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  • 20/06/2022 15:52

ALBERTO VERONESI, TERZO POLO: ““IL FASCISMO DEGLI ANTIFASCISTI”

"La polemica che oggi infuria a Lucca sul voto a Mario Pardini ha del surreale.

Io  voglio  dirlo chiaramente, ripetere, contro la disinformazione in atto in questi giorni: in apparentamento con Mario Pardini non ci sono liste che si richiamano al fascismo o al neo fascismo." così il Maestro Alberto Veronesi, candidato delle liste del Terzo polo e Veronesi Sindaco. 

"Esplicitamente neofascista era Forza Nuova, quella forza politica che l’allora sindaco Pietro Fazzi, ospitò per un convegno alla Casermetta sulle Mura il 25 aprile del 2001.

A sostegno di Pardini non ci sono forze siffatte, se non liste civiche e i partiti consueti del centrodestra.

Fascista è quella forza politica che ritiene legittimo l’uso della sopraffazione, della prevaricazione e della disinformazione nel confronto politico.

Chi sta disinformando oggi sulle elezioni a Lucca? Chi sta nascondendo i fallimenti degli ultimi 10 anni con una disinformazione che fa tremare le vene ai polsi?

« Il fascismo degli antifascisti» lo chiamava Pier Paolo Pasolini, altro che « Io sono un liberale» di Andrea Marcucci.

Di libero qui c’è solo il desiderio di infamare e insultare chi vuole la libera alternanza della classe dirigente, come fa Carlo Calenda, per il quale io, Alberto Veronesi, ero «una grande personalità della cultura degna di Lucca, uno che non parla di destra e di sinistra» e cinque minuti dopo un « incapace che appoggia la peggiore coalizione di centrodestra».

Se la democrazia poggia sul principio dell’alternanza, non si può  usare il manganello della disinformazione per screditare gli avversari.

Torniamo a confrontarci sui problemi di Lucca determinati da una cattiva gestione, parliamo di politica, non agitiamo spauracchi che a Lucca non esistono.

Leggiamo che  Cosimo Ferri ha scelto il centro destra a Carrara, fascista pure lui? Sono tutti fascisti in questo paese, tutti coloro che non votano per Letta e i suoi alleati?

Lucca arriva da 10 anni di non governo: cultura e musica mortificate, commercio di vicinato contrastato, lavori pubblici in funzione solo sotto elezioni, traffico alle stelle, opere pubbliche ferme, parcheggi insufficienti, sanità da terzo mondo, sicurezza inesistente, giovani ghettizzati, anziani abbandonati.

Ripetiamo, per liberare il potenziale inespresso di Lucca bisogna battere un candidato sindaco espressione di una classe dirigente che considera Lucca roba sua.

Noi siamo per eleggere un candidato sindaco civico, moderato, democratico e liberale, Mario Pardini.

I commenti

Pardini un “moderato”, “democratico e liberale”? Boh! A me sembra piuttosto, e non è una categoria politica ma antropologica, se posso, un simpatico “bamboccione”.
Ma va bene così: la politica è l’arte del possibile, non è il campo degli ideali. E oggi siamo messi così: dopo 10 anni di malgoverno da parte di una cricca attenta alla tutela degli interessi dei suoi accoliti e del tutto indifferente al bene della città, ci troviamo di fronte a un paradossale CLN in cui militano tutti: dai liberali alla Cecchini fino ai fascisti del terzo millennio (dopo aver fallito nei primi due) alla Barsanti.
E i lucchesi cosa dovrebbero fare? Votare tafazzianamente per questo PD? Tafazzi per Tafazzi almeno questa volta si prova a cambiare. Ci vorrebbe un genio per far peggio dell’amministrazione uscente. E questo genio a destra non c’è… Il rischio si può anche correre

Anonimo - 20/06/2022 16:48

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