• 4 commenti
  • 20/06/2022 20:48

Lucca è un grande noi? Di certo non è delle donne di San Concordio!

Un paio di anni fa, era il luglio del 2020, iniziava quella che è stata definita la “rimodulazione del verde” del parco della montagnola in piazzale Aldo Moro a San Concordio, dove per “rimodulazione” si è inteso l’eliminazione di 42 alberi adulti e sani presenti nel boschetto planiziale del parco e nel giardino della scuola elementare e dell’asilo. Quel giorno infatti, era il 23 luglio 2020, furono abbattuti i famosi cedri del libano presenti nella ormai ex aiuola centrale del piazzale dove un tempo era anche collocato il monumento in memoria alle vittime del terrorismo. La cittadinanza attiva del quartiere era presente in quanto parve impossibile che potesse accadere questo. Ed invece è successo e poi ancora dopo è successo di peggio. Ci furono delle proteste, anche vivaci per una comunità tranquilla come quella della periferia sud della città ma comprensibili visto che si trattava di uno degli elementi identitari del quartiere, alberi alti e preziosi di circa 40 anni che con la loro mole ed eleganza avevano accompagnato negli anni intere generazioni di studenti. Uno degli esponenti di spicco della maggioranza consiliare, il presidente della commissione urbanistica, non trovò meglio da dire che prendersela con le donne del quartiere, definite “abuele del barrio di san concordio” e poi ancora “abuele rivoluzionarie” letteralmente nonne di un quartiere malfamato che con le loro proteste ed iniziative osavano mettere in dubbio l’operato del comune nella riqualificazione del quartiere. Quello che proprio non andava giù al presidente della commissione era che queste donne, che altro non erano se non semplici manifestanti, cercassero anche di “contestare la scelta delle specie arboree, la larghezza di un marciapiede, la scelta dei materiali” tutte cose che a ben vedere riguardano la vita quotidiana di chi fruiva il piccolo parco cittadino e magari era affezionato a quegli spazi. Il termine “abuelas” era per tutto questo usato in modo dispregiativo proprio per rimarcare il fattore dell’età come se donne di 60 / 70 anni oramai fossero fuori dai giochi e non potessero occuparsi della cosa pubblica. Ma allora ci chiediamo, se la partecipazione è importante per di più quella delle donne tanto che ci inalberiamo se usiamo i termini sbagliati per definire le professioni, come mai allora tanto ci ha dato fastidio la protesta delle donne di San Concordio che chiedevano di salvaguardare gli alberi del loro parco cittadino? Come mai non si sono avuti moti di protesta e sollevazioni popolari a favore di queste donne che tanto si sono date da fare negli anni, per quella che in fin dei conti è sempre stata una manifestazione pacifica di pensiero? Forse che se esci dal pensiero unico dominate e rompi le scatole allora tutto cambia e ci sono regole diverse? Forse non ce ne siamo accorti e Lucca è un grande noi ma proprio non è delle donne del quartiere di San Concordio!

I commenti

Ecco qui sotto l'articolo in questione. Donne di 60 anni state a casa a fare l'uncinetto è meglio! non rompete le scatole cercando di occuparvi della cosa "pubblica". Lucca è un grande noi... ma de che???

https://www.luccaindiretta.it/politica/2020/07/24/protesta-a-san-concordio-giannini-difficile-il-confronto-con-chi-non-dialoga/189300/

anonimo - 21/06/2022 10:30

I comitati non avevano chiesto senz'altro di far passare la galleria coperta dal giardino delle scuole, ridicolo pensarlo e c'è un verbale sottoscritto da "rappresentanti delle istituzioni" che lo dimostra. Perché addirittura siamo arrivati al punto di dover far firmare verbali contro la marea di bugie dette sull'argomento. I cittadini avevano semplicemente chiesto di lasciare il vialetto della stessa larghezza di come era prima, ovvero un metro, perfettamente funzionale alla necessità di attraversare un parco didattico come era il parco della montagnola. Far passare la galleria dalla parte delle scuole medie? non risulta da nessuna parte nemmeno nei progetti! Forse c'è solo nei suoi sogni visto che rifila un sacco di fake news! Resta il fatto che per questo capolavoro che a lei piace tanto è stato tagliato il boschetto planiziale che si trovava davanti al palazzetto sportivo - ben 25 alberi stavano qui - mentre 16 alberi sono stati tagliati nel pezzo di giardino delle scuole che si trovava accanto alla recinzione. Più sono stati tagliati i cedri del libano e fanno nel complesso più di 40 alberi tagliati, mentre sarebbe stato sufficiente risistemare l'asfaltatura del piazzale dove si formavano delle bozze di acqua. Per quanto riguarda i cedri del libano che erano presenti nell'aiuolone, basta pensare che questo è il simbolo dell'orto botanico di Lucca e proprio per questo il suo ex direttore che aveva curato la realizzazione del parco della montagnola a fine anni 80 aveva deciso di piantarne qui alcuni esemplari, per fare anche a san concordio un piccolo orto botanico!! Capito cosa è stato distrutto? Forse qui fa pena qualcun'altro !

anonimo - 21/06/2022 10:27

Una cosa è certa. La Piazza Aldo Moro è molto meglio oggi di quanto non fosse prima. Ci sono più alberi ed è più bella. L'aiuolone con i cedri tipici dei giardini progettati dai vivaisti negli anni settanta del secolo scorso faceva pena. La passerella coperta è bellissima e non vedo l'ora di passeggiarci sotto. Unico errore? Aver distrutto un pezzo del giardino delle elementari. Perché è stato fatto un tale errore? Per compiacere i comitati. Infatti nel progetto originario la passerella sarebbe dovuta esser fatta dal lato delle Scuole Medie. Mai ascoltare i comitati. MAI.

Anonimo - 21/06/2022 04:42

A chi la vittoria? A NOI!
A proposito di fascisti, forse l'arrière-pensée del presidente della commissione urbanistica era questo… Chissà…

Anonimo - 20/06/2022 23:16

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