Non ci si casca più, capite?

Ma il disprezzo internazionale è per fortuna ormai evidente, perché le persone davvero CIVILI sono stufe di veder giustificata sempre una nazione che si è formata su queste basi e sempre su queste basi intende proseguire, senza il minimo desiderio di trattare una pace su basi solide.

Questi qua non vogliono "estirpare" il terrorismo, lo VOGLIONO ALIMENTARE così da continuare a crescere i propri figli in mezzo a razzi e bombe, addestrandoli all'odio del "diverso" e alle armi, e condannandoli a una guerra eterna.

Non esiste un popolo "normale" che possa perseguire un tale intento FOLLE defininendosi "civile", "moderno" e "amico".

Israele è amico solo di SE STESSO, gli altri si foxxano.

Anonimo - 01/11/2023 23:06

E quindi secondo il nostro studioso Israele si è ritirato dalla Cisgiordania? E dire che tutti pensano il contrario. Ma visto che dice di conoscere la storia, lei cosa fa? La raccolta delle figurine panini la storia siamo noi?

anonimo - 01/11/2023 18:33

Secondo Voi Israele "....occupa illegalmente da 75 anni territori della Palestina...". In verità, nel 1948, David Ben Gurion proclamò lo stato di Israele sul territorio concesso agli ebrei dall'ONU (risoluzione 181). Gli arabi, invece di proclamare un loro stato sulla parte assegnata fecero guerra ad Israele perdendola. Alla fine della guerra fu stabilita una linea armistiziale con cui Israele si annetteva extra risoluzione 181 una parte del territorio assegnato agli arabi, ovvero una striscia lungo mare a Nord di Gaza, una striscia desertica che regolarizzava il confine con il Sinai egiziano, un'area al confine con il Libano, una fascia tutta attorno alla Cisgiordania e un minuscolo pezzo di costa sul mediterraneo. Agli arabi restarono salde in mano la Cisgiordania, la striscia di Gaza, mentre essi acquisirono anche gran parte di Gerusalemme (che secondo l'ONU doveva restare un territorio libero fuori dallo stato di Israele, ma anche da quello arabo palestinese. Dal 1950 al 1967 i territori arabi restarono in mano all'Egitto (Gaza) e alla Giordania (il resto) e gli arabi non proclamarono uno stato palestinese; solo dopo la Guerra dei Sei Giorni Israele occupò non solo tutta la Palestina, ma anche le alture del Golan e il Sinai. In seguito Israele fece pace con l'Egitto restituendo il SInai e si ritirò dalla striscia di Gaza e da gran parte della Cisgiordania, dove comunque permane il problema degli insediamenti.

In sostanza sono stati gli arabi a rifiutare inizialmente le risoluzioni ONU e a cominciare una guerra che continua da 75 anni. La storia andrebbe conosciuta prima di scrivere a vanvera.

Anonimo - 01/11/2023 01:19

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