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  • 24/10/2025 09:46

APPELLO DEL PERSONALE SCOLASTICO DELL’I.S.I. “N. MACHIAVELLI” DI LUCCA SU GAZA


Il momento storico che stiamo vivendo ha ridestato in noi due certezze sopite da tempo. La prima: i diritti umani non sono irreversibili, per cui la loro conquista non comporta automaticamente la loro permanenza nel tempo. La seconda: i crimini umanitari non appartengono esclusivamente alla sfera del passato, ma sono sempre pronti a riemergere subitaneamente in tutto il loro orrore. 
Tali certezze hanno altresì risvegliato le nostre coscienze, come dimostrano le mobilitazioni e gli scioperi delle ultime settimane, con un milione di persone – in gran parte studenti e docenti - scese in piazza per dimostrare che non ci stanno, che senza timore vogliono esporsi per costruire un mondo migliore.

A Gaza è in atto un vero e proprio genocidio. C’è chi edulcora il concetto, parlando di “guerra”, di “disastro umanitario”, “di massacro”, ma solo una parola descrive bene cosa sta accadendo in Palestina: genocidio. Un’intera popolazione è assediata, affamata e trucidata dall’esercito di uno Stato guidato da un criminale, la cui politica si fonda unicamente sullo sterminio della popolazione di Gaza. Che sia un genocidio non lo diciamo noi: lo ha affermato anche la Commissione d’Inchiesta indipendente incaricata dall’Onu col rapporto rilasciato il 16 settembre 2025. E che Netanyahu sia un criminale non ce lo stiamo inventando: su di lui pende un mandato di arresto emesso recentemente dalla Corte Penale Internazionale.

Un genocidio non ci può lasciare inerti: è nostro dovere reagire con gli strumenti che abbiamo a disposizione. La scuola, comunità educante e democratica, deve schierarsi apertamente contro il crimine umanitario peggiore che si sia mai visto negli ultimi anni. La scuola, officina di pensiero critico per le cittadine e i cittadini del futuro, deve affermare convintamente che non si renderà mai complice di questa orrenda pagina di storia. Proprio la nostra scuola ha affisso una targa all’ingresso di ogni plesso: “Questa scuola condanna ogni forma di razzismo e di fascismo”. Il momento di condannare, non solo idealmente ma anche concretamente, è dunque arrivato.

Il personale scolastico dell’I.S.I. “N. Machiavelli” di Lucca, consapevole che la storia dichiara colpevoli non solo i criminali, ma anche gli indifferenti, attraverso questo documento intende condannare pubblicamente il genocidio perpetrato a Gaza ed esprimere la propria solidarietà al popolo palestinese. Chiediamo alle istituzioni italiane, europee ed internazionali di adoperarsi in tutte le sedi, nazionali ed internazionali, affinché:
- si fermi il genocidio in atto a Gaza con un cessate il fuoco permanente, come richiesto anche dalla Corte di Giustizia Internazionale; 
- si permetta l'arrivo e la distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione palestinese, sotto l'egida dell’ONU;
- si sospendano gli accordi con il governo israeliano che prevedono l'invio di armi e la collaborazione in campo militare, fino al cessate il fuoco permanente.

Si impegna inoltre:
- a condannare fermamente ogni forma di occupazione, apartheid, colonialismo e genocidio, con particolare riferimento alla situazione in Palestina;
- a promuovere durante l'anno scolastico momenti di riflessione pubblica, anche in collaborazione con gli studenti, le famiglie e il territorio, sui temi della pace, dei diritti umani e del diritto internazionale;
- a monitorare attentamente e costantemente tutte le operazioni umanitarie, come quella della Global Sumud Flotilla, dirette a Gaza per portare aiuti umanitari e rompere il blocco terrestre, aereo e marittimo imposto da Israele;
- a ribadire con forza che la scuola non può essere neutrale di fronte alla disumanità e alla normalizzazione dell’ingiustizia, e che il nostro ruolo educativo implica una presa di posizione chiara e pubblica a favore della pace, della dignità umana e della legalità internazionale.

Lucca, 24 ottobre 2025

I commenti

6. Infine mi pare che siano assenti dalla vostra riflessione i molti altri conflitti in corso che comportano pulizia etnica, colonizzazione, ecc. Eppure qui in piena Europa ci sono posti dove avvengono tali cose, eppure ve ne fregate altamente.

anonimo - 26/10/2025 01:27

5. Voi scrivete:
"..... - si fermi il genocidio in atto a Gaza con un cessate il fuoco permanente, come richiesto anche dalla Corte di Giustizia Internazionale;
- si permetta l'arrivo e la distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione palestinese, sotto l'egida dell’ONU;
- si sospendano gli accordi con il governo israeliano che prevedono l'invio di armi e la collaborazione in campo militare, fino al cessate il fuoco permanente...."
Premetto che ho qualche dubbio sulla tenuta del cessate il fuoco in atto, ma è indubbio che c'è un cessate il fuoco. Per cui non mi pare si sia lontanissimi dalle vostre richieste.

anonimo - 26/10/2025 01:25

4. Voi scrivete: "..... Proprio la nostra scuola ha affisso una targa all’ingresso di ogni plesso: Questa scuola condanna ogni forma di razzismo e di fascismo. Il momento di condannare, non solo idealmente ma anche concretamente, è dunque arrivato.....". Voi sostenete dunque che lo stato di Israele sia uno stato "fascista"? L'affermazione, visto che gli ebrei sono stati vittime del fascismo, mi pare azzardata.

anonimo - 26/10/2025 01:23

3. Contesto che ci sia un genocidio. Non c'è alcun genocidio e straparlare non mi pare cosa buona.

anonimo - 26/10/2025 01:19

2. Voi scrivete: "....Tali certezze hanno altresì risvegliato le nostre coscienze, come dimostrano le mobilitazioni e gli scioperi delle ultime settimane, con un milione di persone – in gran parte studenti e docenti - scese in piazza per dimostrare che non ci stanno, che senza timore vogliono esporsi per costruire un mondo migliore....". C'è voluto Bibi Netanyahu 'per risvegliarvi?!? Gli altri massacri in corso, anche in Europa, vi fanno dormire sonni tranquilli???

anonimo - 26/10/2025 01:17

1. Voi scrivete: "...i diritti umani non sono irreversibili, per cui la loro conquista non comporta automaticamente la loro permanenza nel tempo...". Avete pensato al fatto che gli arabi palestinesi non hanno mai goduto dei diritti umani fondamentali? Essere governati da Fatah o da Hamas non ha permesso e non permette loro di godere dei diritti umani. Per cui, per avere "Palestina Libera" non è sufficiente espellere gli Israeliani dai territori assegnati dall'ONU ai palestinesi.

anonimo - 26/10/2025 01:14

Leggo l’appello dei 110 del Machiavelli e resto colpito da quanto si sia smarrito il confine fra scuola e militanza.
È legittimo, anzi doveroso, discutere di pace e di diritto internazionale, ma un conto è educare al discernimento, altro è imporre un giudizio politico univoco, presentato come verità morale.
L’uso del termine “genocidio” come dato acquisito, l’omissione di ogni riferimento a Hamas, e la pretesa che la scuola “si schieri” mostrano una deriva grave: quella di trasformare l’istituzione educativa in megafono ideologico.
La scuola pubblica non “si schiera”: forma menti libere, capaci di leggere la complessità, non di ripetere slogan.
I concetti universali sono predicati o non sono predicati altro che particolarmente, e le parole hanno un peso.
La neutralità, che qui viene denigrata, non è indifferenza: è il presupposto del pensiero critico.
Chi confonde la cattedra con una tribuna politica dimentica che educare non è convincere, ma insegnare a giudicare.

Simone - 24/10/2025 20:25

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