UN’OPERA INEDITA DI VIVALDI “La Costanza Trionfante” ritrovate 18 arie di un'opera creduta perduta
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Nella suggestiva cornice di Piazza della Repubblica a Pontremoli, si è conclusa la cerimonia conclusiva della IV edizione del Premio “Città del Libro e della Famiglia”, con la consegna del riconoscimento al libro 'Eredi Piedivico e famiglia' di Andrea Vitali, edito da Einaudi.
Il romanzo racconta, tra fantasia e memoria, la storia di una famiglia della bassa Lombardia, in un intreccio sapiente di emozioni universali, pagine commoventi e tratti sapientemente ironici.
L’opera si è distinta per la sua capacità di raccontare con autenticità e profondità le relazioni familiari, offrendo al lettore uno sguardo sincero e coinvolgente sulla vita quotidiana.
Il riconoscimento è stato assegnato da una giuria composta da esperti del mondo letterario, accademico e culturale, presieduta dal giornalista e docente universitario Francesco Giorgino, al termine di una serata intensa e ricca di emozioni, presentata dall’attrice Beatrice Fazi, madrina dell’evento., insieme a Concita De Simone.
La giornata si è aperta presso il Salone di Palazzo Dosi Magnavacca con una tavola rotonda dal titolo “Amministrare con la famiglia al centro: il dialogo tra i territori”, che ha promosso un confronto sul valore della famiglia al centro delle politiche pubbliche.
La cerimonia di premiazione ha rappresentato un momento di grande partecipazione civica e culturale, confermando Pontremoli come luogo d’eccellenza per il dialogo tra letteratura, famiglia e comunità, un crocevia culturale dove la parola scritta diventa ponte tra generazioni, territori ed esperienze a testimonianza di una letteratura che continua a farsi voce della vita quotidiana e delle sue storie più intime e universali.
“Questa edizione – ha dichiarato Nino Sutera, coordinatore del Premio – ci ha ricordato quanto la letteratura sappia ancora oggi toccare corde profonde. I libri hanno raccontato la famiglia nella sua complessità: come rifugio, come sfida, come luogo della memoria e della speranza. È proprio questa capacità di narrare ciò che ci accomuna che rende il Premio uno spazio culturale prezioso, aperto al dialogo e alla consapevolezza. Il nostro impegno, quest’anno, si è arricchito dell’incontro con il giovane sassofonista Alfio Russo e la sua famiglia”.
Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, ha sottolineato: “Ogni storia raccontata durante questa edizione ci ha restituito una visione della famiglia viva, a volte ferita ma sempre capace di rigenerarsi. Oltre a un importante riconoscimento letterario, il Premio rappresenta un laboratorio culturale che dà valore alle radici affettive delle persone e apre spazi di riflessione sulle sfide del nostro tempo. Raccontare la famiglia attraverso i libri è un atto di cura collettiva verso ciò che ci tiene uniti, ci spinge a riflettere sul ruolo centrale della famiglia nella nostra società e a promuovere una nuova stagione di fiducia nella natalità e nella vita”.
La serata è stata impreziosita dagli interventi musicali di Alfio Russo, che, con il suo sax, ha incantato il numeroso e qualificato pubblico in diversi momenti della serata.
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