Forza
Negli ultimi mesi il dibattito pubblico italiano ha registrato un crescente avvicinamento tra le posizioni espresse dal movimento politico Forza Nuova e alcune dichiarazioni del generale ed europarlamentare Roberto Vannacci. Sebbene non esista un’alleanza formale, alcuni temi e parole utilizzate da entrambi hanno alimentato la percezione di una possibile area comune.
Identità nazionale e tradizione
Uno dei punti di contatto più evidenti riguarda la centralità dell’identità nazionale e dei valori considerati tradizionali. Roberto Vannacci, in diverse interviste, ha dichiarato:
«Ho scritto quello che pensa la maggioranza silenziosa degli italiani.»
Il riferimento ricorrente è alla difesa di modelli sociali ritenuti “naturali” o “storici”, con una critica al multiculturalismo e ai cambiamenti culturali degli ultimi decenni.
Forza Nuova da anni propone un impianto valoriale basato su “Dio, patria e famiglia”, slogan presente in molte delle sue iniziative.
Critica al progressismo e al cosiddetto 'pensiero unico'
Un altro elemento condiviso è la critica verso ciò che entrambi descrivono come imposizioni culturali provenienti da istituzioni politiche, media e gruppi di pressione.
Vannacci ha parlato di un “pensiero dominante” che, secondo lui, metterebbe in discussione il ruolo della famiglia tradizionale e l’identità nazionale.
Forza Nuova utilizza toni più radicali ma la direzione concettuale è simile: rifiuto di quella che definisce “ideologia globalista” e opposizione alle riforme culturali considerate in contrasto con i valori tradizionali.
Riferimenti al fascismo e dibattito sulle leggi antifasciste
Uno dei punti più discussi riguarda il rapporto con la storia italiana del Novecento.
Vannacci, commentando il periodo storico del fascismo, ha affermato:
«Le leggi del fascismo furono approvate dal Parlamento e promulgate dal Re.»
Una frase interpretata da molti come un tentativo di ridimensionare la natura autoritaria del regime.
Forza Nuova, in occasione di iniziative pubbliche recenti, ha dichiarato l’intenzione di promuovere una raccolta firme per modificare o abolire la legge Scelba, ritenuta dal movimento “una norma repressiva della libertà di opinione”.
Queste posizioni – pur espresse con toni diversi – convergono nella richiesta di revisione del quadro normativo legato alla memoria del fascismo.
Populismo identitario e retorica del “noi contro loro”
Un altro elemento comune è l’uso di una narrazione che contrappone il “popolo” alle élite o a gruppi minoritari percepiti come privilegiati.
Vannacci ha più volte richiamato il concetto di “maggioranza messa a tacere”.
Forza Nuova da anni adotta una retorica simile, particolarmente visibile durante manifestazioni pubbliche.
Struttura e stile diversi, ma terreno comune in crescita
Nonostante le somiglianze, restano differenze chiare:
Vannacci opera all’interno di un partito istituzionale (la Lega) e ha una comunicazione più formale.
Forza Nuova è un movimento extraparlamentare con una storia legata alla militanza di piazza e a posizioni più radicali.
Ciò che oggi appare evidente non è un’alleanza, ma una vicinanza tematica che ha prodotto una crescente attenzione mediatica: identità, tradizione, ordine, revisione storica e contrapposizione al progressismo sono i punti comuni più riconoscibili.