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  • 06/05/2025 08:31

5 maggio, Iniziative per la Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia 2025

In occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia, 5 maggio, il Coordinamento Nazionale Docenti per la disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) rinnova il proprio impegno nel sensibilizzare le comunità scolastiche sul tema della protezione dell’infanzia e dell’adolescenza dalle gravi forme di abuso che si annidano nel mondo digitale.

I dati più recenti forniti dalla Polizia Postale restituiscono un quadro preoccupante, ma allo stesso tempo evidenziano la crescente capacità di risposta delle istituzioni. Solo nel 2024 sono stati analizzati 42.231 siti web, con 2.775 di essi inseriti nella black list per contenuti pedopornografici, al fine di impedirne la visualizzazione e prevenire la vittimizzazione secondaria delle vittime. I casi trattati sono aumentati, passando da 2.702 nel 2023 a 2.828 nel 2024, così come le persone arrestate (da 108 a 147, +36%) e le perquisizioni effettuate (da 927 a 986).

Questi numeri confermano l’efficacia di un'azione repressiva più mirata, ma anche la dimensione crescente del fenomeno, che richiede una solida cultura della prevenzione, da costruire sin dalle aule scolastiche. Il CNDDU sottolinea la centralità dell’educazione ai diritti umani come strumento essenziale per rafforzare la consapevolezza digitale, la responsabilità online e l’empatia verso i più fragili.

Preoccupante è il dato relativo all’adescamento online, in aumento nel 2024 (374 casi rispetto ai 353 del 2023) e soprattutto tra i minori di fascia 10-13 anni, la più esposta, e 14-16 anni, che registra un aumento del 24%. I predatori digitali approfittano dei contesti frequentati da giovanissimi – come i social network e i videogiochi – per manipolare e carpire fiducia con fini abusanti.

La scuola, in quanto presidio educativo e formativo, ha il dovere di informare, proteggere e prevenire. Per questo motivo, il CNDDU invita i docenti a promuovere attività didattiche, dibattiti, laboratori di cittadinanza digitale e incontri con esperti nel corso della settimana, affinché gli studenti possano:

Riconoscere i pericoli legati all’abuso online;

Sviluppare pensiero critico e consapevolezza nell’uso della rete;

Conoscere i canali di denuncia e i servizi di aiuto esistenti, come la Hotline 114 Infanzia;

Essere informati sul lavoro delle forze dell’ordine, come il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) e il Safer Internet Center Italy.

Il CNDDU esprime infine profonda gratitudine alla Polizia Postale, ai Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica e a tutte le istituzioni coinvolte per la loro instancabile attività di monitoraggio, identificazione delle vittime e repressione dei reati. Il lavoro dell’Unità di Analisi del Crimine Informatico, che unisce competenze psicologiche e investigative, rappresenta un modello virtuoso che coniuga giustizia e tutela della dignità umana.

Mai come oggi è necessario un impegno collettivo e continuo per proteggere i minori, promuovendo una cultura dei diritti che metta al centro il benessere, la sicurezza e l’integrità dei nostri ragazzi.

Il CNDDU invita tutti i dirigenti scolastici, i docenti e le famiglie a fare rete, costruendo percorsi educativi che sappiano prevenire il male e generare consapevolezza.

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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