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  • 16/09/2025 12:43

Da Lucca il primo incontro con Fdi: “La cooperazione è motore di sviluppo e comunità”.

Confcooperative Toscana Nord apre il confronto con i candidati alle regionali

Da Lucca il primo incontro con Fdi:
La cooperazione è motore di sviluppo e comunità”.
Lucca, 16 settembre - Si è svolto ieri, nella sede territoriale di Lucca di Confcooperative Toscana Nord, il primo appuntamento della sezione lucchese con i candidati alle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre. All’incontro hanno partecipato la presidente territoriale Franca Isola e il presidente di Confcooperative Toscana Nord, Lorenzo Giuntini, che hanno accolto il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, e il sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini.
Al centro del confronto i temi legati al ruolo della cooperazione come strumento di sviluppo e all’importanza di una politica attenta alle esigenze dei territori.
«Abbiamo bisogno che la politica ricordi sempre che la cooperativa è un’impresa a tutti gli effetti, che deve saper investire e gestire con equilibrio e professionalità» ha sottolineato Franca Isola.
Lorenzo Giuntini ha evidenziato come «la cooperazione possa rappresentare una risposta concreta a molte criticità, se ben sostenuta e non solo sbandierata. La politica deve continuare a supportare questo percorso, perché le cooperative rappresentano imprese che mettono al centro il lavoro, il socio e la comunità».
Vittorio Fantozzi ha rimarcato la necessità di ricostruire il legame tra istituzioni e cittadini: «La politica si è allontanata molto dal territorio e sembra non riuscire più a risolvere i problemi delle persone. Questo è particolarmente evidente a livello locale, dove una classe politica distante non può essere un interlocutore efficace. Serve un impegno civico e politico strettamente radicato nelle comunità».
Michele Giannini ha posto l’accento sulle aree interne e sui sistemi montani: «In Garfagnana e in realtà simili non possiamo più limitarci a ragionare con gli strumenti tradizionali: qui è in gioco la sopravvivenza stessa delle comunità locali, la loro capacità di offrire lavoro, servizi e futuro. Per questo la coprogettazione e la coprogrammazione, richieste oggi anche dall’Ue, diventano strumenti fondamentali. Non si tratta di un approccio burocratico, ma di un nuovo modo di fare politica e sviluppo locale, che coinvolge istituzioni, terzo settore e imprese. Coinvolgere le imprese significa conoscere davvero le esigenze produttive e occupazionali del territorio e costruire partenariati in grado di produrre soluzioni concrete e risultati positivi».

Nei prossimi giorni seguiranno altri appuntamenti e confronti.

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