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  • 02/02/2024 18:59

Vertenza Enel, Sindacati: “È mobilitazione!”

Dopo mesi di confronti i sindacati di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil,
con un duro comunicato rivolto alle lavoratrici ed ai lavoratori, hanno deciso di
aprire la vertenza con Enel e il lancio di due hashtag: #EnelSmobilita
#ilSindacatoMobilita, annunciando di fatto lo stato di agitazione che sarà
formalizzato come da procedura nei prossimi giorni,
Roma, 30 gennaio 2024. “Enel lancia una sfida senza precedenti a lavoratori e
sindacato, annunciando esternalizzazioni di attività Core e un cambio epocale di orario
di lavoro per gli operativi di e-distribuzione senza alcun accordo con il sindacato”.
Così si legge nella nota sindacale di Filctem, Flaei Uiltec.
“Le immissioni nel triennio 2024 - 2026 - continua la nota - produrranno addirittura
una contrazione degli organici, se si tiene conto delle previste fuoriuscite. Enel,
Azienda centrale per il Paese e fondamentale per guidare la transizione energetica, è
ormai solo concentrata a contenere la spesa, con un arretramento sul piano delle tutele,
senza una visione per il bene del Paese, e incapace di creare valore”.
“Va ricordato, infatti, - proseguono le tre Segreterie nazionali - che Enel gestisce una
concessione pubblica, vive di costi riconosciuti, ha ricavi altissimi (particolarmente in
e-distribuzione) e un costo del lavoro che incide pochissimo sul bilancio. Enel è una
S.p.A. a controllo pubblico e, anche se fortemente partecipata da privati, di fatto
gestisce i soldi delle bollette degli italiani per erogare un servizio pubblica utilità. Enel
è l’azienda italiana con la maggiore capitalizzazione in Borsa ed ha il compito
centrale di sviluppare, all’interno di una transizione energetica epocale, un piano
industriale espansivo ed utile al bene del Paese. Il vettore del futuro sarà quello
elettrico ed Enel ha il preciso dovere di affrontare questi anni difficili - ma di
espansione del proprio business - con senso di responsabilità, avendo ben chiara la
propria missione sociale, ancor prima di quella finanziaria. Stiamo contrastando -
prosegue la nota sindacale - un atteggiamento del management di Enel, esclusivamente
utile agli azionisti privati e per nulla orientato al bene comune”.

Uffici Stampa
Uffici Stampa
Filctem Cgil | Flaei Cisl| Uiltec Uil
“Ciò che non possiamo accettare - spiegano Filctem, Flaei, Uiltec - è l’ingiustificata
riduzione del costo del lavoro e delle conseguenti tutele, un sistema che in Enel non si
era mai manifestato in precedenza. Non è un atteggiamento moderno la riduzione dello
Smart Working, con la riproposizione di una sorta di comando e controllo delle attività
di lavoratrici e lavoratori di natura novecentesca. Non è accettabile che per recuperare
efficienza, (ricordiamo che Enel è un’Azienda tra le più efficienti al mondo), stia
pensando ancora una volta di riproporre esternalizzazioni di attività Core, come ad
esempio le manovre in cabina secondaria, attività altamente strategica e
pericolosissima sul versante della sicurezza. Come, altresì, vorrebbe imporre, senza
accordo con il sindacato, un cambio epocale di orario ai lavoratori operativi. Tutto
questo è per noi inaccettabile”.
Enel, con il suo piano industriale ha deciso di dismettere numerosi asset esteri per
ridurre l’esposizione finanziaria dichiarando di volersi concentrare sul nostro Paese.
“Come si spiegano quindi - si domandano le tre organizzazioni sindacali - queste
ingiustificate iniziative che mettono in discussione la solidità e il protagonismo
industriale del Gruppo, accompagnate da voci sempre più insistenti sulla possibile
cessione, ad altre aziende, di importanti infrastrutture della Rete? E ancora: cosa sta
decidendo Enel sulle concessioni idroelettriche e sul loro possibile passaggio a soggetti
esteri? E più in generale, qual è la posizione di Enel sulla scadenza della concessione
della distribuzione al 2029?”: conclude la nota.
Le Segreterie Nazionali
FILCTEM-Cgil FLAEI-Cisl UILTEC-Uil

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